Personalmente io vedo il futuro come una strada di notte: sai dove vuoi andare ma non sei mai completamente certo di cosa ti aspetta alla curva dopo, vai avanti con una sorta di incertezza rassicurante, perché ormai sei già in viaggio e non puoi far altro che andare avanti, aiutato di tanto in tanto da qualcuno e a volte brancolante andando completamente alla cieca e preso dalla paura di aver sbagliato direzione.
Quello che spesso non si apprezza abbastanza di questo viaggio è il viaggio in sé, con i suoi profumi, colori, sogni e imprevisti perché tutti cercano disperatamente un senso, una meta o una ricompensa. [...]
Cara Francesca,
il nostro futuro può spaventarci... il futuro viene paragonato alla parola mistero, infatti non sappiamo come andrà avanti. Entrambe vogliamo fare lo stesso lavoro: le maestre presso la scuola materna. Il nostro cammino è lungo perché dopo la scuola superiore ci sono 5 anni di Università, i quali non sono una passeggiata. Infine, c'è un altro problema, quello di trovare lavoro che in questi tempi non è facile. Appunto per questo motivo il futuro è la meta da raggiungere. Il cammino sarà in salita, ma con gli amici non sarà una salita difficile, basta solo impegnarsi. 'Il futuro è un viaggio da intraprendere', questo è una parte del titolo, ma secondo me il viaggio lo abbiamo iniziato fin da piccoli, quando siamo nate, un viaggio verso il mondo degli adulti, verso il futuro.
Anna - Liceo Canossa - Anni 14
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