[...] Ridere e piangere non sono altro che impulsi elettronici legati a bisogni fisici ma a pensarla così non ci darebbero le emozioni che generalmente proviamo. Un abbraccio, una carezza, un bacio ma anche un semplice sguardo possono scatenare un’emozione intensa dentro di noi facendoci reagire in maniera differente gli uni dagli altri.
Rido e piango perché voglio solo sfogarmi, voglio essere libera dall’odio, dal giudizio, dalla paura.
Rido e piango perché emozionarsi fa bene all’anima, rido e piango per vivere una vita piena di vari colori, rido e piango per essere finalmente libero [...]
Sorrisi e lacrime servono per liberarsi e sfogarsi. Il ridere non è collegato solo all'essere felici dentro di se ma serve per esprimere e diffondere alle persone che ci circondano ciò che proviamo. Piangere è un'azione di liberazione, può essere una liberazione causata da un peso (senso negativo) o da una situazione bella (lacrime di gioia). Essere liberi vuol dire fare ciò che uno sente senza limiti imposti da altri.
- I.T.C. Bodoni -
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