Le diversità che ci distinguono ci uniscono o ci separano?

[...] In un mondo pieno di perfezione fasulla e autoconvinzioni, di persone fatte e strafatte (in ogni senso possibile e “inimmaginabile”) cosa significa essere veramente diversi? Secondo quale criterio una persona è diversa? Ognuno è unico e se due persone sono “uguali” significa che uno dei due sta fingendo per essere accettato, per non essere diverso. L'accettazione della comunità per alcune persone è essenziale. Ma si è veramente accettati se quella persona non è se stessa? [...]

Anonimo
Liceo Toschi

Classificati e sarai accettato


A mio parere la diversità è solo un bene.
Una cura che ci distingue dalla massa, che ci differenzia.
Per molti giovani di oggi essere diversi e non massificati non può essere assolutamente accettabile.
Perchè mai? Non si condivide nulla, vieni deriso, sei estraneo a quello che accade nel 'gruppo'.
La diversità o l'uguaglianza è tipica dell'uomo, con fondamenta nei pregiudizi e giudizi altrui.
Giudicare al primo impatto, solo sulle cose che piacciono a un determinato individuo o per come veste è superficiale, estremamente superficiale.
Non bisognerebbe affatto sparlare o ridicolizzare i singoli solo per il loro modo di essere.
Bisognerebbe conoscere a fondo prima la loro personalità.
Oggi se hai l'abito firmato o le amicizie giuste 'sei unico' in un gruppo di persone identiche a te, altrimenti sei un alieno.
Il peggio del peggio.
è questa la regola.
Classificati e sarai accettato, ma ne vale veramente la pena? Perdere le proprie originalità per essere accettati da gente di questo genere?

Anonimo - Liceo Toschi

Lascia un commento!

Nick
E-mail
(non verrà visualizzata)
Testo
CAPTCHA ImageReload Image