A volte accade che siano gli altri a credere in me!

[...] Ebbene sì! Accade spesso di non credere in se stessi e sentirsi dire che invece ce la puoi fare da delle altre persone.. Quando ti senti giù, ti senti stupida per quel “casino” che hai fatto non hai la minima idea di come risolverlo e pensi di non riuscirci, è bellissimo sentirti dire da un amico che ce la fai, che crede nelle tue possibilità... Bastano poche parole per far tornare il sorriso: “Io credo in te!” [...]

Valentina
Liceo Delle Scienze Umane Sanvitale

Paura di deludere

Caro Alessio, a volte capita che le persone a me più vicine (a volte anche quelle che non conosco!) credano in me. Ogni volta che me lo fanno capire, vado nel panico perché ho paura di sbagliare, di deludere quelle persone che hanno creduto in me.

Caro Alessio, a volte capita che le persone a me più vicine (a volte anche quelle che non conosco!) credano in me. Ogni volta che me lo fanno capire, vado nel panico perché ho paura di sbagliare, di deludere quelle persone che hanno creduto in me. Non vorrei lasciarmi condizionare così dalle altre persone, indifferentemente che queste siano mio padre o uno sconosciuto. Vorrei tanto che i fallimenti o le vittorie che porto a termine restino private, solo mie. A meno che, ovvio, non voglia farne partecipare qualcuno. Di norma, chi crede nel prossimo, dona grande forza a questa onorandolo con tale privilegio. Anche a me capita di sentirmi felice e/o onorata, qualche volta (dai, un po’ di più!)...ma dopo subentra quel panico...forse la vera paura è verso un giudizio negativo che potrebbe arrivarmi se fallisco. Ma c’ho messo una vita per costruire la fiducia in me e la sicurezza che ne deriva...! Poi, dai, ma cosa vogliono da me?! Non sono infallibile, sbaglio anch’io e quelle persone che pensano il contrario dicendo che sono forte e che ce la faccio sempre, devono cominciare a capire che la mia forza deriva dal tempo, dalla sicurezza acquistata contro chi giornalmente mi buttava giù. Poi a volte succede che ho bisogno davvero di qualcuno che crede in me perché magari sto affrontando una situazione difficile o magari mi sono buttata giù da sola, e cosa succede? Mi ributtano ancora più giù, apposta o involontariamente, oppure usano parole sbagliate o capisco che stanno fingendo, stanno mentendo. E io a quel punto che dovrei fare? Mi chiudo e vado avanti da sola con le mie forze e dopo tutto so di potercela fare, so di contare abbastanza da superare qualsiasi cosa . In conclusione io credo in me stessa...Non ho bisogno veramente degli altri, io ce la faccio con o senza l’aiuto degli altri.

Valentina - Liceo Delle Scienze Umane Sanvitale

Commenti:

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Concordo. Il sistema palnee italiano e8 stato per alcuni decenni tra i meno disumani del mondo. Parlando sul tema in questione di “umanesimo italiano” mi riferivo a questo. La legge Gozzini (ora in corso di erosione, come sappiamo) ne e8 l’icona, ma non c’e8 solo quella. La situazione sta peggiorando (lo dimostra il numero crescente dei suicidi) per varie ragioni, non ultima il vendicativismo sociale. Ciascuno sa quali forze politiche lo sfrutti e lo alimenti. La questione palnee non c’entra in via diretta col femminismo, ma c’entra con la QM. E’ un altro pezzo del Titanic: nelle prigioni ci stanno quasi solo uomini e quasi solo quelli della 3b0 classe. Dovrebbe essere superfluo dire che se e8 vero (come e8) che i crimini (quelli colpiti dalle leggi penali) sono commessi al 95% da maschi dovre0 ovviamente derivarne che il 95% dei carcerati sia maschio. Ed e8 anche superfluo dire che se i rei appartengono alla 3b0 classe per il 95% allora nelle prigioni dobbiamo trovare il 95% di questa classe. Se un popolano, disoccupato, alcolizzato, semianalfabeta ha commesso un omicidio, in prigione ci deve andare lui. E ci va. La sua condizione sociale non cancella il suo crimine.Denunciare il fatto che il 95% dei carcerati e8 maschio vorre0 forse significare che vogliamo venga messo dentro un numero adeguato di femmine innocenti solo per fare pari?Denunciare il fatto che il 95% dei carcerati appartiene ai Bassi vorre0 forse significare che vogliamo venga messo dentro un numero adeguato di Alti innocenti solo per fare pari? La considerazione sociologica non ha nulla a che vedere con la valutazione palnee, ma ha tutto a che vedere con la valutazione politica. Come mai compiono reati (puniti dal codice) quasi solo i Bassi? La ragione non risiede solo nel fatto che e8 l’elite a scrivere le leggi, per cui ad es. in Italia il falso in bilancio (magari con 50.000 truffati/derubati) non e8 reato, mentre lo e8 lo scippo di strada. Deriva da altri motivi, noti o meno, intuibili o meno. Quelle che si chiamano cause sociali.Visibile e invisibile. I maschi pagano per i crimini colpiti dalla legge palnee, perche9 la legge non puf2 colpire altro che i crimini oggettivi (derivanti da atti) ossia tutti i comportamenti antisociali visibili. Si puf2 quasi dire che la legge palnee (da Hammurabi in poi) e8 intrinsecamente connessa alla presenza maschile nel mondo e quindi al modo maschile di commettere reati.E il modo femminile? Questo e8 tutto declinato all’invisibile, all’indiretto, al trasversale, come si conviene ad una creatura che ha nell’autoprotezione, nella fuga da ogni rischio e dalla responsabilite0 il suo modo di vivere. Sono solo spunti per ben pif9 ampi approfondimenti.“Il lato primordiale e violento che e8 in ciascuno di noi” e8 appunto cif2 contro cui vanno prese adeguate contromisure, anziche9 farne il lato fondante di un piano politico (=nazismo) o lasciare che le cose vadano come vanno, imputandone la causa alla malvagite0 umana e allargando le braccia: “Cosa vuoi fare, i sadici ci sono sempre stati!”Di fronte alla tendenza a rubacchiare, ad es., non si risolve il problema in quel modo dicendo sconsolati che “I ladri ci sono sempre stati ”, quella tendenza viene punita de jure e de facto (con qualche eccezione nei luoghi alti) pif9 o meno duramente.Contro la tortura (non solo nelle prigioni, ma anche nei manicomi e in tutti quei luoghi chiusi in cui i residenti sono alla merce9 degli altri) non esistono che leggi pro forma che neanche si tenta di far rispettare e che cmq oggi –nessuno avrebbe la forza di applicare perche9 la collettivite0 sta dalla parte di Lucifero, per dirla con Zimbardo. Si tratta di inferni con poche eccezioni. Una di queste rende vero quel che dicono nelle osterie: “In prigione hanno persino la piscina!”. Sec, …nel carcere femminile di Castiglione delle Stiviere.RDV

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Nick
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