La difficoltà nell'essere giovani figli
e il rapporto con gli adulti

 

INDICE

SAGGI

1.21 I miei genitori: i miei più grandi amici... [anonimo]
1.22 La famiglia: un punto fermo [anonimo]
1.23 Richieste [anonimo]
1.24 Le decisioni che i genitori prendono per te [anonimo]
1.25 Incomprensioni [di Carole Ruch]
1.26 Un vero membro della famiglia [anonimo]
1.27 Non commettere gli errori dei genitori [di Marco De Chirico]
1.28 Non è un lavoro difficile [anonimo]
1.29 Genitori: carabinieri in perquisizione [anonimo]
1.30 Fatica? [anonimo]
1.31 Compromessi [anonimo]
1.32 Sono cresciuta [anonimo]
1.33 Genitori e figli: di tutto di più [anonimo]
1.34 Troppe incomprensioni [di Criminal]
1.35 Il dialogo [di Sunz]
1.36 La fatica è essere genitori [di Fango]
1.37 Fratelli e sorelle [anonimo]
1.38 Più spazio alle scelte [anonimo]
1.39 Essere figlio: lavoro a tempo pieno [anonimo]
1.40 Difficoltà a comunicare [anonimo]

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1.21 I miei genitori: i miei più grandi amici...

Con i miei genitori ho un bellissimo rapporto, soprattutto con mia madre, la considero un'amica, una sorella. A volte sembro io la madre e lei la figli. Volete degli esempi?
La sera quando sto studiando mi dice "Dai smettila di studiare, ci sei già troppo sui libri, esci un po' così ti distrai", oppure il sabato "Mi raccomando divertiti, non essere timida, cammina a testa alta e fatti tanti amici", avendo un carattere molto forte, io le do dei consigli, quando siamo nei negozi a fare shopping mi vuole comprare tante cose e a volte sono io a frenarla!
I miei genitori mi lasciano molto libera, volete sapere perché? Sono figlia unica, mamma fa la farmacista, papà ha un bar, lavorano tutto il giorno e ci vediamo poco, per questo ho imparato da piccola a cavarmela anche da sola. Ho fatto molto anche io per creare un bel rapporto con loro, li ho sempre resi partecipi di tutto, mi ritengo una persona molto affidabile, loro sanno come sono e hanno tanta fiducia in me. Vado bene a scuola e non gli creo alcun problema, abbiamo creato un rapporto che faccia stare bene tutti perché la vita è già difficile da sé e meno problemi ci sono più si vive bene.
Come tutti i genitori mi fanno mille raccomandazioni, mi danno mille consigli, a volte bisticciamo anche, ma dopo un po' ci dimentichiamo tutto!
Mi spronano affinché faccia le pulizie di casa, a volte io mi dimentico, ma poi capisco che devo aiutarli e subito mi do da fare!
Anche io ho i miei segreti, certe cose molto personali non le racconto, mi confido con le amiche e con gli amici.
Ma la maggior parte delle cose le sa anche mamma che, pur essendo molto più grande di me mi capisce e mi da dei buoni consigli.
Sto bene con la mia famiglia.
I miei genitori sono i miei più grandi amici, so che non mi tradiranno mai come io non tradirò mai loro. Li voglio far stare bene perché loro lavorano per me e vivono per me, non voglio deluderli. Loro sono il mio esempio da seguire, mia madre è l'esempio di donna per me, loro sono i miei eroi e spero di essere il loro futuro, spero di essere una mamma come la mia per i miei figli.

