Personalmente io vedo il futuro come una strada di notte: sai dove vuoi andare ma non sei mai completamente certo di cosa ti aspetta alla curva dopo, vai avanti con una sorta di incertezza rassicurante, perché ormai sei già in viaggio e non puoi far altro che andare avanti, aiutato di tanto in tanto da qualcuno e a volte brancolante andando completamente alla cieca e preso dalla paura di aver sbagliato direzione.
Quello che spesso non si apprezza abbastanza di questo viaggio è il viaggio in sé, con i suoi profumi, colori, sogni e imprevisti perché tutti cercano disperatamente un senso, una meta o una ricompensa. [...]
Il mio futuro è una meta da raggiungere piena di ostacoli. Il futuro è la cosa per farti pensare a cosa ti piacerebbe fare da grande. Dicono che il futuro è in mano a noi giovani ed infatti è vero, non si saprà andando avanti come andrà a finire se il nostro mondo si trasformerà in positivo o in negativo. Ognuno di noi andrà a fare delle esperienze. A me piacerebbe girare tutto il mondo per conoscere le caratteristiche di ogni popolo, ogni difetto di famiglia e persona. Mi piacerebbe diventare una maestra di asilo, ma anche una maestra di sci, perché lo pratico fin da piccola, per poi insegnare ai bambini.
Il viaggio è la meta per poi stare in compagnia con gli amici e divertirsi con loro perché andando avanti non si potrà fare tanto, ma anche stare soprattutto con la famiglia. Ma si saprà di già come andrà a finire il mondo, cioè in modo negativo con tutta la povertà che c'è, con tutti i ragazzi che hanno voglia di studiare e smettono, con i negozi che stanno incominciando a chiudere, perché non riescono a pagare l'affitto, davvero bisognerebbe andare su un altro pianeta.
La cosa che mi preoccupa è che i nostri figli con questo mondo non riusciranno a realizzare i loro sogni, ma anche noi faremo fatica. Il futuro è una parola che ci dovresti pensare ogni giorno per capirti davvero in che modo siamo e incominciare a migliorarlo.
Melissa Simonini - Istituto Giordani - Anni 15
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