Il male che fa bene

Il male che ti trae in inganno

Il male che fa bene trae in inganno: sembra che venga solo per nuocere perché il suo influsso positivo sulla nostra vita non si vede subito ma solo dopo un po’ di tempo.
Ti aiuta a crescere come persona perché ti fa capire bene che non sempre se succede qualcosa di brutto dobbiamo abbatterci, a volte, basta solo trovare cosa c’è di buono anche se sembra difficile.
Ti aiuta anche a capire le persone che veramente tengono a te: è vero che la verità a volte fa male ma solo chi ti vuole bene ti dice le cose come stanno. Alla fine questo tipo di “male” è diverso: ti insegna un sacco di cose e quindi sarebbe più giusto chiamarlo “bene mascherato”.

Anonimo – 2B Liceo Toschi

Arianna
3N, Istituto Giordani

La storia di un amicizia


Sono chiara, e questa é una storia che parla di amicizia. Era un lunedì e come tutti i giorni Gimm, il bullo della scuola, stava picchiando un ragazzino. Io? Bhé io ero una ragazzina come tante, ma non avevo amici,solo una e si chiamava Gloria; Gloria era la tipica ragazza popolare che tutti adoravano come una dea, non so perchè eravamo amiche ma certamente non era un amicizia normale, ogni giorno si lamentava di:com'ero vestita, pettinata, truccata, ecc ecc. ma comunque era l'unica che mi parlava e nonostante tutti mi piacevano i suoi consigli. Certo tutto questo era vero finchè non ho scoperto che era una vipera e che tutti i giorni mi sparlava alle spalle con le sue amiche (oche). Fu proprio quel giorno in cui ho scoperto tutte le cose brutte che diceva su di me, andai nel cortile, e sul muretto con gli occhi arrossati c'era Gimm. Mi avvicinai per capire cosa poteva essergli successo, ma quando mi vide il so sguardo si incupì :"cosa vuoi?" disse in tono sgarbato "i io..em..niente, ti ho visto qui tutto solo, hai pianto?" chiesi curiosa "e a te cosa frega!? Sparisci ficcanaso", ok mi stava innervosendo, sono già arrabbiata per quello che é successo con Gloria, se poi questo mi fa esplodere é la fine. "Il cortile é di tutti, non é una tua proprietà!" Gimm scese dal muretto e si avvicina minaccioso "ti ho detto di andartene! Se voglio posso farti molto male!" "e se dicessi a tutti che stavi piangendo? Come la mettiamo adesso!?"dissi quasi urlando "potrei farmi più male, e poi nessuno crederebbe a una sciocca come te!". Ora sono incavolata nera, non permetterò più a nessuno di parlarmi così, mi sfogai con tutta me stessa, facendo uscire tutta la rabbia che avevo. "Fai pure quello che vuoi! Tanto non puoi farmi niente, non puoi distruggere una persona già distrutta, ho perso tutto!!" inizio a piangere senza controllo e Gimm ne rimase sconvolto, poi mi disse le uniche cose che non mi sarei mai aspettata di sentire "mi dispiace" mi asciugo in fretta le lacrime "per cosa?" "non lo so.." seguirono attimi di silenzio. "Perchè ti sei messa a piangere? Insomma un attimo prima sei arrabbiata e un l'attimo dopo sembri una fonata, soffri di sbalzi d'umore?" chiede prima serio e poi in modo scherzoso, mi scappa una risata ma si spegne subito al ricordo di Gloria "scusa ma oggi non sono di buon umore, e credo di aver perso l'unica amica che avevo (se così si poteva definire)". Mi guardò un attimo e poi mi disse "oh..io ho perso mia madre da piccolo…" lo guardai scioccata "io non ne sapevo niente" guardai in basso, e lui continuò "mio padre é in prigione, vivo con mio zio in una casa mezza diroccata qui vicino..lui é un drogato" alzai lo sguardo e vidi che stava per piangere "non credevo che fossi in questa situazione, no so che dire" "niente, non dire niente!...per favore". Restammo così in silenzio per un tempo che sembrò interminabile, poi ci guardammo, ci stringemmo la mano e ognuno andò per la sua strada, con la certezza che da quel giorno saremmo diventati amici.

Arianna - 3N, Istituto Giordani

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