Esprimere il proprio stato d'animo con il pianto e con il sorriso è segno di forza di debolezza o di cos'altro?

[...] Al giorno d’oggi la società ci costringe ad essere persone che in realtà non siamo, è l’onore quello che conta, l’orgoglio, l’impassibilità di fronte ad ogni circostanza. Proprio per questo il pianto può costituire un segno di forza d’animo, di affronto aperto verso una società che annulla i sentimenti più personali. Coloro che mostrano le proprie emozioni aprono se stessi agli altri e riescono anche a comprenderli meglio. Alla fine di tutto quindi è così grave, vergognoso, fragile e pietoso mostrare noi stessi attraverso atti come il pianto o il riso? [...]

Rossella Bizzarri
Liceo Scientifico "Ulivi"

È giusto ridere quando...

Al giorno d'oggi la società ci costringe ad essere persone che in realtà non siamo. Questo è il pensiero comune di chi vuole conformarsi alla massa e ha paura di mostrare come è veramente. Il giusto mezzo sta nel ridere per allegria... e piangere per dolore...

Al giorno d'oggi la società ci costringe ad essere persone che in realtà non siamo. Questo è il pensiero comune di chi vuole conformarsi alla massa e ha paura di mostrare come è veramente. Ridere e piangere non sono segni di debolezza anzi, provare emozioni è normale per tutti. È impossibile trovare una persona apatica o che comunque non mostra all'esterno ciò che prova. È più facile incontrare persone che per manie di protagonismo evidenziano i loro sentimenti, esagerano per dimostrare che capitano tutte a loro. Come sempre l'esagerazione è sbagliata. Il giusto mezzo sta nel ridere per allegria, per imbarazzo, per gentilezza e piangere per dolore, per tristezza, per amore, per gioia ma comunque farlo quando se ne sente il bisogno senza preoccupazioni.

Rossella Bizzarri - Liceo Scientifico "Ulivi" -

Commenti:

Lascia un commento!

Nick
E-mail
(non verrà visualizzata)
Testo
CAPTCHA ImageReload Image