Chi è l'adulto che voglio diventare?

[...] Io adulto non lo voglio essere, perché si hanno troppe responsabilità, per esempio mantenere il lavoro, la moglie, i figli e la casa. Da ragazzino invece puoi fare quello che vuoi, hai sempre delle responsabilità ma meno che da adulto. Io sono come Peter Pan che non vuole crescere e vuole rimanere ragazzino. Altre volte però vorrei essere adulto per avere la macchina, la casa tutta per me, per uscire tutti i sabato sera con gli amici [...]

Chiara Abelli
Istituto TOSCHI

Vorrei

Spero di raggiungere nell'età adulta l'equilibrio interiore essenziale per vivere e non sopravvivere. L'equilibrio di cui parlo è un insieme di emozioni forti, di istinti e di passioni. Credo si raggiunga nel momento in cui, davanti ad una prova della vita, la tua mente reagisce in modo lucido

Diventare adulti credo sia un processo graduale, molto personale, condizionato dagli eventi. L'esistenza dell'essere umano è scandita dall'orologio che regola le fasi della vita: ognuno di noi vive l'infanzia, l'adolescenza, l'età adulta e la vecchiaia in modo straordinariamente diverso. Mia madre dice che per mettere al mondo un figlio bisogna essere molto generosi. Credo abbia ragione. Io spero di avere una bella famiglia tradizionalmente composta da due adulti e due o tre figli. Spero di raggiungere nell'età adulta l'equilibrio interiore essenziale per vivere e non sopravvivere. L'equilibrio di cui parlo è un insieme di emozioni forti, di istinti e di passioni. Credo si raggiunga nel momento in cui, davanti ad una prova della vita, la tua mente reagisce in modo lucido. Vorrei amare la vita e non privarmi di nulla; come oggi, vorrei avere un cane, solo lui può darti l'amicizia e l'amore eterno di cui l'uomo non può fare a meno. Vorrei vivere esperienze fantastiche, conoscere il mondo e non cibarmi della materialità oggi così persistente. I soldi e la ricchezza sono cose volubili e passeggere. Vorrei vivere in un paese libero dalla guerra e privo di uomini e donne che non sanno più apprezzare le piccolezze che tanto tempo fa rendevano la vita straordinariamente bella. Non ho un adulto perfetto a cui ispirarmi. L'adulto ideale sono io, con i miei pregi, i difetti e con il mio equilibrio. L'adulto che vorrei essere non è altro che l'adolescente che oggi sono, solo più coraggioso e meno materialista, libero da ogni vincolo imposto dal mondo che corre così veloce. La crescita dovrebbe essere un processo individuale e personale, accompagnato da eventi e sensazioni. Purtroppo oggi non è così, tutti vogliono crescere velocemente per lavorare e produrre. Io spero di restare sempre un po' bambina, un po' tutto e un po' niente, dieci, cento, mille persone e nessuno. Vorrei andare un po' a destra e un po' a sinistra.

Chiara Abelli - Istituto TOSCHI

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