[...] La crisi ha sconvolto l'intera umanità, ma maggiormente coinvolti sono i ragazzi. Noi giovani usciamo dalle scuole pensando se valga davvero la pena vivere solo di presente. Non abbiamo prospettive se non enormi nuvoloni grigi e grande povertà culturale.
Nella maggior parte dei casi i giovani lasciano gli studi e di conseguenza non avranno mai un lavoro adeguato.
Penso che in Italia, rispetto ad altri paesi, non si tenga conto delle nuove generazioni.
I giovani devono cercare di prendere la situazione in mano e fare capire ai politici che siamo noi il futuro di questa nazione.
Il futuro lo costruiamo noi con le nostre scelte e le nostre azioni. Secondo me le uniche persone che ci possono aiutare sono persone che, inconsapevolmente, vengono a contatto con noi. Ad esempio, un datore di lavoro ci aiuta a trovare una sistemazione nella vita, anche se ovviamente siamo noi con le nostre capacità a trovare un posto.
Altre persone che ci aiutano sono nei primi anni i genitori che educandoci ci danno quello che riusciamo a meritarci in base alla nostra determinazione, alle nostre capacità, al nostro coraggio e anche il nostro atteggiamento nei confronti degli altri.
Paolo Maggiali - Istituto Mainetti Traversetolo
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