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Risvolti psicologici di ieri sul nostro domani odierno

Il piccolo uomo si chiamava Guastardo e alla vista di erba e fiori esclamò: “Ha! Atterrare su un campo d’erba è un rito squisitamente maschile!”. Si accorse di un mondo nuovo dove si poteva cacciare e procurarsi il cibo senza aspettare che cadesse dal cielo. Dopo pochi istanti conobbe una donna di nome Cliternestra e da essa concepì un figlio che chiamò Babidi. Successivamente cadde in una crisi spirituale perché si sentiva troppo legato alle passioni umane ma spinto dal desiderio di un altro figlio ne concepì un altro. Pentito per quel gesto uccise un gatto che passava per caso e abbandonati i figli e la moglie si ritirò in solitudine nel buco. Dopo un giorno di riflessione tornò a vivere con la sua famiglia in una stupenda casetta viola!

Riccardo – classe III G

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Il sogno

c'era un grande laghetto in cui  rane e girini saltellavano dentro e fuori dall'acqua tra le ninfee. Dietro ad esse c'era un boschetto di  alberi verdi e anche fioriti. Sembrava fosse un Paradiso. Mentre esplorava il nuovo ambiente incontrò una donna. Ella era bellissima ed aveva addosso un vestito azzurro ed aveva le sue stesse scarpe da tennis. Iniziarono a parlare e a conoscersi meglio finchè si innamorarono; questo grazie alle stesse scarpe che diedero l'opportunità ai due ragazzi di "rompere il ghiaccio" e iniziare a parlare. Lui, che era sempre stato molto timido e impaurito da tutti, con questa ragazza scoprì che il parlare con una persona  piuttosto che con pagine di diario, era molto più interessante e dava modo di confrontarsi e consigliarsi. Essa però era un sogno, si svegliò perchè si era addormentato sul diario. Da quel giorno la sua vita cambiò. Diventò socievole e simpatico con tutti e tutto grazie a quel sogno....

Classe I A

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Un crosse mortale...

vide ARRIGO SACCHI vestito da maniaco. L'uomo era un fan di "Arighe". I due cominciarono a parlare e Sacchi esordì così: "Zao Panuzzi so che ti sei ritirato perchè ti ho rigato il Porche , ti ha rubato la sua prima fidanzata (Megane Gale) e ti hanno licenziato dall'autolavaggio  ma la vita è così. Allora sono venuto qui per scusarmi con te, ma vedo che non zei solo zè anche  Carmi". Carmi dice: "Ciao Arrigo  fanno un pò 'n crosse????". Sacchi:"Va bene Carmi dai proviamo...".Purtroppo Sacchi sbagliò il crosse e i due cominciarono a litigare finendo in un burrone e la storia finì con la scomparsa dei due allenatori.

Classe I A

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Un piccolo grande dono

Un fitto bosco dal quale provenivano strani bagliori, il piccolo uomo incuriosito si addentrò nel bosco, e dopo alcuni metri si trovò davanti ad un enorme sfera lucente nella quale gli parve di intravedere una figura: era una fata. Al piccolo uomo non servì molto tempo per capire che le scarpe erano un regalo della fata per porre fine alla sua solitudine; allora chiese cosa avrebbe dovuto fare e la fata rispose che fino a che avrebbe avuto le scarpe avrebbe dovuto cercare una principessa che l'avesse sposato nonostante fosse "un pò strano". Il piccolo uomo partì subito dopo aver ringraziato la fata. Cercò e cercò per molti anni, ma poco per volta iniziò a perdere la speranza. Dopo quindici anni di ricerca continua le scarpe erano consumate. Allora rassegnato e triste, tornò a casa.  Dopo qualche giorno deciso a buttare via le scarpe, aprì la porta e chi si trovò davanti?. Una principessa della sua statura che lo osservava: l'aveva trovata. Da ora non sarebbe mai più stato solo. Gettarono le scarpe e vissero per sempre felici e contenti.

