La paura del domani e il brivido della sfida: chi ci aiuta ad avere il futuro che ci meritiamo?

[...] La crisi ha sconvolto l'intera umanità, ma maggiormente coinvolti sono i ragazzi. Noi giovani usciamo dalle scuole pensando se valga davvero la pena vivere solo di presente. Non abbiamo prospettive se non enormi nuvoloni grigi e grande povertà culturale.
Nella maggior parte dei casi i giovani lasciano gli studi e di conseguenza non avranno mai un lavoro adeguato.
Penso che in Italia, rispetto ad altri paesi, non si tenga conto delle nuove generazioni.
I giovani devono cercare di prendere la situazione in mano e fare capire ai politici che siamo noi il futuro di questa nazione.

Clarissa Zeni
Scuola Media San Polo di Torrile

L'urlo dei fragili


La paura del domani tra noi ragazzi è assolutamente normale, ma la cosa strana è che in contemporanea si sviluppa anche il brivido della sfida. Le nostre azioni sono il mescolamento di questi due pensieri. Ci sentiamo come degli omini attaccati all'albero maestro di una nave, con le braccia spalancate, ognuna delle quali legate il più possibile lontano fra loro. Le corde tirano in due versi opposti e poi ci siamo noi nel mezzo. Noi ragazzi così fragili e allo stesso tempo forti da morire. Siamo immobilizzati lì nel mezzo. Gli occhi cercano, la bocca urla nuove avventure e libertà, ma negli occhi c'è anche la paura che ti tiene fissato all'albero. Allora ci vuole solo coraggio, perché ti devi aiutare da solo se vuoi farcela. Vuoi il futuro che meriti? Costruiscilo! Puoi arrivare ovunque se lo vuoi.

Clarissa Zeni - Scuola Media San Polo di Torrile

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