[...] La crisi ha sconvolto l'intera umanità, ma maggiormente coinvolti sono i ragazzi. Noi giovani usciamo dalle scuole pensando se valga davvero la pena vivere solo di presente. Non abbiamo prospettive se non enormi nuvoloni grigi e grande povertà culturale.
Nella maggior parte dei casi i giovani lasciano gli studi e di conseguenza non avranno mai un lavoro adeguato.
Penso che in Italia, rispetto ad altri paesi, non si tenga conto delle nuove generazioni.
I giovani devono cercare di prendere la situazione in mano e fare capire ai politici che siamo noi il futuro di questa nazione.
La mia paura nel futuro è di poter trovare qualcosa che va storto nella mia vita, la mia paura è di essere tradita, la mia paura è di perdere qualcuno a cui tengo molto, la paura di crollare (di perdere tutto quello che ho), la paura delle guerre. I miei brividi vengono tutti dalle mie paure. Per avere il futuro che mi merito vengo aiutata da amici, genitori (altri), parenti, a dire la verità.
Un po' mi aiutano anche i nemici, mi aiuta molto (anche se non molti ci pensano) la scuola, mi aiuta anche il progetto che stiamo facendo e mi aiuta a esprimermi e a crescere. Mi aiuta anche una osa molto importante: la vita (la mia vita). Anche che ho paura di perdere le amiche e vorrei anche raccontare una storia, ma non so come scrivere perché è troppo lunga, ma ho rischiato di perdere più di un'amica. Io ho anche cose che desidero per il mio futuro, tipo una famiglia, la mia amica gemella perfetta (un ragazzo perfetto per me), un lavoro. La vita è come un fiore che sboccia in un prato fiorito che rappresenta tutte le persone che mi stanno intorno.
Nicole Polisena - Scuola Media San Polo di Torrile
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