Classe I A

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La valle dei boli: un esempio anche sulle strade

Invece v'era un bolo, un simpaticissimo animaletto peloso e luccicante con un enorme  gobbetta sotto al naso. L'uomo solitario stupito gli si avvicinò, scordandosi delle scarpe e cercò di conoscerlo ma l'animaletto scappò. L'uomo, che dopo tutto ciò credeva di vivere in un sogno, seguì il bolo sino a quando si trovò in un'enorme valle: la valle dei boli. V'erano milioni  e  milioni di stupendi  ma anche misteriosissimi piccoli animaletti. L'uomo non sapendo nè  dove andare nè cosa fare incominciò a vagare senza una meta  precisa  sino a quando giunse davanti ad una grotta: al suo interno  trovò i piccoli boli vicino a mamma bola. Questi tenerissimi  ma allo stesso tempo pelosissimi animali da piccoli hanno un "casco" di pelo che gli copre il volto: quando ne cadde uno dalle braccia della madre non si fece nulla. L'uomo colpito da un fulmine di intelligenza ebbe la più grande e bella idea della sua vita. L'uomo infatti si trasferì in città e diede vita alla più grande industria di caschi del mondo, la Bolem, che sino ad oggi ha permesso di salvare milioni e milioni di vite umane.

Classe I A

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Bolo, Moratti e l'uomo misterioso

Vide invece un bambino che si era perso mentre stava facendo pascolare il suo gregge di pecore. Questo bambino si chiamava BOLO, (un nome un po' strano) e aveva dieci anni; Bolo voleva conoscere l'uomo perchè la nonna gli aveva raccontato che su quella montagna viveva l'uomo della piccola caverna. Il bimbo era timido ma i due cominciarono a parlare; dopo circa due ore di conversazione l'uomo gli chiese se sapeva di quel paio di scarpe. Bolo gli rispose che era stato Moratti a mettere le scarpe davanti alla porta e c'era anche un biglietto che non aveva letto. Allora l'uomo andò alla porta e sul biglietto c'era scritto: " Ciao sono il presidente Moratti, ho bisogno di un grande attaccante perchè Varen non segna, caz....!Sono disperato ho bisogno di aiuto, ho soltanto 54 difensori, 68 centrocampisti e 8 attaccanti. Aiutami....

Classe I A

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Forme di vite intelligenti nello spazio

Rivide la montagna e l'uomo si rialzò e spiccò un'altro balzo per aria, le scarpe erano magiche! Scoprì che appena cercava di camminare le due scarpe moltiplicavano la potenza del passo. Avrebbe potuto persino arrivare in cinque minuti sulla vetta della grande montagna. Così  avanzò con il piede sinistro e si trovò già a metà strada verso la vetta, un altro passo ed arrivò in cima. Si sentiva potentissimo, vide il sole e anche quello non sembrava più così distante. Era così  eccitato che non si chiese chi avesse potuto dimenticare li i due oggetti così magici e potenti. Infatti di li era passato il Bolo un mago che aveva immensi poteri e quando si accorse di aver perso le scarpe tirò un grandissimo urlo che fece spezzare la montagna. L'uomo quando toccò terra dopo un interminabile volo rimbalzò ed andò a finire sulla luna. Da allora Bolo sta cercando quelle scarpe per lo spazio dicendo agli altri esseri umani che non siamo soli in questo universo.

Classe I A

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Viaggio senza ritorno

Un paio di scarpe da calcio. Così incuriosito, si tolse quelle che aveva prima e si infilò le ultime trovate. Ma anche questa volta le scarpe lo scaraventarono in aria e lo trascinarono a testa in giù per quasi un'ora. Quando atterrò, ormai esausto, si ritrovò su un prato di quadrifogli rossicci; alla sua destra si materializzarono un paio di pattini, ma spaventato per tutto quello che gli era successo, decise di non metterli, anzi si sfilò le scarpette da calcio e si coricò, pensando sul da farsi. Ma le ciabatte si mossero e si infilarono automaticamente ai piedi del piccolo uomo e, dolcemente lo portarono in alto, su, sempre più su, fino a raggiungere galassie e mondi sconosciuti, nell'immensità dell'universo, in un viaggio senza confine.

