Personalmente io vedo il futuro come una strada di notte: sai dove vuoi andare ma non sei mai completamente certo di cosa ti aspetta alla curva dopo, vai avanti con una sorta di incertezza rassicurante, perché ormai sei già in viaggio e non puoi far altro che andare avanti, aiutato di tanto in tanto da qualcuno e a volte brancolante andando completamente alla cieca e preso dalla paura di aver sbagliato direzione.
Quello che spesso non si apprezza abbastanza di questo viaggio è il viaggio in sé, con i suoi profumi, colori, sogni e imprevisti perché tutti cercano disperatamente un senso, una meta o una ricompensa. [...]
Il futuro è importante perché ci passeremo, ci vivremo; ma ora è presente, e pensare al futuro serve solo a farsi previsioni che forse non arriveranno, che non si realizzeranno e porterebbero solo delusioni.
Per questo, io penso, principalmente al presente.
Anonimo - Istituto Melloni
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