La difficoltà nell'essere giovani figli
e il rapporto con gli adulti

 

INDICE

SAGGI

1.61 Un rapporto diverso [di Mirko Bianchini]
1.62 E' molto faticoso [di Valentina Grignaffini]
1.63 Rapporto splendido però... [di Francesca Facchini]
1.64 Noi e gli adulti [di Caterina Calestani]
1.65 Non ci sono difficoltà [di Francesca Guazzetti]
1.66 Andare d'accordo [di Eliana Ramirez]
1.67 Le difficoltà sono molte [anonimo]
1.68 Rapporto genitori/figli [anonimo]
1.69 Studio, persone, amore, vita [di Ming Ye]
1.70 Piccole discussioni [di Maria Chiara Forte]
1.71 Ho un rapporto buono [di Sara Androvandi]
1.72 Vado d'accordo con i miei genitori [di Deborah Melli]
1.73 Un bel rapporto con i miei genitori [di Giulia Leoni]
1.74 Oggi come oggi è molto difficile [di Elisabet Paladini]
1.75 Essere figli non costa una gran fatica [anonimo]
1.76 Ascolto [di Roberta Dodi]
1.77 Si sa che essere figli non è facile [anonimo]

Poesie

1.78 Mamma...papà... [di Elisa Bandini]
1.79 Essere figli [di Emanuele Raggio]
1.80 Figli [di Debora Simona Parrino]

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1.60 La pensiamo in modo diverso

Secondo me è difficile il rapporto di noi giovani con gli adulti, specialmente quello che abbiamo con i nostri genitori, perché la pensiamo in modo diverso da come la pensano loro, magari loro non vogliono che noi usciamo, oppure se ci lasciano uscire ci danno un orario da rispettare, poi sia prima di uscire e sia al ritorno ci fanno l'interrogatorio: prima chiedono "Dove vai? Con chi vai? Cosa fai?" poi al ritorno: "Dove sei stata? Con chi sei stata? Cosa avete fatto?" ecc…
Vogliono sempre sapere tutto, a me non piace quando si comportano così! Non sempre mi confido con loro, perché preferisco confidarmi con le mie amiche, mi capiscono perché spesso capitano loro le stesse cose che capitano a me, per concludere vorrei che i miei genitori mi lasciassero un po' più libera (cioè di fare quello che voglio).

Maria Francesca Desiderio - Bodoni - 1B - 14 anni

1.61 Un rapporto diverso

Fortunatamente, e molte volte l'ho detto, i miei sono genitori comprensivi cioè mi spiego meglio.
Molte volte ascolto miei coetanei lamentarsi dei propri genitori, per via di una punizione o un qualche altro motivo.
I miei genitori sono invece molto "buoni", non mi trattano male se ho qualche problema, mi ascoltano e sono sempre pronti a darmi un valido consiglio, grazie a queste esperienze affronto le cose con entusiasmo.
Molte altre volte i genitori puniscono i propri figli per via del fatto che vanno male a scuola o per un brutto voto: i miei genitori ritengono che punire i figli sia un modo non troppo corretto. Infatti i miei genitori mi dicono solo che avrei dovuto impegnarmi di più, o almeno di farlo la prossima volta. Si comportano così non perché non gli importa nulla di me anzi tutto l'opposto, io ho un carattere mio e cerco sempre di recuperare l'errore e ciò crea in loro un grande piacere.
I miei genitori mi trattano benissimo e io per farli contenti, cerco di fare al meglio ciò che vogliono che io faccia.

Mirko Bianchini - Bodoni - 1B - 14 anni

1.62 E' molto faticoso

Essere figli, secondo me, è molto faticoso.
Questo perché bisogna rispettare le regole che ti impongono i genitori e stare attenti a quello che ti succede.
Ma anche essere genitori non è facile. Basta pensare a quei genitori che sanno che i loro figli si drogano o che fumano.
Questo può avvenire per vari motivi, familiari e non.
Personalmente il mio rapporto con gli adulti è buono.
Con i miei genitori vado d'accordo, va beh… a volte litighiamo, ma credo che sia una cosa naturale.
Anche con i professori ho un buon rapporto, se ho bisogno o non ho capito qualcosa chiedo aiuto a loro.
Essere un giovane figlio, per me, non è poi così tanto impegnativo e faticoso come si pensa. I miei genitori mi lasciano le mie libertà ed io le accetto e le rispetto.
Credo di avere tutte le ragioni per essere contenta.

