[...] La crisi ha sconvolto l'intera umanità, ma maggiormente coinvolti sono i ragazzi. Noi giovani usciamo dalle scuole pensando se valga davvero la pena vivere solo di presente. Non abbiamo prospettive se non enormi nuvoloni grigi e grande povertà culturale.
Nella maggior parte dei casi i giovani lasciano gli studi e di conseguenza non avranno mai un lavoro adeguato.
Penso che in Italia, rispetto ad altri paesi, non si tenga conto delle nuove generazioni.
I giovani devono cercare di prendere la situazione in mano e fare capire ai politici che siamo noi il futuro di questa nazione.
Caro diario,
oggi, mentre tornavo a casa pensavo, o meglio, fantasticavo sul mio futuro perfetto: marito adorabile, due figli, amici, lavoro e pallavolo.
Ma poi pensandoci meglio mi sono detta: perché dovrebbe essere tutto perfetto? Che gusto ci sarebbe? Sarebbe troppo monotona.
Nella vita c'è bisogno di avventura, un po' di spensieratezza e anche di gioco.
L'importante, o almeno, quello che per me è fondamentale è sorridere, sorridere e sorridere.
Non bisogna pensare troppo, porsi troppi problemi perché perdi un minuto e sessanta secondi di felicità.
Penso, anzi cambiamo parola...noi giovani siamo il futuro, dobbiamo salvare il nostro mondo. La paura magari è perché siamo in ansia sul timore di non riuscire a fare qualcosa. Noi dobbiamo essere sicuri di noi stessi, dobbiamo collaborare per avere un futuro migliore. Tu che ne pensi diario? Ah già, tu non puoi pensare. Ora devo andare, e sempre più fiduciosa sul mio futuro. Ciao ciao.
Michela Mancino - Scuola Media San Polo di Torrile - Anni 13
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