Le diversità che ci distinguono ci uniscono o ci separano?

[...] In un mondo pieno di perfezione fasulla e autoconvinzioni, di persone fatte e strafatte (in ogni senso possibile e “inimmaginabile”) cosa significa essere veramente diversi? Secondo quale criterio una persona è diversa? Ognuno è unico e se due persone sono “uguali” significa che uno dei due sta fingendo per essere accettato, per non essere diverso. L'accettazione della comunità per alcune persone è essenziale. Ma si è veramente accettati se quella persona non è se stessa? [...]

Giada Sergi
Istituto Magnaghi di Parma

A confronto


Ciò che tutti notiamo appena ci guardiamo intorno è la 'nostra diversità', ma la diversità che tutti notiamo non è altro che il primo 'strato' che ci ricopre, la diversità è la cosa che tutti sanno vedere, mentre saper notare ciò che ci accomuna ci fa più paura, perché saremmo costretti ad ammettere che qualcun altro può essere simile a noi.
La paura di poter essere uguali, cosa impossibile, è una paura basata su idee senza fondamenta, ci fa comodo paragonarci a un calciatore famoso o a una modella, perché sono tutti bravi, belli e pieni di soldi! Ma se ci dovessimo paragonare a un ragazzo che non è ricco, è straniero, tutti diremmo 'no, preferisco essere come sono!', ci permettiamo di etichettare le persone solo per la diversità esteriore e non per quello che ci distingue interiormente, i nostri diversi modi di pensare, i nostri gusti e tutto ciò che ci accomuna perciò non sappiamo comprendere mai quello che ci appassiona.


Giada Sergi - Istituto Magnaghi di Parma

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