La libertà è frutto dello stare da soli o con gli altri?

Poesie

  1.1  La libertà è frutto dello stare da soli [anonimo]
  1.2  Riparo [di Patty]
  1.3  Cavalcare [di Noemi Negri]
  1.4  L'angelo Nero [di Jessica]

Saggi Brevi

  2.1    La mia "non solitudine" [Mattia Scianchi]
  2.2    La libertà [di XXX '83]

 

1.1  LA LIBERTA’ E’ FRUTTO DELLO STARE DA SOLI….

Solitudine, un sorriso, un respiro, un battito.
Solitudine, una lacrima, una sospiro, un battito.
Solitudine, una persona, un uomo, io.
Solitudine, una libertà, una prigione, una vita.
Solitudine.

Anonimo – ITIS Parma – classe III A mecc.

1.2  RIPARO

Un riparo nella mia mente
mi protegge e mi dà rifugio.
Più sollievo e più respiro
vi posso trovare.
Nuova gioia e pace dei sensi
si diffonde in me
ma si dissolve
non appena ne esco…
Quale inganno e trappola vi si cela?
Ogni volta il mio brusco ritorno
mi detta promesse
a cui trasgredisco sempre…come un’abile bugiarda
mi inganno.
Senza motivo mi accontento
della verità celata da 1000 bugie.
Il mio riparo non mi dà né forza
né coraggio.
Mi corrode piano piano
gettandomi in un abisso senza ritorno.
Come demolire un riparo
che ho costruito con cura
per molto molto tempo
quasi da credere che da sempre sia esistito…?
Progettato come difesa
ora è divenuto una trappola
uno dei miei peggiori nemici.
Mi conosce, mi ricatta,
mi toglie fiducia
l’ossigeno di cui ho più bisogno.
Non voglio più ripari
dentro di me
servono solo a nascondersi,
a celare la verità.
Voglio un cuore libero
dove in ogni angolo possa trovare
non un nascondiglio
ma delle sorgenti a cui attingere.
Per poi proseguire il mio volo
con più forza e coraggio
per arrivare lontano
fin dove le mie ali
si sentono chiamate.

Patty – Istituto Toschi – classe III A arch. – 16 anni

1.3  CAVALCARE

Cavalcare per l’immensa prateria,
ecco il mio sogno di libertà.
Tra culture antiche
e spiriti erranti,
una solitudine piena di pace.
Indiani
ecco il mio sogno.
Compagnia
Solitudine a due passi
ma mai totale.

I giovani oggi sono spesso soli
soli anche in mezzo a milioni di persone,
soli perché il loro cuore è solo.
Ma io cerco la mia solitudine come
completezza del mio stare insieme.

Noemi Negri - Istituto Paciolo - classe V C IGEA -18 anni

1.4  L’ANGELO NERO

 La mia infanzia non fu altro che un cammino in salita
attraversato qua e là da buchi dentro i quali cadevo,
i troppi regali e l’amore soffocante hanno formato
una ragnatela
che ha imprigionato i miei sogni sui quali è germogliata
la mia ribellione.

Ecco che vorrei essere libera
e che è necessario trovare il calore che si nasconde
nell’inverno della mia adolescenza
per fondere il ghiaccio che è la gabbia dei miei
ideali
dove il fuoco di una passione fa cadere delle gocce
amare come lacrime.

E chi sa se la tranquillità appassionata che sogno
potrà, un giorno, raggiungere questa oscura foresta
tormentata dal vento
e donarle almeno un giorno di sole?

O follia! O follia! L’illusione sbriciola la vita
e l’angelo nero che ci osserva ovunque noi siamo
si prende gioco di noi e della nostra giovinezza.

Jessica

 

2.1  LA MIA “NON SOLITUDINE”

Secondo me la solitudine è paragonata a una malattia, la malattia più brutta esistente al mondo, stare da solo equivale a morte. Per me la vita va vissuta in ogni momento, senza programmarsi le giornate, senza avere dei canoni standard… la vita è la libertà, la solitudine è una prigione interiore che ci affligge; avremo un sacco di tempo per stare da soli quando moriremo; ora, adesso, dobbiamo divertirci… lasciarci andare e fare tutte le cose, provare ogni giorno cose nuove, lecite o illecite che esse siano! Dobbiamo smettere di rimanere da soli a pensare o a riflettere, meglio avere una conversazione con gli amici, dato che gli argomenti sono sempre gli stessi (sport, motori, donne), bisogna divertirsi, divertirsi e divertirsi!!! Non c’è nulla di difficile a divertirsi se si è in compagnia, ma quando si è da soli è un tormento, non ce la si fa a fare nulla, si può al massimo giocare ai videogiochi, ma anche quelli stancano e, se ci giochi da solo sei sempre in compagnia, anche se virtualmente, dei personaggi che usi, se vai in Internet sei in compagnia perché chatti con le altre persone, se usi il cellulare sei in compagnia perché messaggi con le altre persone… tutto questo lo raggrupperei in un’equazione matematica:
SOLITUDINE = MORTE
COMPAGNIA + VITA = LIBERTA’

Mattia Scianchi – ITIS Parma – classe III A mecc. – 17 anni


2.2  LA LIBERTA'

Per me la libertà è esprimere le proprie parole ed uscire quando voglio. Grazie a mia mamma quando esco con i miei amici io sono libera di pensare come voglio e di dire le cose che vanno dette in faccia e avere tanto coraggio.
Racconto una piccola storia che riguarda la libertà.
Io un anno fa ho litigato con l’Erica perché lei quando veniva a casa mia, e io la accettavo molto volentieri, lei andava a lavorare e raccontava le cose mie e di mia mamma. Lei era libera, però non di raccontare le mie cose.
Io dopo un po’ lo sono venuta a sapere. L’ho fermata e le ho parlato faccia a faccia. Lei è stata molto male, abbiamo fatto un anno senza parlarci. A me è dispiaciuto un po’ perché lei per me era la mia migliore amica, come una sorella. Quando aveva bisogno io ero sempre pronta e lei mi ha ringraziato così. Forse io per lei non ero importante.
Dopo un anno lei mi è venuta a cercare piangendo e io dispiaciuta ho fatto pace, ma sempre dicendole le cose in faccia. Andavamo d’accordo ma non era come prima. Abbiamo fatto due o tre mesi a parlarci e poi abbiamo litigato ancora per un mese. Dopo è stata lei a chiamarmi per fare pace e adesso è un’amicizia normale come le altre.

XXX ‘83