Anonimo del Liceo Galilei di Macomer

1.22 La famiglia: un punto fermo

Esiste un problema di fondo nel rapporto tra genitore e figlio che porta sempre alla lite fra le due parti.
Questo problema è legato quasi sempre alle incomprensioni o alla mancanza del dialogo, dovuti ad interessi diversi e al diverso modo di vivere, perché ogni età ha le proprie esigenze e i propri problemi.
Genitori troppo apprensivi, troppo soffocanti, non lasciano un margine di libertà ai loro figli; madri che non vogliono ripetere gli stessi errori che hanno, a loro volta, compiuto i loro genitori; padri troppo gelosi che cercano di difendere i loro figli dal mondo esterno.
Si sa che il "mestiere" del genitore è quello più difficile: non si sa mai come comportarsi, se si fa la cosa giusta o quella sbagliata, come far capire al proprio figlio che se viene rimproverato lo si fa solo perché gli si vuole bene.
Ed è infatti il troppo amore che molto spesso porta all'eccesso. Genitori insicuri che per i loro figli farebbero di tutto ma che proprio per questo a volte sbagliano, che vorrebbero sapere tutto di loro, che vorrebbero essere anche loro amici.
Ma un adolescente che non riesce ad andare d'accordo con la propria madre e con il proprio padre solo per il semplice fatto che sono i suoi genitori, come potrebbe vedere in loro dei potenziali amici?
Molto spesso i ragazzi preferiscono risolversi i problemi da soli o, non trovando la soluzione, tenersi tutto dentro piuttosto che parlarne con un genitore. Pensano che sfogarsi con loro non serva a niente perché li credono lontani anni e anni dalla loro realtà; non pensano che anche loro sono stati giovani e che magari hanno avuto gli stessi loro problemi e che quindi li capiscono e li possono aiutare a trovare una soluzione.
Ci sono poi quei ragazzi che vengono abbandonati a se stessi, magari figli di genitori divorziati, affidati ad una madre o ad un padre troppo pieni di se stessi per potersi accorgere dei loro figli. Al contrario, questi ragazzi, vorrebbero che i loro genitori li ascoltassero, li aiutassero, che fossero più presenti, più apprensivi, più genitori.
Non esistono delle "istruzioni" su come essere il figlio perfetto e tanto meno esistono per il genitore perfetto. In ogni famiglia avvengono delle liti, ci sono incomprensioni e molto spesso non si riesce ad arrivare ad una convivenza pacifica e così accade che i rapporti vengono rotti per sempre. Il segreto forse sta tutto nel mettersi l'uno nei panni dell'altro, nello scendere a compromessi per cercare di instaurare un dialogo tranquillo e sereno. A volte però è l'orgoglio che impedisce al figlio di capire il genitore e viceversa; quell'orgoglio che frena e non fa mai fare il primo passo, non fa mai dire la prima parola. Poi con il passare del tempo ci si allontana e più passano gli anni e più troppe parole non vengono dette, e così genitore e figlio sono tenuti insieme soltanto da un filo sottilissimo che è il legame di parentela. E poi succede qualcosa che fa allontanare per sempre il figlio dal suo genitore.
La famiglia perfetta deve ancora nascere; tutti i figli trovano dei difetti nei loro genitori e lo stesso fanno padri e madri nei loro figli. L'importante è non avere paura di parlare delle cose che non vanno, di non dire per aver paura di far del male alla persona amata.
Bisogna instaurare una convivenza basata sull'aiuto e sul rispetto reciproco, perché la famiglia è un punto fermo troppo importante.

Anonimo del Liceo Galilei di Macomer

1.23 Richieste

Mamma stasera una mia amica organizza una festa, posso andarci? Papà mi compreresti la moto? E il computer? E il …
All'incirca sono queste le domande alle quali i nostri genitori devono rispondere quasi ogni giorno. Eh già… e che tristezza quando la loro risposta è negativa… allora cominciano le discussioni, da entrambe le parti si alza la voce, l'atmosfera si surriscalda e la maggior parte delle volte il figlio si ritrova in camera sua, sdraiato sul letto, a piangere e a interrogarsi sui vari motivi che hanno spinto il padre e la madre a dire NO!
Sono questi alcuni dei momenti in cui ci si chiede perché gli adulti sono così chiusi, così ottusi, così attaccati alle "vecchie tradizioni". Come quando ad esempio "al loro tempo" si andava a dormire subito dopo il carosello e quando raccontano dei loro genitori che ugualmente non li lasciavano quasi mai liberi… liberi di uscire la notte, liberi di andare in discoteca o liberi di guidare un motorino.
Il mio rapporto con i miei, per carità, non è tanto male, anzi, a dirla tutta ne sono contento. Tuttavia come ogni adolescente anche io ho i miei problemi con loro… Eh si, cari giovani… ESSERE FIGLI E' PROPRIO UNA FATICA! Soprattutto alla nostra età quando desideriamo a tutti i costi una maggiore indipendenza, quando cominciamo a scoprire i valori della vita come l'amore e l'amicizia. Fino ad allora il nostro punto di riferimento erano stati i nostri genitori. Ma ora ci sono gli amici! Con loro condividi tutto, ti confidi, a loro puoi dire cose per le quali gli adulti non sarebbero affatto contenti!
Provate a confidare a vostra mamma che avete provato a fumare uno spinello (e magari vi è piaciuto!) o a vostro padre che avete marinato la scuola… Vi salterebbero addosso sbraitanti come qualche animale con la rabbia, urlando e gesticolando velocemente e magari facendo ruotare sopra la propria testa una bella cinta di pelle che aspetta con ansia di "accarezzare" il vostro fondoschiena!
Secondo me i nostri genitori ci vedono ancora come quei dolci e affettuosi bambini che piangono appena gli si toglie il ciuccio, che giocano felici con le macchinine o con le bambole o che non fanno altro che guardare cartoni animati alla tv.
MAMMA, PAPA' SIAMO CRESCIUTI!
Cercate di fidarvi un po' più di noi, non fateci sentire bambini per sempre!
Mah… alla fine è sempre stato e sarà sempre così… problemi di questo tipo esisteranno sempre ma nonostante ciò…
CARI GENITORI… GRAZIE… per tutto quello che avete fatto, che fate e che farete per noi.

