INDICE
SAGGI
-
1.1
La vera difficoltà
[di Elena]
1.2
Tante volte
[anonimo]
1.3
Obbedire
[di Guido
Alexandro]
1.4
Stranieri per loro
[di Evita
Conversi]
1.5
Essere figli, ma li siamo veramente?
[di Mario Pilati]
1.6
Un mancato rapporto
[anonimo]
1.7
Non ho grosse difficoltà
[anonimo]
1.8
Me ne frego
[anonimo]
1.9
Essere
giovani e figli o non esserlo?
[anonimo]
1.10
Non
è facile essere figli, ma nemmeno genitori
[anonimo]
1.11
Soddisfare
le richieste dei genitori[anonimo]
1.12
Dover
obbedire
[anonimo]
1.13
Essere
controllati
[anonimo]
1.14
Un bel rapporto
[anonimo]
1.15
Una fase che passiamo tutti
[anonimo]
1.16
Le mentalità si scontrano
[anonimo]
1.17
Un rapporto aperto
[anonimo]
1.18
I tuoi genitori non se ne accorgono
[anonimo]
1.19
Aspettative
[anonimo]
1.20
Anche essere genitori non è facile
[anonimo]
-
successivi>>
1.1
La vera difficoltà
La
vera difficoltà nell'essere figli non esiste, siamo noi che
ce la creiamo.
Un'unica fatica consiste nell'incapacità di colloquiare con
gli adulti, o per colpa dei genitori, talvolta sordi agli urli d'aiuto
emessi dai loro figli, o per colpa di quest'ultimi spesso ostili
e inaccessibili a ogni cosa.
Quante volte ognuno di noi ha provato ad instaurare un dialogo con
loro e quante volte questo dialogo si è trasformato in un
diverbio con urla per motivi di incongruenze ideologiche? Per tale
motivo li sentiamo lontani dai nostri pensieri e perciò da
noi.
Quante volte ognuno di noi avrebbe voluto parlargli di se stesso,
domandargli i perché della vita; e quante volte ciascuno
di noi non l'ha fatto pensando che non possano essere nostri amici?
Forse è vero, non sono nostri amici, sono qualcosa di più,
anche se qualche volta li detestiamo, loro, i nostri "vecchi"
sono gli unici capaci di regalarci un amore completamente disinteressato.
Elena - Melloni - 17 anni
1.2
Tante volte
Tante volte
vorrei poter essere nella mente degli adulti, ma soprattutto dei
miei genitori per poter capire cosa pensano, quali sono secondo
i loro punti di vista i migliori comportamenti da acquisire verso
i figli nelle diverse situazioni, a cosa pensano quando sono in
pensiero per il/la figlio/a che ritarda dalla discoteca o esce con
un/una ragazzo/a, di che cosa hanno paura di parlare e di che cosa
fanno finta di niente cercando di nascondere il pericolo o la verità
nascosta.
Molte volte, almeno questo capita a me, mi sembra di essere riuscita
a comprenderli nelle loro decisioni o anche nei loro semplici comportamenti
di tutti i giorni ma forse solo in parte perché ancora dopo
tanto tempo nascondono sempre un aspetto sconosciuto. Sono come
isole lontane o vicine, deserte o ricche di gente, con un sole luminoso
o dopo una forte tempesta, cioè non si sa mai come bisogna
comportarsi o come è meglio "prenderli" perché
possono cambiare da un minuto all'altro anche solo vedendo un comportamento,
un gesto, un verso o sentendo una telefonata o una parola non di
loro gusto.
E questo però fa paura e credo che spaventi molti/e ragazzi/e
di oggi che magari cercano di trovare un contatto,un punto fermo
e tanta stima nei loro confronti.
Credo però che, purtroppo, anche per loro, non sia molto
facile e abituale riuscire a crescere i propri figli senza alcuna
difficoltà. Tante volte mi sono sentita ripetere che il lavoro
dei genitori non è un lavoro facile e più ci penso
più è vero e me ne accorgo sempre di più dalla
vita di tutti i giorni vivendo a contatto con loro.