Classe I A

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Addio alla solitudine!!!

Vide un uomo piccolo, molto piccolo. Vide che assomigliava in maniera straordinaria a qualcuno di familiare...Ma sì, era praticamente la copia di sè stesso!!!! Il "gemello" iniziò a parlargli e gli raccontò che abitava in un piccolo buco all'interno di una montagna e che teneva un diario dove scriveva le sue opinioni, i suoi pensieri, le sue paure...proprio come lui! Disse di chiamarsi ALESSANDRO B. e di  non possedere nulla, tranne il paio di scarpe che stava calzando il primo omino. Quelle bellissime scarpe da tennis le aveva fabbricate lui ed avevano il potere di trasportare in volo chiunque le indossasse. Alessandro B. infatti era molto timido e non riusciva mai a prendere l'iniziativa per fare conoscenza con qualcuno, e così ricorreva a questo metodo per intraprendere nuove amicizie. Aveva paura della solitudine, ma allo stesso tempo aveva paura ad uscirne, per paura del giudizio degli altri. Ma da quel giorno l'omino e Alessandro divennero amici inseparabili e si fecero molti altri amici senza più ricorrere all'aiuto delle scarpe.

Classe I A

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Il buco

vide boschi e animali. Dopo aver capito, più  o meno, come volare partì in aria e dall'alto del cielo vide le case, i villaggi, le persone e gli animali, vide il cielo azzurro e il mare blu, gli uccelli e i pesci e altre cose che, lui così solitario e sempre nascosto nel suo buco, non aveva mai visto. Tornato nel suo buco, si mise a riflettere su quanto aveva visto e capì che il misterioso donatore, voleva fargli capire e vedere quanto si perdeva restando nel suo buco; capì quanto era stato stupido a voler rimanere nella sua oscura casa. Così ogni giorno usciva di casa con le sue scarpe da tennis a visitare paesi nuovi, incontrare persone nuove e nuovi amici per poi tornare a casa alla sera felice ma soprattutto non più solo.

Classe I A

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Il bosco incantato

un fitto bosco. Disorientato dalla vastità del paesaggio s'inoltrò nel bosco: la luce filtrava fioca tra i rami e si infrangeva sui tronchi formando strani giochi. Improvvisamente intorno a sè si materializzarono scene di vita quotidiana; c'erano vecchi e giovani, adulti e bambini, che ridevano o piangevano,  ma una cosa lo colpì in modo particolare: nessuno era solo! E così si rese conto di quanto fosse stata vuota e inutile la sua solitaria vita fino ad adesso e così si decise: d'ora in poi avrebbe vissuto per aiutare gli altri. Ma ormai era troppo tardi: una voragine si aprì in mezzo al bosco e inghiottì il povero piccolo uomo di cui restarono solo le piccole scarpette che stavano a testimoniare come ognuno possa migliorare.

Classe I A

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Cos'è un amico?!

era troppo spaventato, non più per lo strano balzo, compiuto con quelle magiche scarpe, ma per lo spettacolo della natura che vedeva intorno a lui, che non aveva mai visto un fiore, un uccellino o in misero filo d'erba. Quando riuscì a rimettere i piedi per terra iniziò a tastare, annusare tutta quella "roba" che aveva sotto gli occhi. Lui pensò: "io che racconto sul mio diario del mondo, delle persone, come faccio a non sapere dell'esistenza di questo bellissimo spettacolo?". Detto questo sbucò dal nulla un piccolo gnometto che iniziò a parlare con lui. Lui lo squadrò con gli occhi, incredulo per quello che aveva visto;  senza un attimo di esitazione lo gnomo iniziò a parlare o meglio a interrogare il povero uomo; "perchè vivi solo? Perchè non vuoi stare con le persone o comunque vivere in mezzo a questi fantastici luoghi in compagnia dei tuoi amici? Perchè questa scelta?". L'uomo non riuscì a rispondere, non sapeva cos'erano gli amici, cosa voleva dire stare in compagnia, così disse:" non so cosa voglia dire, non conosco niente di tutto ciò". Lo gnomo rispose:" se vuoi riprendere tutto da capo come una nuova vita: io sono un amico!!!!"