Anonimo del Liceo Galilei di Macomer

1.24 Le decisioni che i genitori prendono per te

Ci sono molte difficoltà nell'essere giovani figli in quanto si viene sempre sottoposti alle decisioni che i genitori prendono per te. Ovviamente loro vogliono sempre il nostro bene anche se, molto spesso è difficile accettare le condizioni di vita che ci vengono imposte. Si cerca sempre di mostrarsi adulti verso i propri genitori, però poi quando si tratta di essere responsabili su certe cose a volte complicate, ci tiriamo indietro e lasciamo fare a loro, oppure cerchiamo di risolvere nel migliore dei modi, anche se poi non ci riusciamo…ma almeno ci diciamo :"ci ho provato!"
E' molto difficile il rapporto con gli adulti peggio ancora se quegli adulti sono i tuoi genitori!
Il mio rapporto che ho instaurato con i miei genitori direi che è piuttosto tranquillo anche se a volte non li sopporto! Credo che sia normale d'altronde la vita non può essere tutta rose e fiori.
Naturalmente mi comporto bene ma a volte se non mi va di fare una cosa che loro mi hanno detto di fare, mi intestardisco e non la faccio…e allora dopo si incomincia a discutere e per chiudere in bellezza se mi sono comportata veramente male si rischia la punizione.
Tutto sommato credo che facciano bene a comportarsi così, altrimenti troppa libertà di fare quello che voglio senza ascoltarli non andrebbe di certo bene.
Sono contenta di avere due genitori come loro…anche se criticano un po' troppo in fondo sono bravi!!!

Anonimo - Maria Luigia

1.25 Incomprensioni

Il rapporto tra i figli e i genitori non è sempre del tutto facile; ma questo dipende dai casi.
Secondo me non è facile né essere figli né essere genitori perché molte volte le opinioni non coincidono.
Molti ragazzi pretendono molte cose che a volte possono essere dette, ma a volte no. I ragazzi hanno tendenza a pretendere molte cose come ad esempio di uscire alla sera, chiedendo molti soldi per andare a ballare, magari fuori, la paghetta, la benzina, i vestiti firmati… Ma non sempre i genitori sono d'accordo e non sempre i figli danno ragione a loro.
Non è facile essere figli perché spesso i genitori non ascoltano, non aiutano, non capiscono nel momento del bisogno.
Allora un figlio si sente in "disparte" e nasce una certa rabbia contro i genitori e questo è un altro problema.
Bisogna però capire anche i genitori. Loro molte volte sono severi, ingiusti secondo noi, ma noi non riflettiamo mai perché sono così. I figli portano molte preoccupazioni per i "bravi" genitori, perché essere genitori è una responsabilità enorme, dove è in gioco la vita di un minorenne ancora non maturo con poca esperienza.
Quindi il contrasto tra i genitori e i figli è dovuto al fatto che i genitori non capiscono i figli e i figli non capiscono i genitori.

