Le persone popolari o quello che lo vogliono essere spesso danno di se un'immagine di una persona forte, sicura di se; quando in realtà sentono il bisogno di essere appagate dalle attenzioni delle altre persone perché provano un senso di insicurezza e vogliono coprirlo apparendo come persone determinate e appunto popolari.
Quello che si mostra agli altri spesso non è ciò che si prova realmente e ciò che gli altri vedono in noi spesso non corrisponde a ciò che noi vediamo in noi stessi.
A ciò che noi vediamo in noi stessi.
Spesso io mostro agli altri ciò che credo gli altri vogliano vedere in me così facendo “copro” come sono veramente e questo comporta uno stato di infelicità in me, in quanto so che le persone con cui sto non mi conoscono veramente.
Anonimo
Per essere "popolare" ciò che conta è nella maggior parte l'apparenza.
Ciò che si vede in questo tipo di persone è sempre la "simpatia", la "solarità", "la schiettezza", il "menefreghismo" e tutte le cose collegate a questi tratti caratteriali.
Le parole sono messe tra virgolette perché, molto spesso, sono tratti che non caratterizzano veramente la persona "popolare" e sono solamente cose che vogliono mostrare per attirare le persone.
Le persone le si possono attirare solo con socievolezza (finta o vera) o respingendole, ma per molte persone la repulsione da parte della gente "popolare" porta solo ad un ulteriore desiderio di avvicinarsi e coltivare un rapporto.
Io personalmente non lo capisco e non li sopporto questi "popolari". C'è anche chi è popolare essendo se stesso, ma è così raro che me li fa disprezzare a prescindere
anonima - Istituto Paciolo D'annunzio
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