Classe I A

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L'opera del Mangia, che segna il tramonto della storiografia illuministica e l'inizio di una interpretazione vichiana della storia, è un alto contributo alla causa nazionale.

Allora decise di esplorare il mondo e cominciò a correre. Ad un certo punto incontrò l'oceano, quindi si girò e corse nell'altra direzione. Ma incontrò di nuovo l'oceano. Fece avanti indietro per 15 anni fino a quando le scarpe si usurarono. Quindi tornò a casa e fece la vita di prima. Un giorno trovò fuori dalla porta un tesserino del Perugia con su il suo nome. L'impatto con l'allenatore fu questo: "famme un po' un crosse". L'omino  lo fece. "bello". Replicò l'allenatore e gli spaccò la gamba. Allora tornò a casa e li morì dovuta ad un'infezione della frattura scomposta alla rotula che si era procurato in Italia. Il vero nome dell'omino era Marco Materazzi.

Classe I A

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Le scarpe da ginnastica

Un piccolo gruppo di amici  che scherzavano e si divertivano in compagnia. Intimorito il piccolo uomo cercò un posto per nascondersi, ma intorno a lui vedeva solo un enorme prato di fiori. Decise allora di vincere la sua paura, così si diresse verso i ragazzi e con una flebile vocina pronunciò un leggero. "ciao!". I ragazzi lo accolsero facendogli un sacco di domande perchè il piccolo uomo era strano all'apparenza. Così iniziarono a parlare insieme scoprendo tantissime cose gli uni degli altri. Il piccolo uomo si accorse così di avere un grande animo e donò le sue bellissime scarpe da tennis ad uno dei "suoi  nuovi amici": Ma quando tolse le scarpe ecco che successe di nuovo ciò che era accaduto prima e venne scaraventato via ad alta velocità. Quando aprì gli occhi vide che era di nuovo nel suo piccolo buco e che le scarpe da ginnastica erano ancora ai suoi piedi.  Allora capì che erano normalissime scarpe da tennis e che era la sua immaginazione, il desiderio di avere nuovi amici e di stare con gli altri. Così ogni volta che voleva pensare ai suoi compagni si metteva le scarpe da ginnastica e iniziava a sognare.  

Classe I A

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L'omino del Goal facile

C'era la montagna con il suo buco. Per lo spavento rimase fermo, ma visto che non era mai uscito così tanto decise di visitare il luogo. Visitò il prato con tutte le sue paure. Ad un certo punto arrivò al margine di una bosco e decise di visitare anch'esso. Appena entra vede grossi cespugli e alberi, ma si avvicina un lupo che se lo vuole mangiare. Lui scappa e arriva alla città. Quella città era Perugia. Lui incontra Liverani e diventano tanti amici che iniziano a giocare tutti e due nel Perugia. L'allenatore lo fa giocare, e inventò una tattica. Liverani faceva i cross, lui saliva sulle spalle di Materazzi, saltava e faceva sempre goal tanto che vinsero il campionato. Però un giorno l'omino sbagliò il goal e Liverani iniziò a sbagliare il crosse. Allora Serse si arrabbiò tanto che li uccise tutti e due spaccandogli le gambe e le orecchie.