So che cercano "il meglio" per i loro figli, vogliono
dargli tutto quello che magari loro non sono mai riusciti ad avere
nella loro vita e a volte però lo fanno attraverso comportamenti
e azioni non del tutto giuste, ma che sicuramente significano attenzione
e voler bene a quello che per loro rappresenta il loro futuro.
Ebbene si, bisogna rendersi conto che noi siamo i loro sogni, i
loro progetti mai potuti realizzare, la loro vita che continua e
che speriamo continuerà anche per molto tempo.
Come è difficile essere genitori è altrettanto difficile
essere figli ma questo credo sia il bello del gioco, anche se a
volte un po' pericoloso e rischioso, ma che comunque dona tante
ma tante soddisfazioni e amore.
Anonimo - Melloni
1.3
Obbedire
L'unica difficoltà
che ho riscontrato nel rapporto con i genitori è data dall'obbedire
o quasi sempre i genitori cercando di impartire ordini o perché
non si fidano o per il bene del proprio figlio.
Questo non accade a me, infatti tra me, mio padre, e mia madre c'è
un rapporto di completa fiducia e questo in un rapporto famigliare
è molto importante.
Un'altra difficoltà che posso trovare è quella economica,
infatti mi rode molto non essere dipendente dal punto di vista economico,
mi tocca sempre chiedere soldi se devo uscire o voglio "viaggiare"
per questo ho deciso di avere un lavoretto e nello stesso tempo
studiare.
Vi ringrazio per lo spazio datoci.
Guido Alexandro - Melloni - 4 - 17 anni
1.4
Stranieri per loro
Nel 2003, credo
che la difficoltà più frequente nei giovani, sia il
fatto di non essere ascoltati e capiti dagli adulti; questo perché
non siamo al centro della loro attenzione, bensì è
quasi come se noi fossimo degli stranieri per loro. Sono sempre
più presi dal loro lavoro e dai loro problemi che mai hanno
il tempo per ascoltare le nostre difficoltà, anzi a volte
sembra quasi che non gli importi niente di noi. Perciò i
ragazzi preferiscono anche non cercare più il dialogo con
il genitore.
Credo che i ragazzi preferiscano confidarsi con i loro coetanei
perché appartengono al loro stesso mondo fatta di incomprensioni
e di difficoltà. Quando non c'è dialogo, non esiste
neppure il rapporto con gli adulti, ma quest'ultimo diventa invece,
un rapporto basato su scontri, quando non siamo capiti e di incomprensioni.
Evita Conversi - Melloni - 4 B Erica - 17 anni
1.5
Essere figli, ma li siamo veramente?
Ferma!
Ferma! Ferma.
Andiamo piano.
"Essere figli che fatica?" Ma chi è che l'ha detto?
Questo è un argomento, che solo un genitore può trattare.
Essere figli, ma li siamo veramente? In casa comando io con le mie
necessità o i miei genitori con manie di protezione e valorizzazione
di alcuni principi antichi?!
Che fatica? Ma scusa. Ma è "così faticoso"
tornare a casa alla sera ad un orario prestabilito in comune con
i tuoi?
E' così difficile fare il proprio dovere a scuola ovvero
passare qualche ora a casa a studiare e a scuola attenti? E' possibile?
Perché alla fine, tranne per alcuni casi, è questo
che un genitore vuole. Si certo, c'è anche il fattore della
compagnia dei tuoi amici, del/la tuo/a ragazzo/a, sicuramente!
Ma pensa cosa fanno loro per te, figlio, tu che stai leggendo, tu
che molte volte gli tieni nascosti i tuoi pensieri, le tue paure,
i tuoi dubbi, i tuoi problemi, preferisci parlarne con i tuoi amici?