Valentina Grignaffini - Bodoni - 14 anni

1.63 Rapporto splendido pero...

Il rapporto con i miei genitori è splendido, però cambierei qualche cosa.
Alle volte sono troppo protettivi e non mi lasciano fare esperienze nuove, come: andare in discoteca al pomeriggio con le amiche, andare a Bologna in treno un pomeriggio, ecc.
Però molte altre volte, mi gratificano e mi lasciano uscire al sabato sera e mi fanno andare a molte feste.
Con mia mamma ho un rapporto eccezionale come tra due amiche. Le dico ogni cosa mi confido apertamente e lei mi da molti consigli.
Nell'ambito della scuola, vogliono che io dia il massimo, ovviamente senza opprimermi con rimproveri e cose varie. Quando prendo dei voti positivi la prima a saperlo è mia mamma che si rallegra e mi loda tantissimo.
Non posso lamentarmi, ho tutto, una bella famiglia, due cani splendidi e degli amici fantastici. Sto benissimo al mondo, non ho problemi.

Francesca Facchini - Bodoni - 1B - 14 anni

1.64 Noi e gli adulti

Ciao ragazzi
oggi affrontiamo un argomento a voi molto vicino: gli adulti, e più in particolare i genitori.
Non riescono a capirci, a fidarsi di noi, a lasciarci la libertà che desideriamo. Ma siamo sicuri che facciamo ciò che desiderano? Se ci impegnassimo un po' di più a scuola, la loro fiducia aumenterebbe, vero? Penso che sicuramente, se ci mostrassimo un po' più responsabili, ci lascerebbero più libertà… di vivere come vogliamo!
Cerchiamo di meritarci le cose e di non pretenderle e andrebbe tutto molto meglio!!

Caterina Calestani - Bodoni - 1B - 14 anni

1.65 Non ci sono difficoltà

Io con i miei genitori ho un rapporto splendido e per il momento non ci sono difficoltà di alcun tipo. Con loro non litigo mai anche perché non ci sono argomenti su cui litigare.
Mi lasciano andare in centro e alle feste dei miei amici e compagni di scuola. L'unica cosa che cambierei è l'andare a scuola con la corriera, ma non è un problema grave. Penso che i miei genitori siano i migliori e gli voglio molto bene così come a mia sorella, anche se a volte mi fa arrabbiare.

Francesca Guazzetti - Bodoni - 1B - 14 anni

1.66 Andare d'accordo

La difficoltà più grande dell'essere figli è quella di andare d'accordo con i genitori e con gli adulti in genere…
A volte ci proteggono troppo e delle volte ti danno poca libertà.
Un'altra è la scuola: i voti, vogliono che vai bene e si preoccupano per le assenze, specialmente quando non lo sanno.
Ti dicono che persone vanno bene a loro e chi no…
Giudicano i tuoi amici per come si vestono o per il loro modo di fare e basta…

Eliana Ramirez - Bodoni - 1B - 14 anni

1.67 Le difficoltà sono molte

Le difficoltà nell'essere giovani figli sono molte; infatti gli adulti non capiscono i figli e ultimamente ci sono dei figli che ammazzano i propri genitori o viceversa.
Le difficoltà maggiori sono l'amore, le persone che frequenti, l'orario da rispettare, ma anche le regole da rispettare.
Molte volte queste cose creano dei veri problemi con i genitori tanto da creare in famiglia dei malumori ma anche delle tensioni.
I genitori poi non capiscono i giovani figli perché al giorno d'oggi i figli hanno nuove intenzioni e combinano anche diversi pasticci.
Questi problemi si possono tranquillamente risolvere senza arrivare alle minacce, infatti molti figli hanno il coraggio di picchiare i loro genitori.
Ci sono dei giovani che fanno quello che vogliono, non rispettano le regole, gli orari ecc. perché ai loro genitori non gliene importa niente.
Secondo me al mondo d'oggi questi problemi dei giovani figli andrebbero risolti con degli specialisti per evitare dei problemi in famiglia ma anche con altre persone, ma anche i genitori dovrebbero capire di lasciare più spazio ai propri figli perché un ragazzo non può solo studiare, a patto che questo ragazzo non combini qualcosa di pericoloso, tanto da far prendere una decisione ai propri genitori.

