L'importanza di essere ascoltati. Quando e soprattutto da chi?

C'era una volta, tanto tempo fa in un paese molto lontano un re che viveva in un castello bellissimo.
Il re però si sentiva molto solo perché nessuno lo ascoltava davvero ma si limitavano tutti ad annuire e dargli ragione perché avevano paura.
Così un giorno finse di essere un plebeo e si recò al porto della città.
Li trovò un orso con una barchetta che lo invitò a fare un giro per i mari di mezza giornata.
I due parlarono tanto lungo il viaggio ma si trovarono sempre in disaccordo così quando il re tornò a casa capì che era bello avere sempre ragione e non usci più dal suo palazzo.

Paola Petrosini
Istituto Giordani

I giovani d'oggi: vogliamo essere più ascoltati


"Non chiudetevi nel mondo dei social network. Naomi dice ""noi adolescenti vorremmo essere più ascoltati, perché è importante parlare con qualcuno, sfogarsi e liberarsi dai propri pensieri"". Molte volte gli adulti non ascoltano i giovani. Succede spesso che un genitore o un professore non capiscano gli adolescenti. Un ragazzo di quattordici anni vorrebbe essere lasciato da solo, ma una domanda in più o solo un consiglio fa sempre piacere. Spesso un genitore è sempre impegnato con il lavoro piuttosto che ascoltare il figlio. Gli amici preferiscono parlare per messaggio o sui social network (facebook) invece che scambiarsi due parole. Ecco perché alcune persone non si sentono ascoltate e altre preferiscono restare in quel mondo. E' una generazione troppo tecnologica. E' così bello passare una giornata con un'amica/o a prendere qualcosa da bere o solo passare un pomeriggio insieme, ma si sta tutto perdendo al giorno d'oggi."

Paola Petrosini - Istituto Giordani

Lascia un commento!

Nick
E-mail
(non verrà visualizzata)
Testo
CAPTCHA ImageReload Image