Essere unico è una conquista faticosa o un talento innato?

Essere unico è sicuramente una conquista faticosa.
Al giorno d'oggi la cosa più importante non è distinguersi dagli altri ma seguire la massa cioè: la moda del momento, il nuovo cellulare ecc..
In questa generazione ciò che è diverso viene lasciato da parte e preso in giro.
Io mi sento diversa (e quindi unica) dagli altri in tutto ciò che faccio perché credo che non bisogna vivere la vita non essendo se stessi.
Ogni persona ha la sua particolarità nascosta, qualcosa di speciale che fa lo differenzia ma la gente debole si fa trasportare dagli altri.. e sapete perché? Perché la gente non ha più fiducia in sé stessa, hanno tutti paura dell'opinione degli altri [...]

Alexandra Barbieri
Liceo Marconi

Non sono il solo..


Ho visto il sole morire per poi rinascere
ho visto la pioggia bagnare i miei capelli
ho sentito uccellini cantare al mattino
ho assaporato il sapore del vino.

Ho teso la mano a un bambino
ho trovato un amico e l'ho tenuto vicino.

Ho scoperto l'amore
e ho capito che 'non si comanda al cuore'
non sono solo parole
perché se ami non ci sono ore
e il dolore
è solo un illusione.

Mi sono bruciata in una giornata al mare,
passato ore e ore con le amiche a parlare
e ho rincorso un pallone gridando
e ho sognato per giorni cantando
una canzone sentita alla radio
ho visto i ragazzi andare allo stadio.

Ho dato tanto a persone
dalle quali ora odio quasi sentirne il nome
ed ho sperato in un giorno migliore.

Ho fatto cose folli a volte
ma anche quelle in cui ho solo aspettato sono molte,
ho rincorso un autobus per non aspettare
vedendo un altro andare via ho desiderato volare.

Sentendo una canzone mi è battuto forte il cuore
cosi com'è per l' amore .

E scommetto che tu, lontano miglia di distanza,
ora chiuso a leggere nella tua stanza
stai pensando: allora non sono il solo.

No, non sono il solo
prendimi la mano, facciamo uno solo.

Se ci lanciamo in dieci, cento, mille forse
batteremo le teste forse
perché se io alzo la testa e tu un braccio e lui una mano
forse no, non sarà stato invano
e voleremo lontano.

E scommetto che tu come me
hai amato, pensato, odiato, ignorato, sognato, criticato
ti sei bruciato, pentito
chiesto, levando il braccio e alzando il dito
perché ad alcuni tutto e a altri niente
perché nessuno di questo si pente .

E io spero ti abbiano risposto che se pensi sia ingiusto
senza alzare la voce, se vuoi ridendo di gusto,
puoi dimostrare quanto siamo uguali
quanto originali
e che diverso è un dono
due ciò che sono.

E tu lontano miglia e miglia di distanza
anche li solo nella tua stanza
sentirai un brivido salire su per la schiena
e ti chiederai se può essere una vita piena
quella vissuta senza provare a conoscere ciò che è diverso
e non rispondere che è lo stesso
le più meravigliose
sono celate da quelle che appaiono orribili cose.

Scoprirai di amarlo
proprio perché diverso, senza giudicarlo
e insieme lontano miglia e miglia di distanza
ci scopriremo uniti nella nostra stanza.


Alexandra Barbieri - Liceo Marconi

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