Anonimo - Bodoni

1.68 Rapporto genitori/figli

Essere figli non è facile come sembra. A volte ti chiedi perché i tuoi genitori si comportano così con te, ti chiedi cosa hai fatto per meritare tutto ciò e non ti rendi conto che sono loro che ti danno tutto ciò che vuoi e che hai sempre bisogno di loro in qualsiasi momento della tua vita.
A volte è vero: sono troppo protettivi, tendono a tenerti chiuso in casa per paura che ti succeda qualcosa senza rendersi conto che affrontare le difficoltà della vita spesso ti aiuta a crescere.
A volte tutti quei "no" ti fanno star male, soprattutto quando magari tu sei costretto ad essere con i tuoi genitori mentre i tuoi amici (della tua età) sono fuori insieme a divertirsi.
Più ci pensi a questi "no" più essi ti fanno star male.
L'unica "cura" possibile è quella di non pensarci e capire che la maggior parte delle cose che ti vengono negate sono fatte per il tuo bene e che piangere non serve a niente.
Nella mia esperienza personale ho capito questo: piangere non serve a niente.
I miei genitori sono molto protettivi: non mi lasciano uscire quasi mai al sabato sera perché hanno sempre paura che mi succeda qualcosa. Secondo me questo è troppo perché per uscire al sabato sera per andare a mangiare una pizza non è una grande richiesta. A volte litigo con i miei genitori ma più litigo più si intestardiscono sul dirmi di no quindi ho capito di imparare a "tacere", incrociare le dita e sperare che dicano "si" alla prima volta, perché non ci sarà un ripensamento.

Anonimo - Bodoni

1.69 Studio, persone, amore, vita

Parma - Ye Ming 16 anni spiega la difficoltà e fatica dei figli con i genitori. Le maggiori difficoltà con i genitori sono: nello studio, nella frequentazione delle persone, l'amore e la vita.
Nello studio c'è sempre il contrasto tra figli e genitori per i compiti per casa. I genitori vogliono sapere chi frequenta il proprio figlio, ma i figli non vogliono far vedere chi frequentano.
L'amore è sempre il tasto delicato per i giovani, perché non vogliono far saper ai genitori il proprio amore. Questa è la difficoltà più grossa.
I genitori vogliono progettare la vita ai propri figli, trovare un lavoro ai figli. Ma questo comporta un disagio del figlio quando entra in una società dove non c'è più l'appoggio dei genitori e sente la paura di essere solo. Così molti figli vogliono progettare la loro vita da soli. Così nasce la difficoltà con i propri genitori. La fatica che trovo più frequente è il lavoro domestico cioè aiutare i propri genitori.

Ming Ye - Bodoni - 1E - 16 anni

1.70 Piccole discussioni

Il mio rapporto con i miei genitori è abbastanza buono, anche se, come sempre, abbiamo delle piccole discussioni.
Le più frequenti sono quando devo mettere in ordine la mia camera, rimando sempre a dopo e alla fine i miei si arrabbiano. Poi ovviamente, so che tenere pulita e riordinata la mia stanza è compito mio, quindi, mi do da fare e metto a posto.
Questa, è una piccola banalità, ma che in casa mia si verifica spesso.
Oltre ciò, ci troviamo in contrasto per altri motivi, io penso di aver ragione, ma alla fine mi rendo conto che seguire i loro consigli è giusto, anche perché vengono da persone che tengono a me e che comunque hanno già avuto le mie esperienze e quindi sanno meglio di me ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Quello che loro si aspettano da me è che mi impegni a scuola, non che debba prendere tutti dieci, ma vogliono vedere un certo impegno da parte mia, per quanto riguarda l'impegno scolastico, mentre per quanto riguarda la vita di tutti i giorni vogliono e mi hanno sempre insegnato ad essere educata ovunque e con tutti, che siano più grandi o più piccoli di me.
Questo era il mio rapporto con i genitori, mentre con gli adulti sono piuttosto timida, soprattutto se sono persone che conosco poco.
Il mio rapporto con loro è buono, ma non posso dire di più poiché se devo confidarmi con qualcuno o parlare di un problema mio o di un'altra persona, o parlare di qualsiasi altra cosa in generale, preferisco parlare con gli amici, con cui ho più confidenza e riescono ad ascoltarmi e capirmi meglio, poiché, avendo la mia stessa età, o qualche anno in più, vivono le mie stesse esperienze ed hanno i miei stessi problemi.

