Io parlo e tu mi ascolti: quali strumenti e quali linguaggi uso per comunicare con gli altri

Ascoltare è fatica. è difficile dedicare il proprio tempo e interesse a qualcuno.
[...] Il bello del parlare è che si possono dire un sacco di parole senza lanciare nessun messaggio, così come il silenzio può dire molte cose. Certi discorsi non possono essere fatti per telefono o facebook. Arriva il momento in cui non ci si può nascondere dietro ad uno schermo... certi discorsi hanno bisogno di contatto, di sguardi che parlano ancora prima della voce. Certi discorsi hanno bisogno di presenza.

Silvia
Istituto Melloni

Una lettera


"Cara Matilde, ho deciso di scriverti una lettera perché negli ultimi anni è difficile comunicare. Tutta colpa degli SMS, di WHATSAPP e di FACEBOOK. Io la trovo una cosa molto triste; non ci sono più i rapporti umani che c'erano una volta. Non ne parlo di certo per esperienza, ma mia nonna proprio ieri mi ha fatto capire la bellezza di scrivere una lettera. Mi ha raccontato che lei scriveva lettere d'amore a mio nonno, già quando aveva quindici anni spruzzando su di esse un po' del suo profumo, così da far pensare a lei. Con gli occhi pieni di gioia e ammirazione mi ha descritto il tempo che passava tra il momento di invio della lettera e il momento in cui il postino suonava al suo campanello con in mano quella lettera attesa per giorni, settimane e, a volte, mesi. Oggi l'attesa è solo di qualche minuto, dall'invio del messaggio a quel tanto odiato ""visualizzato"". Ho pensato, quindi, per un a volta, di scriverti una lettera invece di un comune e banale messaggio su Facebook. Spero che anche tu mi risponderai con una lettera, tanto per provare le sensazioni che mia nonna mi descriveva. Te ne sarei davvero grata. Rispondimi presto, un forte abbraccio, Silvia. "

Silvia - Istituto Melloni

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