Classe I A

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La vita di uno sfigato per natura - something to believe

Caccamo (il nome del piccolo uomo) si accorse di non essere più nel luogo dove lui era nato, ad un tratto una voce disse: corri Forest! Corri! Le sue scarpe si drizzarono e incominciarono a correre, Caccamo non sapeva cosa fare perchè le scarpe non accennavano a fermarsi. Attraversò sei stati ed arrivò in Siria, lì le scarpe si fermarono davanti a una ragazza, le chiese: dove ci troviamo? Ad un tratto arrivò il suo ragazzo Omar che geloso tirò fuori il coltellino e uccise Caccamo e finì a Novi Ligure. Ma con le sfere del drago lo resuscitarono, ma tornato in vita incontrò il re di Persia: Serse. Questo gli disse: fammi po' un crosse!!; lui sbagliò e Serse gli spezzò la gamba.

Classe I A

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Il bosco e le sue storie nascoste

Un enorme orso che scorgendolo qualche giorno prima aveva deciso di catturarlo e farne  cibo per i suoi figli. L'uomo impaurito al massimo corse a per di fiato lungo il sentiero che portava al villaggio giù alla valle e non appena vide un pozzo tra i cespugli vi si gettò all'interno senza pensarci troppo. L'orso perse le sue tracce, ma decise comunque di rimanere in zona ad attenderlo. L'omino iniziava ad avere parecchia fame e sete, ma decise di resistere per un altro giorno...finchè il mattino seguente all'alba si sentì risuonare l'eco di cani che abbaiavano e cacciatori che urlavano per richiamarli. Gli balenò allora l'idea di raggiungere casa scortato         dai cacciatori e così fece. Visse felice diffidente degli animali, ma fiducioso negli uomini.

Classe I A

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La storia

Serse Cosmi con gli occhi indiavolati che gli diceva: "famme un buon crosse" porgendogli un pallone. Lui, non avendo mai giocato a calcio sbagliò il crosse. Fortunatamente Serse lo perdonò e se ne andò. L'uomo, rimasto solo decise di incamminarsi verso un uomo che correva velocissimo. L'uomo lo fermò e l'altro gli disse che era  Filippide, e che doveva arrivare in tempo ad Atene, una città della Grecia e quindi ripartì. L'uomo lo seguì. E decise di arruolarsi come purtroppo l'uomo perì con onore nella battaglia di Salamma.

Classe I A

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L'ometto, il genio e Serse Cosmi

Ad un certo punto arrivò un uomo basso e con una barba bianca. Il piccolo uomo gli disse: "ma tu chi sei?". L'uomo con la barba non più giovane, gli rispose simpaticamente: "Io sono il famosissimo GENIO DELLE TARTARUGHE". E il piccolo uomo gli disse: "mai sentito". Il "Genio" irritato, racconta dei suoi straordinari poteri nel campo delle arti marziali. L'ometto incita vivamente il vecchietto a dargli una dimostrazione. Allora l'uomo barbuto si apprestò a dargli una dimostrazione. Con un'onda energetica distrusse la montagna e la casa dell'ometto. Quest'ultimo rimase pietrificato nel vedere la sua abitazione in fiamme. Arrivò anche un altro uomo che era stato colpito in testa dall'onda energetica che disse al Genio: "Genio delle tartarughe, famme un pò un crosse!!!:" L'uomo gli diede un pallone. Purtroppo il Genio sbagliò il crosse e Cosmi disse: " M'hai sbagliato il crosse?!?!: Allora te spezzo na gamba!!!" L'ometto esultò e tutti e tre andarono a bere qualcosa a casa di LIVERANI.

Classe I A

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Il viaggiatore e la graziosa Samantha di Arezzo

L'uomo, sbalordito, dopo qualche minuto di spavento, riuscì a capire dove si trovava: era nel giardino del Thoi Mohal. Quello era l'unico luogo che voleva veramente vedere ma non ne aveva mai avuto la possibilità. Dopo aver osservato ogni dettaglio di quell'arem, con un balzo tornò alla grotta per ringraziare il misterioso inquilino che gli aveva prestato queste scarpe eccezionali. L'uomo era davanti a lui e quando gli porse la mano, l'inquilino si tolse la maschera e mostrò a tutti la sua vera, orribile identità. Era Samantha!!! Samantha era la donna che negli anni '80 fu esiliata dal mondo a causa delle troppe chiamate effettuate ai ragazzi. All'udire della sua voce, le sue povere vittime assumevano comportamenti e sembianze non più umane. Davanti alla dura realtà, l'uomo preferì buttarsi giù dalla rupe, in una sicura ma migliore fine.

