[...] In un mondo pieno di perfezione fasulla e autoconvinzioni, di persone fatte e strafatte (in ogni senso possibile e “inimmaginabile”) cosa significa essere veramente diversi? Secondo quale criterio una persona è diversa? Ognuno è unico e se due persone sono “uguali” significa che uno dei due sta fingendo per essere accettato, per non essere diverso. L'accettazione della comunità per alcune persone è essenziale. Ma si è veramente accettati se quella persona non è se stessa? [...]
Tutto comincia con l'assegnazione delle classi di prima elementare.
Io sono capitato nella prima d.
subito mi sono seduto nel primo banco dell'ultima fila, sperando che vicino a me si sedesse il mio amico di asilo Luca, ma si avvicina invece un bambino di nome Amurag che solo dopo scopri che fu adottato.
Io sono un ragazzo piuttosto timido e oltretutto mi trovavo vicino a un bambino nero, ma molto nero, mi sentivo a disagio.
Le nuove situazioni mi imbarazzano e quel giorno il mio disagio aumentò dal fatto che Amurag è veramente diverso da me: lui ha i capelli neri, occhi neri e ha la pelle decisamente scura.
Mi sono irrigidito perché pensavo di non riuscire a parlare con lui, ma quando si è rivolto a me parlando un perfetto italiano ogni timore è svanito e abbiamo iniziato a parlare, ridere, confrontarci e il giorno dopo ero entusiasta di averlo come compagno di banco.
Ora è il mio migliore amico.
Anonimo - Liceo Bertolucci
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