Carole Ruch - Maria Luigia - 3 eu - 17 anni

1.26 Un vero membro della famiglia

Il mio piacere nell'essere figlio è anche la libertà che ho acquisito nel corso della mia crescita. Quindi incominciare discussioni più approfondire con i miei genitori, i miei diritti di adolescente, e anche la consapevolezza di essere a tutti gli effetti un vero membro della famiglia.

Anonimo - Toschi

1.27 Non commettere gli errori dei genitori

E' spesso difficile riuscire a distaccare la tua vita da quella dei tuoi genitori. Si può anche dire che spesso passiamo la nostra intera vita, a cercare il modo per non commettere gli errori dei genitori. La cosa peggiore è però, quando, più passa il tempo e più invece ti rendi conto che quegli stessi errori fanno parte del tuo passato.
Il crescere il vivere con occhi, non più ingenui e immaturi, realtà non sempre piacevoli o comunque che non condividi fanno in modo di accrescere in te una sorta di indifferenza e rassegnazione: "ma chi se ne frega".
In questo modo penso che la cosa che terrorizza ogni persona e quindi, di conseguenza ogni figlio, sia l'idea di non essere Peter Pan. Più che l'idea è il prendere coscienza di ciò. La proiezione dei miei pensieri è spesso una sorta di eterna paura di crescere, e con essa perdere anche lo spirito per sognare e affrontare la vita con lo spirito attuale da diciannovenne. So che ciò non è possibile, perché si matura e bla bla bla…
Se proprio bisogna crescere spero di farlo in modo comunque non so…così, graduale, non con dei flash paura!!

Marco De Chirico - Toschi - IV - 19 anni


1.28 Non è un lavoro difficile

Essere figli non è un lavoro difficile!
Non puoi essere libero, non puoi fare quello che vuoi, non puoi farti sentire, a volte per loro sei piccolo e altre volte sei grande, devi essere il più bravo della classe, non devi fumare e non devi bere, non puoi tornare tardi e devi essere sempre puntuale.
Se non sarai così sarai punito e delle volte potrai essere anche picchiato.
Fortunatamente questo non è il mio caso. Il mio rapporto con i miei genitori non è brutto, riesco ad avere tutto quello che voglio al patto che io li rispetti e che gli dia delle soddisfazioni per quanto riguarda la scuola.
Forse non sono il più bravo della classe; penso di aver dato loro molte soddisfazioni, per questo motivo loro mi hanno regalato lo scooter.
Ho dei genitori che mi capiscono, che non dico che mi lasciano libero di fare quello che voglio. Non fumo e non bevo, tutto sommato non mi è andata tanto male.
Mia madre mi dice sempre: non puoi solo avere, uno per avere deve anche dare e se non si da allo stesso modo non si ha.

Anonimo - Giordani

1.29 Genitori: carabinieri in perquisizione

Oggi che fatica essere figli e sopportare i "pesanti" genitori sempre invadenti e soffocanti sembrano carabinieri in perquisizione quando si aggirano nei nostri spazi e tra le nostre cose: quando cerchi un po' di affetto e di conforto trovi sicuramente la volta in cui sono assorti nei loro pensieri e quindi non trovi comprensione.
Poveri genitori con i figli così esigenti e "complicati" tante volte hanno paura di sbagliare e non riescono a capire come comportarsi.
Non è tutto così negativo in fondo tanti al mondo sono i mammoni che decidono di stare in casa sotto gli "ordini" dei genitori che però sanno essere buoni, ci sono sempre ad ogni ora, sanno confortarti e darti consigli speciali e sinceri grazie alle loro esperienze di vita e sull'amore che hanno per te e ovunque tu sarai lontano da loro nel loro cuore per sempre ti troverai.

Anonimo - Giordani

1.30 Fatica?

Per me essere figlio non è una fatica, anzi… In passato mi è capitato di pensare che i miei genitori fossero i più severi del mondo, che non mi permettevano di fare niente, ora però ripensandoci e riguardando il mio passato, penso che anche se a volte mi hanno negato qualcosa c'era una ragione e non rimpiango nessuna delle loro decisioni.
Forse se mi avessero permesso di soddisfare tutti i miei capricci oggi sarei un ragazzo straviziato e con la voglia di fare niente.
Perciò non me la sento di criticare i miei genitori né di trovare in loro mille difetti anche perché prima di criticare le altre persone penso sempre che dovrei guardare dentro me stesso e trovare i miei difetti che sono sicuramente maggiori di quelli altrui.