Maria Chiara Forte - Bodoni - 1B - 15 anni

1.71 Ho un rapporto buono

Il rapporto con i miei genitori è abbastanza buono. Io parlo molto apertamente con mia mamma, le dico quello che mi succede a scuola e quello che succede alle mie amiche. Certe cose non posso dirgliele perché sono troppo personali e le dico solamente alla mia migliore amica. I miei genitori sono protettivi nei miei confronti, però quando gli chiedo di uscire con gli amici mi lasciano sempre. Loro mi lasciano libera, cioè non sono ossessivi nei miei confronti. Non mi controllano mai il diario e i compiti, se prendo un brutto voto non mi rimproverano e non mi mettono neanche in punizione. I miei genitori facendomi uscire con gli amici mi fanno fare nuove esperienze sia positive e sia negative. Con gli adulti ho un buon rapporto, adesso riesco a partecipare a discorsi seri con loro. Riesco a dialogare con loro su molti argomenti, questo lo devo soprattutto alla maturazione che sta crescendo in me. Da una parte vedo il mondo degli adulti non molto bello, perché è pieno di guerra, di odio e di amore. Da una parte è bello rimanere bambini perché per loro il mondo è tranquillo e tutti si vogliono bene, invece purtroppo bisogna guardare la realtà e vedere le cose belle e brutte che ci succedono intorno. A me piacerebbe vedere un mondo di pace, ma purtroppo questo non può succedere. Io non riesco a capire gli adulti che fanno la guerra, perché nei loro litigi e conflitti ci vanno di mezzo le persone innocenti. Quindi vorrei gridare la mondo degli adulti di smettere con la guerra e di aiutare i paesi poveri.

Sara Androvandi - Bodoni - 1B - 15 anni

1.72 Vado d'accordo con i miei genitori

Io, con i miei genitori, vado quasi sempre d'accordo. Specialmente con mia mamma. Infatti è piuttosto giovane e tutti i miei amici mi dicono che sembriamo sorelle. Per questo io non mi vergogno di uscire con lei, come fanno invece molti miei coetanei. Questo secondo me, è un lato positivo per un rapporto con i genitori. Naturalmente, anche con mio padre ho un buon legame; con lui però ho un rapporto più affettivo mentre con mia mamma è più d'amicizia.
Ma la cosa più positiva, secondo me, è la fiducia l'ottima opinione che i miei genitori hanno su di me. Per tutti i figli è loro compito conquistare la fiducia di papà e mamma, ma soprattutto di obbedire a ciò che dicono.
Ci sono genitori che sono costretti a proibire certi comportamenti ai loro figli… i miei, invece, dicono che non hanno mai avuto bisogno di proibirmi niente… semplicemente perché sono cresciuta con loro ed ho percepito le loro idee. Ad esempio, ad una mia amica hanno proibito di andare in discoteca, perché sanno che non sempre si comporta in modo saggio… i miei genitori, invece, hanno piacere che io ci vada e mi diverta.
L'unica cosa, è che mio papà è un po' geloso, forse perché ha paura che trovi il ragazzo, o semplicemente, perché non vorrebbe che io crescessi e che quindi mi staccassi da lui.
Mia mamma, invece, dice sempre che ha piacere che io sia cresciuta… probabilmente perché quando sono nata, era ancora troppo giovane e non riusciva a tenermi a bada. Infatti adesso parliamo di tutto, e io mi confido sempre con lei.

