La paura del domani e il brivido della sfida: chi ci aiuta ad avere il futuro che ci meritiamo?

[...] La crisi ha sconvolto l'intera umanità, ma maggiormente coinvolti sono i ragazzi. Noi giovani usciamo dalle scuole pensando se valga davvero la pena vivere solo di presente. Non abbiamo prospettive se non enormi nuvoloni grigi e grande povertà culturale.
Nella maggior parte dei casi i giovani lasciano gli studi e di conseguenza non avranno mai un lavoro adeguato.
Penso che in Italia, rispetto ad altri paesi, non si tenga conto delle nuove generazioni.
I giovani devono cercare di prendere la situazione in mano e fare capire ai politici che siamo noi il futuro di questa nazione.

Maria Giulia Compiani
Istituto Giordani

Incerto e imprevedibile


Il futuro è qualcosa di incerto e imprevedibile. Nessuno di noi sa con certezza cosa lo aspetta e come cambierà il mondo in cui viviamo. Il futuro fa crescere le nostre aspettative, ci può dare speranza e portare felicità così come ci può spaventare, deludere e gettare nella sofferenza. Si dice che siamo noi gli artefici del nostro destino, siamo noi a prendere le decisioni più importanti e difficili: ed è proprio così. Oggi sono i giovani al centro dell'attenzione su questo argomento. Non si fa altro che discutere su ciò che ci aspetta in un mondo dove la crisi è a prima arma che ha influito negativamente sul futuro e sul nostro lavoro. Avere un lavoro fisso al giorno d'oggi è un privilegio e sempre di più lo sarà. La crisi ha sconvolto l'intera umanità, ma maggiormente coinvolti sono i ragazzi. Noi giovani usciamo dalle scuole pensando se valga davvero la pena vivere solo di presente. Non abbiamo prospettive se non enormi nuvoloni grigi e grande povertà culturale. Nella maggior parte dei casi i giovani lasciano gli studi e di conseguenza non avranno mai un lavoro adeguato. Arriverà un giorno in cui non ci saranno più i genitori che si tengono in casa i figli trentenni provvedendo al loro mantenimento. Penso che in Italia, rispetto ad altri paesi, non si tenga conto delle nuove generazioni. Spesso ci si trasferisce all'estero con la speranza che le nostre capacità vengano sfruttate al meglio. Se in questa società ci troviamo in una situazione economica così preoccupante è perché i giovani non sono abbastanza valorizzati, né sollecitati a contribuire ad un miglioramento. I giovani devono cercare di prendere la situazione in mano e fare capire ai politici che siamo noi il futuro di questa nazione.

Maria Giulia Compiani - Istituto Giordani

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