Anonimo - ITIS "L. Da Vinci" - III C informatica

1.31 Compromessi

Essere figli presenta delle difficoltà solo quando si cerca di comunicare e farsi capire dagli adulti. Questo succede, secondo me, perché loro sono stati giovani in un' "epoca" dove niente era permesso, invece adesso noi pretendiamo molta più libertà e quando questo concetto di libertà che noi giovani abbiamo entra in contrasto con il loro scoppia la 3^ guerra mondiale.
Per raggiungere un accordo di pace, poi, bisogna scendere a molti compromessi, soprattutto noi.

Anonimo - ITIS "L. Da Vinci" - III C informatica

1.32 Sono cresciuta

La mia difficoltà nell'essere figlia è dovuta a certi comportamenti che spesso i miei genitori hanno nei miei confronti, poiché sono troppo protettivi e a volte non capiscono che sono cresciuta, che ormai ho 18 anni e so prendermi le mie responsabilità senza tirarmi indietro, e che ho una testa sopra le spalle e che soprattutto so usare.
Molto spesso non so come comportarmi perché ho sempre la paura di deluderli e di perdere la loro fiducia, poiché è capitato già tante volte per colpa di compagnie che credevo fossero giuste, ma che poi si sono rivelate dannose, questo ha provocato una rottura nel rapporto tra me e i miei genitori, visto che ero sempre abituata a raccontare bugie per riuscire a tenere la compagnia che i miei genitori tanto odiavano, però devo ammettere alla fine che se non ci fossero stati loro non sarei riuscita a venirne fuori, anche se subito li ho odiati tantissimo.
Ora il nostro rapporto sembra tornato come prima, almeno lo spero, anche se ogni tanto qualche predica e qualche sgridata la prendo ancora, però mi sembra giusto poiché non vogliono vedermi soffrire.

Anonimo - ITIS "L. Da Vinci" - III C informatica

1.33 Genitori e figli: di tutto di più

La difficoltà più grossa dell'essere figli è che dobbiamo quasi rivivere quello che hanno fatto i nostri genitori quando erano figli, a me è capitato un sacco di volte che i miei genitori mi dicessero "Ma perché non fai così?" oppure "Quando io ero giovane …" o ancora "Se ci fossi io al tuo posto…". Poi si aspettano un sacco di risultati.
La maggior parte della giornata è occupata dalla scuola, e appena arrivato a casa quello che mi chiedono è "Hai preso qualche voto oggi", ogni giorno vogliono un risultato per valutare anche loro il proprio figlio, se non vai bene a scuola per loro vuol dire che non sei neanche un bravo figlio. Quante proibizioni, quanti obblighi, tanti da non riuscire neppure a ricordarli, "Torna a casa presto", "Prima di uscire finisci i compiti", "Quando torni a casa fai il letto", "Metti a posto la tua camera", "Oggi studi", "Oggi non esci perché domani hai un compito", basta! Non se ne può più e quindi ci viene da pensare "Non vedo l'ora di poter decidere da solo". Quante volte l'abbiamo pensato ma purtroppo non si può, per ora dobbiamo stare buoni e addolcire solo la situazione.

Anonimo - ITIS "L. Da Vinci" - III C informatica

1.34 Troppe incomprensioni

Mi capita spesso di parlare con mia madre (soprattutto) dei miei problemi. Appena finisco di esporle il mio problema lei mi da la sua risposta, la quale è sempre la stessa o quasi: "Vedi è colpa tua; non sai ancora affrontare quel tipo di cose; non capisci niente; lo sapevo…" etc.
Queste risposte si susseguono e ogni volta invece di aiutarmi mi creano sempre più caos nella testa.
Queste non sono risposte a problemi, sono INCOMPRENSIONI.