Con la tua compagnia? Va bene te lo concedo! Però ricordati
lettore, che i tuoi genitori molto difficilmente ti danno cattivi
consigli, mentre un amico, anche il migliore, può avere interessi
nel parlarti e consigliarti, Per la cronaca
Io non vado molto d'accordo con i miei, ma è per colpa mia
o per colpa loro?Già, colpa, che problema, nelle discussioni
familiari si usa molto ma
chi ha dei problemi seri sa cosa
voglio dire quando la colpa è una parola pretesto per scaricare
un po' di tensione accumulata. Sai cosa ti dico
che fatica
scrivere! Soprattutto su questo argomento.
Ciao
Mario Pilati - Maria Luigia - III
1.6
Un mancato rapporto
La difficoltà
di essere figli sta proprio nel rapporto o meglio nel mancato rapporto
con i genitori e gli adulti in genere.
Infatti spesso nonostante la buona volontà di entrambi la
comunicazione tra genitori e figli è praticamente nulla.
Secondo me la colpa non è di nessuno in particolare semplicemente
la differenza di mentalità e di scopi non permettono un rapporto
di confidenza come molti genitori pretendono di avere dai figli.
Infatti mentre noi ragazzi cerchiamo nella figura del genitore una
persona che ci dia fiducia e ci lasci crescere con calma anche commettendo
i nostri errori loro, anche se per proteggerci non fanno altro che
limitarci imponendoci dei limiti che obbiettivamente alla nostra
età non hanno più molto senso.
Anonimo - ITIS - 4 A Mecc. PG - 17 anni
1.7
Non ho grosse difficoltà
Poco
tempo fa mi è stato posto un quesito: qual è la difficoltà
nell'essere giovani figli e qual è il rapporto con gli adulti.
Sinceramente non mi sono mai posto domande del genere, anche perché,
non so gli altri, non ho grosse difficoltà con gli adulti,
tantomeno con i miei genitori.
Con questo non voglio dire che non ho mai litigato con mamma e papà,
come tutti i genitori anche loro mi chiedono con chi esco, a che
ora torno, dove vado, e come tutti i miei compagni penso che siano
domande un po' "fastidiose", nel senso che ci fanno sentire,
alla nostra età, non ancora "liberi".
Le uniche difficoltà per ora sono i voti, e di conseguenza
l'essere sincero nel campo scolastico.
Penso, anzi n sono certo, che ci saranno altri problemi, con il
passare degli anni, più o meno gravi, ma in fondo c'è
da capirli, sono i nostri genitori, sono loro che ci hanno dato
la vita e sono più che logiche le loro continue preoccupazioni
per i loro figli.
Anonimo - ITIS
1.8
Me ne frego
Me ne frego.
La fatica più grande nel rapporto con i miei genitori consiste
nel far capire loro che in certi momenti è meglio tenere
la bocca chiusa e pensare ai propri affari, mi riferisco al fatto
che molte volte, quando sono nervoso o semplicemente stanco, cominciano
a rompere tempestandomi di domande o a farmi prediche sul disordine
che c'è nella mia stanza: se voglio vivere nel caos totale,
avrò pure il diritto di farlo, o no!?!
Un'altra cosa che non sopporto dei miei genitori e degli adulti
in generale, è il loro penare che "se vai con quelli
che si fumano le canne, sei un drogato anche tu".
Questo mi da particolarmente fastidio, poiché sembra quasi
che i giovani non abbiano un cervello proprio, ma ragionino con
quello dei coetanei, mentre ognuno fa quello che vuole: se voglio
fumarmi una canna me la fumo, sennò niente, me ne frego totalmente
di quello che fanno i miei amici, se loro si fanno in vena, non
vuol dire che sia costretto a farlo anch'io!
P.s. Ho scritto questo testo, mettendo su carta tutto ciò
che mi è venuto alla mente, senza badare particolarmente
all'ortografia.
Anonimo - ITIS - 4 B Mecc - 17 anni
1.9
Essere giovani
e figli o non esserlo?
