Quello che mostro agli altri corrisponde alle emozioni che ho dentro? E quello che gli altri vedono in me è quello che sento?

In una società come la nostra che si basa sull'apparire, è purtroppo fondamentale (soprattutto nei giovani) avere caratteristiche in linea con gli altri simili.
Tendiamo spesso a non essere autentici e a nascondere quello che proviamo.
Tendiamo ad annullare e a nascondere quello che siamo e quello che proviamo.
Per essere popolari poi conta solo apparire, contano solo le cose che si vedono.
Penso che sia difficile essere popolare in quanto devi essere sempre all'altezza e devi nascondere i sentimenti negativi che provi, devi mostrarti sicuro e far vedere che stai bene con te stesso.
Quindi chi è che prenderebbe come punto di riferimento una persona insicura e che sta male?
Anonimo, Istituto Mainetti

anonimo

Adam


Adam è una persona sempre sorridente o almeno cerca di mostrare il sorriso il più possibile agli altri.
Osserva ed è molto silenzioso, anche troppo poiché ha timore di esprimere la sua opinione, di parlare a voce alta, di mostrare le sue emozioni e sentimenti in "pubblico".
Un pubblico che può essere di una persona come di venti.
Egli cerca di nascondersi, di sentirsi invisibile, ma poi se ne pente amaramente e si sente solo e incompreso; in fondo desidera con tutto se stesso essere diverso, affermare le proprie idee e la propria visione del mondo, che lui sa essere completamente diversa da quella dei suoi coetanei e le persone in generale.
Si mostra spesso impassibile di fronte alle situazioni o nelle conversazioni per mascherare ciò che realmente prova.
Non si sente mai libero di esprimere, di essere se stesso in mezzo alle persone, soprattutto con i suoi coetanei è convinto che gli altri lo vedano una persona timida, asociale, che si fa condizionare dagli altri.


anonimo -

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