Criminal - ITIS "L. Da Vinci" - III C informatica - 17 anni

1.35 Il dialogo

Le più grandi difficoltà da me riscontrate nel rapporto con gli adulti si restringono drasticamente nel problema che, presumibilmente, attanaglia tutti gli adolescenti della mia età: il dialogo coi genitori.
Spesso quando si ha un problema si tende a confrontarsi con amici, con la propria ragazza ma non con i genitori che invece, probabilmente, sono proprio le persone più indicate per risolvere i suddetti problemi o comunque per dare anche solo una parola di conforto e risollevare il morale.
Probabilmente in questo caso specifico la colpa è mia, perché coi genitori non riesco ad aprirmi ed a confidarmi come so fare coi miei amici. In conclusione ritengo che un atteggiamento più aperto porterebbe alla risoluzione della maggior parte dei problemi che si presentano quotidianamente, è tutta questione di volontà.

Sunz - ITIS "L. Da Vinci" - III C informatica -17 anni

1.36 La fatica è essere genitori

Se devo dirla tutta per me non è una gran fatica essere figlio anzi la fatica è essere genitori.
Spesso penso di avere una famiglia, figli, moglie e di essere padre. Spero di essere un buon genitore come lo sono i miei e soprattutto di sapere educare mio figlio e dargli una buona strada da seguire.
Ogni tanto "litigo" con i miei ma una buona parte della colpa è mia perché non capisco che sono stanchi dopo una giornata di lavoro.
In conclusione mi trovo molto bene con i miei genitori perché mi capiscono e io capisco loro.

Fango - ITIS "L. Da Vinci" - III C informatica - 17 anni

1.37 Fratelli e sorelle

Non so se è una fortuna o una sfortuna, ma io con i miei genitori non ho problemi, ho solamente qualche screzio. Forse tutto questo avviene perché io ho una sorella più grande e per cui "ho la strada spianata" come si usa dire. Mi accorgo infatti che molte cose che mia sorella alla mia età non faceva, io posso senza problema fare.
Noto anche però che il comportamento dei miei genitori nei confronti di mio fratello è molto diverso da quello che riservano a me.
Lui essendo più piccolo, rispetto ad un punto di vista è "viziato", mentre, rispetto ad un altro, i miei genitori sono più protettivi. Forse anche perché, secondo me, non hanno fiducia in lui o perché lui è un maschio e come è noto i ragazzi sono molto diversi dalle ragazze.
Tuttavia non mi sento trascurata anzi capisco che lui ha più bisogno di attenzioni.
Se devo essere del tutto sincera io trovo qualche difficoltà a scrivere su questo tema per due motivi:
il primo è che non mi piace scrivere della mia vita a persone che non conosco, in quanto mi sembra che si vogliano intromettere appunto nella mia vita, e il secondo è che io non avendo particolari problemi con i miei genitori non posso più di tanto sostenere un discorso sulle fatiche di essere figlia.
Vorrei augurare a tutti di avere una situazione familiare come la mia.
L'unica forse fatica nei confronti dei miei genitori ma solamente per un fatto di mio orgoglio è che vorrei dimostrare loro di essere "diversa" rispetto soprattutto a mia sorella.
In qualche modo ho la continua sensazione di avere per i primi anni della mia vita "copiato" la vita di mia sorella.
Forse perché sto frequentando la stessa scuola e la stessa sezione con gli stessi professori di mia sorella, forse perché io se qualche anno fa uscivo alla sera, uscivo con lei per cui avevamo in comune gli amici.
In qualche modo vorrei dimostrare a loro che io sono un'altra persona, non la fotocopia di mia sorella.
Loro non me l'hanno mai fatto notare e so che dal punto di vista del carattere sono l'opposto di lei.
Spero che tutto questo possa accadere, una volta che avrò finito questa scuola, perché secondo me sarà l'inizio di una nuova vita.