Essere giovani
e figli o non esserlo?? Questo è il dilemma! Tutto ha aspetti
positivi e negativi, io cerco sempre di vedere quelli buoni
con
i miei genitori ho un rapporto stupendo, c'è sempre un grande
dialogo, se ho bisogno di qualcosa posso sempre contare su di loro.
Certo ci sono anche i contrasti, dovuti principalmente alla differenza
di età, a come vedono le cose e le rapportano con quelle
del loro tempo. Quel che magari per me non è cosa grave o
naturale per i miei può essere una cosa da evitare. Hanno
inoltre una grande fiducia in me che deriva dal fatto che sono riusciti
ad inculcarmi un buon insegnamento e sanno che sono un ragazzo con
la testa sulle spalle e che ho un'età in cui posso decidere
da solo cosa è bene o male per me e per gli altri.
Ormai non mi fanno più i soliti discorsi sulla droga, anche
perché li ho recepiti in pieno e non vedo il motivo o il
bisogno di farne uso.
Come ho detto prima con i miei ho uno splendido rapporto, non sempre
però tutti hanno questa fortuna
Nella mia infanzia sono stati inoltre molto importanti i nonni perché
fino a circa 6 anni ho vissuto con loro e mi hanno tenuto a bada
siccome i miei lavoravano entrambi.
In conclusione, non ho avuto e spero non avrò mai grandi
contrasti con gli adulti, essere giovani secondo me è una
vera e propria pacchia!
Anonimo - ITIS - 4 B Mecc - 17 anni
1.10
Non
è facile essere figli, ma nemmeno genitori
Non è
facile essere figli, ma nemmeno genitori. Questa è la condizione
del dibattito, quello vero. Ognuno deve rispettare i propri diritti
e i propri doveri, ma cosa succede se uno delle due parti fa prevalere
i propri diritti? Succede che si entra in una specie di regime dittatoriale,
dove il potere è in mano ai genitori, i quali, lo esercitano
a loro piacimento, scavalcando i diritti dei figli.
E' proprio così che a volte i genitori esercitano i propri
doveri e allora, all'impotente figlio, non spetta che subire. Questo
prima o poi finirà, quando non interverrà qualcosa,
o qualcuno a far capire a qualche genitore, che sono stati giovani
anche loro. Questo è quello che dovrebbero capire la maggior
parte dei genitori, che sono stati giovani anche loro!! Credo che
sia arrivata l'ora di dare un po' di fiducia ai giovani soprattutto
se sono diciassettenni. Dove finiremo?! Oppure, dove siamo finiti?!
Anonimo - ITIS - 4 B Mecc - 17 anni
1.11
Soddisfare
le richieste dei genitori
Si forse è
vero essere figli non è poi così tanto semplice soprattutto
se uno non ama in modo particolare la scuola, questo per quanto
riguarda il mio caso.
Inoltre soddisfare le richieste dei genitori non dico che sia impossibile,
ma quasi, al giorno d'oggi i genitori vorrebbero figli intelligenti,
precisi, scrupolosi già da subito.
Ma questo purtroppo non è possibile perché ogni persona
ha i suoi difetti, e spesso da questa incomprensione nascono litigi,
discussioni ma anche piccoli ricatti per esempio il non farti uscire
il sabato sera, o farti rientrare ad un orario incomprensibile.
Io penso che i genitori si dovrebbero accontentare di più,
anche se loro spesso dicono che quando erano giovani loro le cose
che facciamo noi non ce lo immaginavamo neanche.
Anonimo - ITIS - 4 B Mecc - 18 anni
1.12
Dover
obbedire
Per me la difficoltà
più grande dell'essere figli è di dover obbedire ai
genitori senza potersi lamentare più di quel tanto per non
rimetterci quel poco di libertà che si ha, il dover fare
quel che dicono i genitori senza discutere ecc.
Il brutto di essere figli è il dover dire ai genitori sempre
dove si è. A me, ad esempio, piace prendere su il motorino
e partire senza una meta precisa e di improvvisare volta per volta
senza che ci sia qualcuno che si preoccupa se non mi vede arrivare
a casa.
