Le persone popolari o quello che lo vogliono essere spesso danno di se un'immagine di una persona forte, sicura di se; quando in realtà sentono il bisogno di essere appagate dalle attenzioni delle altre persone perché provano un senso di insicurezza e vogliono coprirlo apparendo come persone determinate e appunto popolari.
Quello che si mostra agli altri spesso non è ciò che si prova realmente e ciò che gli altri vedono in noi spesso non corrisponde a ciò che noi vediamo in noi stessi.
A ciò che noi vediamo in noi stessi.
Spesso io mostro agli altri ciò che credo gli altri vogliano vedere in me così facendo “copro” come sono veramente e questo comporta uno stato di infelicità in me, in quanto so che le persone con cui sto non mi conoscono veramente.
Anonimo
Non esiste una chiave precisa e definita nell'identificare ciò che ci rende popolari, in quanto ciò che ognuno cerca è la popolarità all'interno di sé stesso.
La continua ricerca di un'affermazione e di un consenso sta alla base dei bisogni umani, ma è importante chiarire che tipo di popolarità ci venga naturale e in che misura noi pretendiamo tutto questo da noi stessi.
L'accettazione di ciò che siamo si contrappone con la nostra capacità espressiva ed emozionale; vogliamo sempre provare sentimenti veri, ma ci preoccupiamo sempre che lo siano per chi ci ascolta o chi ci sente...non ci preoccupiamo mai che siano veri per noi.
La porta che conduce alla verità e alla trasparenza della nostra persona è sottoposta e controllata da una società che ci dice di liberare le nostre passioni e il nostro cuore, ma che al tempo stesso ci obbliga ad un'espressione già veicolata e guidata da ciò che è già stato, senza supportare ciò che è nuovo e forse più intenso e interessante.
Gabriele Avanzi - Istituto Melloni
Lascia un commento!