[...] La crisi ha sconvolto l'intera umanità, ma maggiormente coinvolti sono i ragazzi. Noi giovani usciamo dalle scuole pensando se valga davvero la pena vivere solo di presente. Non abbiamo prospettive se non enormi nuvoloni grigi e grande povertà culturale.
Nella maggior parte dei casi i giovani lasciano gli studi e di conseguenza non avranno mai un lavoro adeguato.
Penso che in Italia, rispetto ad altri paesi, non si tenga conto delle nuove generazioni.
I giovani devono cercare di prendere la situazione in mano e fare capire ai politici che siamo noi il futuro di questa nazione.
Nessuno ci aiuta a capire quali sono i nostri obiettivi o a raggiungerli, solo noi possiamo fare del nostro meglio per realizzarci. Il problema è che quello che possiamo pianificare non è niente in confronto a quello che può succedere. Per quanto ci si possa impegnare per raggiungere un obiettivo non serve a niente, perché ci può succedere di tutto indipendentemente dalle nostre scelte. Quello che possiamo fare è tirare avanti e sperare in qualcosa di buono senza farci illusioni di poter decidere il nostro futuro.
anonimo - Liceo Ulivi
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