Essere unico è una conquista faticosa o un talento innato?

Essere unico è sicuramente una conquista faticosa.
Al giorno d'oggi la cosa più importante non è distinguersi dagli altri ma seguire la massa cioè: la moda del momento, il nuovo cellulare ecc..
In questa generazione ciò che è diverso viene lasciato da parte e preso in giro.
Io mi sento diversa (e quindi unica) dagli altri in tutto ciò che faccio perché credo che non bisogna vivere la vita non essendo se stessi.
Ogni persona ha la sua particolarità nascosta, qualcosa di speciale che fa lo differenzia ma la gente debole si fa trasportare dagli altri.. e sapete perché? Perché la gente non ha più fiducia in sé stessa, hanno tutti paura dell'opinione degli altri [...]

Giulia Robuschi
Istituto Melloni

Unici si nasce e non si diventa


Tutti siamo unici.
Ogni singolo individuo a questo mondo è speciale e diverso da chiunque altro.
L'unicità non è un talento innato, bensì una conquista faticosa.
Fin dalla nascita ciascuno di noi è unico, poi nel corso della vita ognuno spicca e si mostra per ciò che davvero è.
Non è però così facile capirlo, specialmente per noi adolescenti.
Il nostro essere unici influenza anche la nostra personalità, quella che ci fa distinguere e che ci porta a prendere decisioni importanti che cambiano il nostro futuro.
L'unicità va conquistata, capita e sfruttata ma non è sempre facile capire che la cosa più giusta è avere un nostro pensiero, non uguale a quello di tutti gli altri, anche se molte volte la strada più facile sembra quella dell'omologazione, che ci rende tutti uguali.
Sono proprio le nostre diversità che ci uniscono, perché i nostri diversi pensieri portano al confronto con gli altri, ci insegnano a convivere con tutti, a saper apprezzare i lati positivi e negativi degli altri, ci insegnano a stare bene con tutti.
Il mio obiettivo per sentirmi bene è essere unica per quello che faccio, diversa dagli altri per quello che tutti pensano, distinguermi da questo mondo ormai completamente omologato.
Non voglio fare parte di quella che è definita la 'massa informe', cioè uno spropositato gruppo di persone che pensa di e si veste in base alla moda del momento,che non ha un piano fisso ma che fa tutto quello che fanno gli altri solo perché sono tanti e per sentirsi parte di loro.
Di me stessa mi piace il mio modo di pensare il mio modo di essere sapere che riesco ancora ad emozionarmi per le piccole cose, come arrossire per un complimento la fiducia che riesco a dare agli altri, a volte mi piacciono anche la mia timidezza e riservatezza, due elementi del mio carattere che a modo loro mi fanno sentire unica.
La mia bontà che mi spinge a essere gentile anche quando non ne ho molta voglia.
Essere uguali identici a tutti gli altri a parere mio è un limite perché nasconde la nostra personalità e i nostri obiettivi e tutto questo indebolisce la nostra unicità.
Nella diversità voglio dimostrare al mondo che io sono speciale! Vorrei che gli altri mi conoscessero per ciò che veramente sono e mi piacerebbe che nella conoscenza di una persona non ci si fermasse soltanto alle apparenze ma che si andasse più a fondo per capirla meglio.
Soltanto in questo modo si può capire chi è davvero una persona, capire davvero quanto è unica, speciale e diversa da chiunque altro! Per questo io credo che l'unicità sia un dono che tutti quanti abbiamo, ma sta a noi riuscire a capirla e a sfruttarla.


Giulia Robuschi - Istituto Melloni - Anni 15

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