Anonimo - Rondani - IV C - 17 anni

1.38 Più spazio alle scelte

Oggigiorno sono tante le difficoltà che ci sono tra genitori e figli.
Sono infatti rari i ragazzi che riescono ad avere un rapporto confidenziale con i genitori, spesso troppo severi o troppo ottusi per capire i propri figli.
Infatti mentre i ragazzi di oggi seguono le nuove tendenze, comportandosi come i loro coetanei, alcuni genitori rimangono indietro con i tempi, ostacolando e non capendo le necessità dei propri figli.
Ma le difficoltà non sono solo queste. Alcuni genitori infatti pretendono troppo dai propri figli. Questo è spesso causa di litigi tra genitori e figli.
Alcuni genitori inoltre credono di fare bene vietando ai propri figli di uscire e frequentare chi preferiscono, e magari indicando pure chi invece preferirebbero loro. Quindi anche l'amore e l'amicizia sono causa di disguidi tra genitori e figli.
I genitori non vogliono capire che come loro hanno imparato dai propri errori, anche i figli hanno il diritto di imparare dai loro, magari ascoltando i consigli del padre o della madre, che però non devono forzare la scelta del ragazzo.
Tutti questi scontri portano spesso a fatti gravi, come per esempio l'omicidio dei genitori da parte dei figli o il suicidio dei figli stessi, stufi di dover sopportare queste continue divergenze.
Insomma i genitori dovrebbero lasciare più spazio alle scelte del proprio figlio, lasciandogli l'opportunità di vivere e gestirsi la loro vita.

Anonimo - Liceo Galilei di Macomer

1.39 Essere figlio: lavoro a tempo pieno

"Essere figli, che fatica!" Sembra un controsenso dire che il mestiere del figlio sia faticoso; dal momento che si è sempre ribadito che il lavoro più difficile fosse quello del genitore, eh si, perché crescere un bambino in questo mondo crudele, cinico e materialista è un'impresa alquanto ardua! Sarà per questo che si fanno molti meno figli…e poi i figli, i futuri uomini e donne che porteranno avanti il progresso, coloro che saranno gli artefici del mondo futuro! Diventano sempre più complicati e difficili da crescere… perché sembra che tra madre e figlia ci sia un abisso, non i 30 anni biologici ma secoli e secoli di emancipazione, sviluppo del pensiero! E talvolta capita che genitori e figli siano perfetti estranei "ma mamma?? Chi è?" dice la figlia "sarà una donna stanca dal lavoro, dalla famiglia…no non mi capisce! Siamo troppo diversi io sono giovane" Ho tutta la vita davanti! Poi i tempi sono cambiati, non avremmo nulla in comune! Lei è più verso la dentiera!!" E la madre ribatte "Mia figlia?? Si, è una cara ragazza…buona e allegra come tutte, io la conosco benissimo tutta casa e scuola..credo..ehm, o almeno spero". Sembra strano, talvolta assurdo, ma è proprio così molto spesso genitore e figlia non appartengono solo a due generazioni diverse, ma a due mondi a parte, che non hanno alcun punto di contatto, Certo, è vero che i genitori sono molto difficili da capire, ma anche il mondo giovanile può essere una giungla per gli adulti.
Essere figlio è un bel lavoro, un lavoro a tempo pieno!! Essere dei buoni "pargoli" non è mica semplice!
Cercare di non deludere i genitori che tanto sperano di aver allevato un bambino, per dare loro le soddisfazioni che li fanno sentire tanto orgogliosi!!
Oppure cercare di comprenderli nei loro ragionamenti, le loro decisioni, le loro discussioni. Aiutarli nelle difficoltà e coinvolgerli nella nostra vita. Molto spesso un genitore non desidera altro, essere partecipe della vita del proprio figlio senza che questo eriga delle barriere escludendolo. Basterebbe poco perché il rapporto padre-figlio migliorasse, trovare un punto d'incontro, per essere più aperti al dialogo, da entrambe le parti.
Una madre può essere un'ottima consigliera, un'amica un grande aiuto per i problemi adolescenziali.
Insomma, essere figli, genitori è una bella fatica…ma può essere un mestiere gratificante se si porta avanti con l'impegno e l'affetto reciproco.

Anonimo - Liceo Galilei di Macomer

1.40 Difficoltà a comunicare

Questo secondo la mia opinione è un problema che, penso affligga la maggior parte dei giovani. Per quanto mi riguarda ho un buon rapporto con i miei genitori, però nonostante tutto a volte ho delle difficoltà a comunicare con loro. Questa situazione, comunque, penso che dipenda dalla personalità degli adulti e da come riescono a intraprendere rapporti con i propri figli.
Certo, a mio parere, un ragazzo che si trova dei genitori abbastanza permissivi, avrà anche meno difficoltà nel rapporto con loro.

Anonimo - Liceo Galilei di Macomer