Personalmente io vedo il futuro come una strada di notte: sai dove vuoi andare ma non sei mai completamente certo di cosa ti aspetta alla curva dopo, vai avanti con una sorta di incertezza rassicurante, perché ormai sei già in viaggio e non puoi far altro che andare avanti, aiutato di tanto in tanto da qualcuno e a volte brancolante andando completamente alla cieca e preso dalla paura di aver sbagliato direzione.
Quello che spesso non si apprezza abbastanza di questo viaggio è il viaggio in sé, con i suoi profumi, colori, sogni e imprevisti perché tutti cercano disperatamente un senso, una meta o una ricompensa. [...]
Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente'. Così disse Seneca ed io lo ripeto oggi. Vedo il futuro come la speranza per una vita più luminosa, come quando si dice 'domani andrà meglio', come un augurio per ciò che verrà. Ma è oggi, nel presente, che noi abituiamo i nostri occhi a quella luce che sarà, durante la nostra vita, il lavoro, la scuola, l'amore ma non lo facciamo vedendo il presente circondato da buio, anzi non riuscendo proprio a vederlo. Credo sia sbagliato o almeno poco utile a noi stessi pensare solo al futuro, a quello che vorrò fare, a ciò che vorrò essere perché non esiste futuro senza presente e non vi è presente senza passato. Guardare vorticosamente al futuro è come fare un salto nel vuoto senza conoscere dove cadrai e come cadrai ma è proprio da come salti che si determina la caduta. Io devo vivere oggi ogni istante senza dare nulla per scontato, senza tralasciare niente. Il futuro è una meta, il momento in cui potrò voltarmi indietro e fare un bilancio di ciò che è stato. Citando Einstein 'non penso mai al futuro, arriva così presto', aveva ragione se pensiamo che il nostro presente è quello che una volta era il nostro futuro. Se ipoteticamente dovessi scegliere se schierarmi con il presente od il futuro sceglierei il presente perché è oggi il tempo per sbagliare, vivere, credere, avere delusioni, amare, lasciarsi, imparare dai vecchi errori e farne dei nuovi. Il presente è ciò che sono, ciò che conosco e per il quale vale la pena vivere. Inutile attendere il domani perché la vita è troppo breve per vivere lo stesso giorno due volte. Potrei dilungarmi ancora molto ma continuerei a dire le stesse cose presentate in salse diverse quindi concluderei con un piccolo incoraggiamento: viviamo il presente perché è oggi la vera sfida, il futuro sarà solo il risultato del nostro impegno e della nostra determinazione, perché il passato è storia, il futuro è un mistero ma oggi...oggi è un dono, per questo si chiama presente!
Alessia Bandini - Liceo Ulivi
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