Deborah Melli - Bodoni - 1B - 14 anni

1.73 Un bel rapporto con i miei genitori

Credo di avere un bel rapporto con i miei genitori, non sono persone autoritarie, anzi, mi lasciano la libertà che mi serve e non pretendono troppo da me. Questo mi fa sentire bene, non mi sento sempre sotto pressione.
Quando, però, i miei cercano di impormi regole troppo severe mi sento in trappola. Come possono sgridarmi se non le seguo ciecamente? Sono troppo rigide e poi non sono stati giovani anche loro? Non dico che non debbano sgridarmi, ma voglio solo che se, la sera , torno un po' più tardi del solito non mi sgridino come se avessi rubato.
Un'altra cosa che mi da fastidio, è quando mi trattano come una bambina di 10 anni. Un esempio: quando, alle medie, non uscivo con le mie amiche al pomeriggio, mi dicevano sempre: "Ma perché non esci mai?". Quest'anno che esco più spesso e sto fuori fino alle sette mi dicono: "Perché non stai un po' in casa? Adesso per un po' non esci!" tutto questo è un controsenso che mi innervosisce molto, ma infondo loro credono che sia ancora una bambina e se non lo credono (soprattutto mio papà) tendono a tenermi in una boccia di cristallo; questo d'altra parte mi fa piacere, vuol dire che mi vogliono bene, ma dall'altra parte non posso sempre stare sotto al loro controllo.
Gli adulti, vorrebbero sempre tenerci sotto controllo o essere nostri confidenti o amici intimi, io, personalmente, quando voglio stare sola in camera mia, apprezzo che mia mamma venga a chiedermi cosa ho, ma non sopporto che non vada via finché non glielo dico, magari ho solo voglia di piangere. I miei genitori, come adulti, almeno per me, sono persone stupende, non dico che siano perfette, ma sono molto speciali.
Non posso pensare di vivere una vita senza di loro, sono il mio sostegno, proprio perché ho dei genitori che mi vogliono bene sono fortunata, perché al mondo c'è chi è orfano e non è fortunato come me.
Il rapporto di noi giovani con gli adulti è molto conflittuale, ma deve essere così, gli adulti sono adulti mentre noi siamo giovani, forse non si può essere giovani senza essere in conflitto con gli adulti, ormai è una legge "della natura".
Sono proprio le nostre idee di giovani che contrastano con le idee degli adulti, dovremmo cercare di capirci a vicenda.
Credo che oggi, essere giovani, sia doversi confrontare ogni giorno con il mondo degli adulti, dove fra qualche anno entreremo anche noi.

Giulia Leoni - Bodoni - 1B - 14 anni

1.74 Oggi come oggi è molto difficile

Oggi come oggi è molto difficile essere "figli"… prendere dei bei voti, avere degli amici che non combinano casini, tenere in ordine la camera, tornare nell'orario prestabilito. Tu vorresti essere la classica figlia perfetta che va bene a scuola, che ha degli amici perfetti che non combinano casini, tornare nell'orario prestabilito ma… Non puoi, poiché non sempre hai il tempo e la voglia per studiare e prendere un bel voto, non sempre puoi trovare gli amici "perfetti". Molto spesso in questa società o fai il bulletto o sei tagliato fuori, io cerco di essere normale ma è molto difficile perché mentre tu sei te stessa, gli altri non sono mai quello che sono veramente, se non ti vesti in un certo modo sei "sfigata", se ti vesti firmata sei "il classico figlio di papà", se non vai in giro con vestiti moderni sei "out" fuori moda… Ma si può sapere coma bisogna comportarsi in questa società?! Cerchi di andare bene a scuola e mentre tuo padre è contento di te, tua madre continua a dire che potresti fare di meglio… E' un modo complicato per dirti: "Si ok sei brava solo che se prendessi di più saresti perfetta… peccato che non lo sei, come lo ero io!". Cerchi di tenere in ordine la tua camera e se solo per un giorno la lasci in disordine e non hai tempo per aggiustarla sei già una "disordinata inaffidabile". Però pensandoci bene è bello avere una famiglia così… Ti stimolano a fare sempre di meglio perché farebbe bene anche a te stesso oltre che a loro; ma si in fondo non è difficile cercarsi una ragazzo "perfetto"… Emm… forse su questo ho un po' di dubbi… Provate voi a trovare un tipo di ragazzo che vada bene a voi e ai vostri genitori fra quelli che vi ho descritto prima!
Forse tornare nell'orario prestabilito non è tanto difficile… Beh è vero a volte non mi sono accorta che avevo sgarrato di qualche minuto, ma quando ti diverti e sei presa troppo dal divertirti non ci pensi; in fondo però non è tanto colpa tua… Vai a pallavolo cinque giorni a settimana, cerchi di tenere in ordine la stanza, cerchi di studiare e quando hai un po' di tempo libero devi ascoltare e dare consigli a tua sorella, è logico che poi quando vai alle feste e ti sfoghi fai un po' di ritardo. Certo che però sono fortunata! Oggi come oggi non è facile essere figli ma neanche genitori! Pensate poverino mio padre va al lavoro il mattino presto finisce alle otto di lavorare e poi deve andare a prendere mia sorella al San Benedetto e me al Melloni e in più mantenere una famiglia; per fortuna che con i miei genitori ho dei buoni rapporti a parte il fatto che ogni tanto ci litigo ma credo sia normale: mio padre si fa in due per andare a prendere me e mia sorella, mia madre si fa altrettanto in due… Poverini forse, anche se oggi come oggi è difficile essere figli, è difficile anche essere genitori, ma allora perché non dargli un po' di soddisfazioni?!