I figli però hanno anche una grande responsabilità:
cercare di non dare preoccupazioni ai propri genitori e non farli
soffrire anche se queste cose a volte si scontrano con i nostri
desideri. Ad esempio a me piacerebbe comprarmi una macchina, ma
i genitori hanno sempre delle "storie": una è troppo
potente, un'altra va troppo forte ed un'altra è troppo vecchia.
Io penso che i genitori debbano lasciare più spazio ai loro
figli perché, a mio dire, "si sente meglio chi, facendo
una cosa che gli piace, si rompe una gamba di chi non la fa per
paura di rompersela e, in fondo, non si gode la vita come, invece,
fa il primo".
Ad esempio, se potessi, preparerei una moto da corsa per il semplice
piacere di prepararla, preparerei un'auto da rally per usarla nelle
carraie e divertendomi passerei così il mio tempo, andando
con la mia "fortuna" auto con pista ai 250 all'ora perché
solo così mi diverto e riesco a distendermi i nervi;a me
piacerebbe costruire un trattore da "tractor pulling"
per poter competere con altri nelle gare italiane ed europee (in
tutte le categorie) e sentirmi così realizzato, finalmente.
Nonostante quello che ho detto penso, comunque, che essere genitori
sia il mestiere più difficile di questo mondo, perché
tenere "testa" a noi giovani, lo so bene, è assai
difficile, perché, lo ammetto, spesso pretendiamo troppo
dai nostri genitori.
Anonimo - ITIS
1.13
Essere
controllati
Essere figli
comporta l'essere controllati in tutte le azioni, un po' è
giusto, ma non troppo, ci devono lasciare un po' di libertà
A volte non sono d'accordo con le nostre scelte ed una volta affrontate
ce le rinfacciano sempre, come se avessimo compiuto un passo grande
e irrimediabile nella nostra vita.
Poi non ci dovrebbero stressare troppo per la scuola, in quanto
uno fa quello che può e non dovrebbero pretendere sempre
di più.
Anonimo - Ulivi
1.14
Un bel rapporto
Io personalmente
non ho problemi con i miei genitori, ci parlo tranquillamente, ho
un bel rapporto anche se spesso mi rimproverano per la scuola visto
che non vado bene e non mi piace studiare.
Posso dire che con la mia famiglia ci sto bene, mi lasciano molta
libertà su tutto, perché si fidano di me e questo
mi fa molto piacere, mi lasciano questa libertà perché
mi considerano un bravo ragazzo. Con i miei genitori c'è
molto dialogo però mi da fastidio quando fanno troppe domande
su amici che non conoscono se mi vedo con delle mie amiche, vogliono
sapere se frequento persone con la testa sulle spalle, visto che
per loro sono la cosa più importante della loro vita non
vogliono che mi succeda qualcosa di brutto. Mi fa molto piacere
che si preoccupino per me, ma sto crescendo e maturando e magari
no dovrebbero essere così protettivi, e forse questo l'hanno
capito anche se qualche domanda su cosa faccio al sabato me la pongono.
Io sono contento della mia famiglia perché in molte situazioni
mi fanno partecipe di discussioni e decisioni e comunque ascoltano
le mie idee e proposte e magari ascoltandole e questo fa piacere.
Sono contento della mia vita anche se sotto qualche aspetto banale
potrebbe andare meglio.
Anonimo - ITIS
1.15
Una fase che passiamo tutti
Credo che il
difficile rapporto che si ha con i genitori sia una fase che passiamo
tutti nella vita, per gli adulti, è un problema ormai sorpassato,
noi giovani lo stiamo vivendo, che con più tristezza e angoscia,
chi con più serenità.
A volte, ci sembra che il mondo ci cada addosso e sono pochi gli
adulti che riescono a capire le nostre cose più intime, credono
che a noi niente sia permesso, tendono a nasconderci molte cose
e non so per quali paure ci stanno addosso in una maniera soffocante.