Classe I A

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Mirabella

Una cosa insolita infatti aveva la forma di un albero. Bussò alla piccola porta ed uscì un maggiordomo che lo invitò a entrare. All'interno vi era una grande sala con in mezzo una scala dorata; a un certo punto sulla scala comparve la figura di una ragazza: era la principessa Mirabella. Quando si videro scoppiò il colpo di fulmine: si sposarono ed ebbero due figli. Un giorno durante una passeggiata la principessa Mirabella morì; dal dispiacere il piccolo uomo morì.

Classe I A

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Niente

niente perchè nella caduta perse l'occhio sinistro. Lo cercò invano per circa un' ora e la cosa più simile ad un occhio che trovò fu una biglia di vetro. Appena se la mise ebbe un giramento di testa e si rese conto che riusciva a capire i discorsi degli animali. Ad un certo punto avanzarono due boscaioli che chiacchierando allegramente si diressero verso un albero con le loro accette. L'uomo inorridì al pensiero  di quello che stavano per fare, sapendo che quella quercia costituiva la casa di molte creature. Si diresse verso di loro e cominciò a spiegargli le sue motivazioni, ma vide che loro lo guardavano in modo strano e quando parlavano a loro volta lui non capì; pensò che fossero stranieri ma non si accorse che in realtà era la biglia che lo estraniava completamente dagli esseri umani. Grazie alle scarpe da tennis, si mise a correre intorno a loro e sollevò un tal polverone che quelli se ne scapparono urlando. Da quel momento in poi l'uomo passò tutta la sua vita in quella radura, vivendo in perfetta sintonia con tutti gli animali che vi abitavano.

Classe I A

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Le peripezie dell'uomo stupido

Bavose e Barbagianni e, davanti a lui Ronaldo mentre stava facendo la pubblicità della Pirelli 6000. L'uomo, vedendolo, si spaventò per le sue palette da coniglio ma poco dopo, vedendo il calendario di Megane Gale nuda nella sua mano, si rilassò  e gli chiese se poteva guardarlo. Egli annuì e poi si rifugiò nella sua grotta. Quando uscì per ridare il calendario, scivolò e cadde giù in un burrone; non si fece niente e prontamente ritornò su, dove, vide un angelo, di nome Arrigo Sacchi che continuava a ripetere: "Umiltè, Umiltè, Umiltè ". Al vederlo, l'uomo ebbe un infarto e morì.

Classe I A

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La libertà

era arrivato in un posto nuovo, bellissimo e ne rimase stupito...Dopo un piccolo momento di panico si alzò da terra e incominciò a camminare per questo prato immenso, quasi irreale. La sensazione che provava era molto strana, quasi di sollievo ed incominciò a correre per il prato immenso in mezzo a fiori multicolore e incominciò anche a cantare come se qualcosa che avesse tenuto dentro per tanto tempo si volesse liberare. Così l'omino scoprì che quelle scarpette da tennis gli avevano dato la LIBERTA' che non aveva avuto, ma cercava di scrivere, nel suo buco sulla montagna.

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Nike

Questo piccolo uomo, in realtà era "Ronaldo" appena guarito dall'infortunio e più in forma che mai. Le scarpe che indossava non erano scarpe ADIDAS ma NIKE e l'uomo che bussava alla porta non era un comune mortale ma, DAVIDS. E se quest'uomo è atterrato morbidamente cadendo da una montagna è grazie alle nuovissime NIKE AIR ZOOM con ammortizzatori. Dopo una settimana, se prima era un piccolo uomo adesso è un grande uomo. ( Il Sindaco di Sims City). (ATTENZIONE, NOI NON SFRUTTIAMO I BAMBINI PER COSTRUIRE LE SCARPE, MA USIAMO I CANI).

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