Elisabet Paladini - Bodoni - 1B - 14 anni

1.75 Essere figli non costa una gran fatica

Secondo il mio parere essere figli non costa una gran fatica, forse l'unica, è la limitazione che ho nel gestire il proprio tempo. Infatti molte volte, si devono tenere gli orari che dettano i genitori, ma secondo la mia situazione è l'unico problema, così credo che, se i miei genitori non mi dessero gli orari io reagirei anche male, perché vorrebbe dire che di me non gliene importerebbe nulla.

Anonimo - ITIS

1.76 Ascolto

Noi, ragazzi di oggi, quando vogliamo qualcosa, basta che lo chiediamo "ai nostri vecchi" e loro subito ce la comprano, perché spesso possono permetterselo. Però con loro non parliamo quasi mai, perché sono sempre occupati ed hanno altri pensieri "più importanti" per la testa…
Il più delle volte a noi non importa questo, perché abbiamo ottenuto comunque ciò che volevamo, ma a volte ci capita di pensare che il dono migliore sarebbe un po' del loro ascolto…

Roberta Dodi - Melloni - 4 B Erica - 17 anni

1.77 Si sa che essere figli non è facile

Si sa che essere figli non è facile; i genitori spesso non ascoltano o peggio ancora fanno finta di ascoltare, ad ogni domanda spesso la risposta è più un no che un si, ma secondo me anche essere genitori è un po' faticoso; devono far finta di ascoltare le richieste assurde dei figli quando sanno già che la risposta sarà no.

Anonimo - ITIS "L. Da Vinci" - III C informatica - 16 anni

1.78 Mamma...papà...

Mamma,
una parola che fino a
pochi giorni fa mi
era sconosciuta.
Papà,
una parola che fino a
pochi giorni fa mi
era sconosciuta.
Volevo vivere la vita,
pensavo solo a divertirmi,
i valori della famiglia…
non conoscevo il loro significato
…finchè un giorno
ho visto la mia mamma e
il mio papà andarsene via…
io ho cercato di chiamarli
ma era troppo tardi, loro
non potevano più sentirmi
ora sono qua, seduta in
quella casa che tanto ho
odiato ma
che ora scruto ogni
angolo per rinchiudere
nei miei occhi, ormai spenti
anche un solo ricordo…
…le lacrime scendono,
per la prima volta dal mio
viso e sulle mie labbra
nasce un :-vi voglio bene, mamma e papà!-
ma per colpa
del mio egoismo e della
mia poca fiducia,
le parole come sono
nate sono morte
nelle mie labbra

Elisa Bandini - Giordani - 3^ B OGA - 16 anni

1.79 Essere figli

Rispettare, e amare
per fiducia guadagnare,
gioire e soffrire
per potersi aprire,
grandi diventare
per mille soddisfazioni regalare.

Emanuele Raggio - Melloni - 4 B Erica - 17 anni

1.80 Figli

Essere figli, che gran problema!
Non è corretto questo sistema:
i genitori che non ti ascoltano
e questi figli che si rivoltano.
Quando vuoi fare di testa tua
c'è sempre uno di loro a girare la sua
e poi ti danno tanti consigli,
neanche avessero 1000 figli!
Però una cosa c'è proprio da dire,
anche noi lasciamo patire,
perché ormai tutto ci è dovuto
ed alla fine niente è goduto.
Dobbiamo anche ammettere,
che i loro discorsi ci fanno riflettere:
e da uno sbaglio mancato
tutto è risparmiato!

Debora Simona Parrino - Melloni - 4 B Erica - 17 anni