Quello che mostro agli altri corrisponde alle emozioni che ho dentro? E quello che gli altri vedono in me è quello che sento?

In una società come la nostra che si basa sull'apparire, è purtroppo fondamentale (soprattutto nei giovani) avere caratteristiche in linea con gli altri simili.
Tendiamo spesso a non essere autentici e a nascondere quello che proviamo.
Tendiamo ad annullare e a nascondere quello che siamo e quello che proviamo.
Per essere popolari poi conta solo apparire, contano solo le cose che si vedono.
Penso che sia difficile essere popolare in quanto devi essere sempre all'altezza e devi nascondere i sentimenti negativi che provi, devi mostrarti sicuro e far vedere che stai bene con te stesso.
Quindi chi è che prenderebbe come punto di riferimento una persona insicura e che sta male?
Anonimo, Istituto Mainetti

Tauria Ikbal
Istituto Melloni

Il silenzio è tutto


Ciao Anna,
è passato molto temo dall'ultima volta che ti ho scritto, ma non mi hai ancora risposto ma continuerò a scriverti di quello che accade intorno a me, nel mio cervello, nei miei sogni.
Tutti noi, anche tu, abbiamo un personaggio interiore che non si rende partecipe della nostra vita ma rimane nascosto dentro di noi fino a quando non ci ritroviamo soli distesi sul nostro letto, a fissare il muro, nel silenzio che a molte persone fa paura ma che a me piace da impazzire.
Amo il rumore del mio respiro nel silenzio, il silenzio è tutto, ogni cosa ha un proprio valore nel silenzio ed è nel silenzio che il nostro personaggio assume una posizione dentro di noi.
Siamo noi stessi, siamo quelli che nessuno capisce e che nessuno conosce.
La vita è fatta di superfici e di una profondità è questo il tema di un mio recente compito di letteratura, questa frase fa molto riflettere.
Cos'è la superficie?
Per me è tutto quello che sta fuori dalle mura della mia stanza, fuori dal silenzio, nel caos più assoluto, nelle chiacchiere, nella folla.
La superficie è la banalità e una realtà apparente che ci sembra normalità fino a quando non scoviamo la profondità.
La profondità? Può essere interpretata con migliori cose no?
Beh a mio parere la profondità è quel personaggio che teniamo dentro frutto di una natura pura, un personaggio reale che si nasconde dentro uno banale.
E così ciò che mostro corrisponde alle cose che provo?
No, molte cose, soprattutto quelle negative le lasciamo al personaggio reale e lasciamo che quello banale le nasconda nella superficie.
Ma credo che arriverà il giorno in cui troveremo qualcosa o qualcuno che faccia uscire il nostro personaggio reale che sta nella profondità e staremo bene, ci sentiremo al sicuro, lasceremo la superficialità e la banalità su una sedia come un vecchio abito.
Desidero tanto ricevere una tua risposta con quello che pensi.

Tauria Ikbal - Istituto Melloni

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