Il futuro è di tutti: quale e quanto impegno per salvare un pezzetto di mondo?
[...] Pensandomi quattro anni fa mi rendo conto di essere stato un altro; pensavo solo a me stesso, ero un bulletto, da quando ho intrapreso la strada del volontariato sono una persona diversa: guardo gli altri con un'altra prospettiva.
Ci sono persone con disagi motori e psicologici, disprezzati da una stupida e discriminante società che pensa solo ai propri interessi.
Molte volte mi sono messo nelle loro situazioni, per capire come affrontarli, come prenderli, come dialogare con loro. Mi hanno insegnato la semplicità di un gesto, di un'azione che può rendere felice la vita. [...]
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Istituto Paciolo Fidenza
L'impegno di tutti
Secondo me il futuro bisogna raggiungerlo attraverso una prima analisi di se stessi. Capire cosa abbiamo voluto realizzare fino ad adesso e cosa saremo disposti a realizzare/creare crescendo, capendo le nostre nuove esigenze. Si passerà allora al macro, all'insieme delle persone, alla società. Riuscire a capire di cosa ha bisogno e come si è disposti a 'formarla'. Il futuro, come dicono tutti e come penso anche io, dipende da noi. Le nostre scelte, prese insieme, rielaborate ci porteranno ad impegnarci per un futuro migliore, senza difficoltà. Un futuro che implica l'impegno di tutti per avere un viaggio 'comodo' e 'rilassante'.
Lia - Istituto Paciolo Fidenza
Commenti:
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