[...] La crisi ha sconvolto l'intera umanità, ma maggiormente coinvolti sono i ragazzi. Noi giovani usciamo dalle scuole pensando se valga davvero la pena vivere solo di presente. Non abbiamo prospettive se non enormi nuvoloni grigi e grande povertà culturale.
Nella maggior parte dei casi i giovani lasciano gli studi e di conseguenza non avranno mai un lavoro adeguato.
Penso che in Italia, rispetto ad altri paesi, non si tenga conto delle nuove generazioni.
I giovani devono cercare di prendere la situazione in mano e fare capire ai politici che siamo noi il futuro di questa nazione.
Secondo me il futuro è come una strada sconosciuta e piena di curve. Ciò che mi spaventa di più, non è come andrà a finire, ma bensì come comincerà... credo di non essere ancora pronto, anzi... mi manca ancora molto per capire tutte le responsabilità che piano piano arriveranno, e purtroppo il tempo passa, ed io ho sempre più paura; inoltre, purtroppo con la crisi che c'è in Italia, il lavoro non è più sicuro come una volta, e quindi per avere la sicurezza di avere un posto nel mondo, bisogna studiare molto, senza però più avere la sicurezza che tutto andrà nel verso giusto... insomma, il futuro è imprevedibile.
Marco - Itis Fidenza
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