Un tempo l'educazione in famiglia era diversa, c'era più
serietà e tutto veniva affrontato con più riservatezza,
eppure certe cose accadevano ugualmente oggi, nel 2002/03 le cose
che accadono, un tempo viste male, avvengono tutti i giorni, ma
non capisco come con la mentalità tanto aperta di oggi si
continua a sbagliare continuamente.
E allora mi chiedo, siamo noi figli sempre in errore o ci sono dei
motivi o dei comportamenti in famiglia che ci giustificano a fare
certi errori? I genitori devono o non devono essere un esempio?
Secondo me, non esistono delle vere difficoltà, ad essere
figli, tutto sta all'atmosfera famigliare, per esempio per me non
è una difficoltà, perché accetto le loro idee
e ho la fortuna di avere dei genitori che mi sanno ascoltare e dedicano
sempre tanto tempo a me, quasi si divertono a sentire esporre le
mie "matane quotidiane" e non mi nascondono il loro passato
da adolescenti.
So che per molti invece non è così, quella serenità
e protezione che dovrebbe dare la famiglia, viene vista come un
inferno, in cui i genitori non fanno altro che litigare, e i figli
tendono a sfogare i loro problemi contro il mondo che li circonda,
e diventa tutto più problematico per affrontare la vita in
maniera serena.
Quello che chiedo agli adulti è di saperci ascoltare e non
trascurare i nostri problemi, rispetto a quelli che possono essere
i loro problemi, visto che ci hanno messo al mondo abbiamo il diritto
anche noi ad una vita felice no!?!
In quanto a me, spero di diventare in futuro una mamma speciale,
perché c'è tanto bisogno!
Anonimo - Ulivi
1.16
Le mentalità si scontrano
Ogni giorno
diventa sempre più difficile avere dei buoni rapporti con
i genitori, le mentalità si scontrano i caratteri si incrociano,
i tempi cambiano, oggi i figli diventano sempre più egoisti
perchè credono di poter dominare il mondo mentre i genitori
diventano sempre più menefreghisti perché rinunciano
a lottare. Ognuno di noi si immagina di essere un buon figlio ma
c'è sempre qualcosa che purtroppo non è corretto,
i genitori ti assillano, non ti capiscono ti scaricano mille colpe
addosso e così si diventa ciò che non si vuole, per
un motivo o per un altro c'è sempre qualcosa che non và.
Ci sono tantissimi ragazzi che non hanno nessun tipo di dialogo,
vivono lo stesso tetto ma sono comunque lontani, il figlio perché
troppo preso dagli amori, dai computer, dagli amici e dai sogni,
e genitori perché troppo presi dal lavoro o da mille cose
da fare. Questo è l'unico motivo per il quale ci sono sempre
più difficoltà tra figli e genitori perché
la loro disponibilità, il dialogo o ogni minimo gesto di
affetto viene a mancare.
Anonimo - Ulivi
1.17
Un rapporto aperto
Alcuni ragazzi
non si confidano e non parlano con i genitori magari il ragazzo
non ha confidenza con i genitori oppure i genitori non si interessano
del figlio.
Io ho un rapporto abbastanza aperto con i miei genitori anche se
qualche volta loro pretendono di sapere un po' di più di
quello che faccio.
A volte si litiga per cose abbastanza stupide anche se subito si
chiarisce discutendo comunque avendo sempre torto per i miei genitori.
Anonimo - Ulivi
1.18
I tuoi genitori non se ne accorgono
Io sono una ragazza di 16 anni e come penso ogni ragazzo della mia
età sente dentro di se che sta maturando, che non è
più un bambino, ma il bello è che tu e i tuoi coetanei
ve ne accorgerete ma i tuoi genitori non se ne accorgono anzi ti
giudicano ancora un bambino irresponsabile sul quale non riporre
mai la propria fiducia questa è proprio la descrizione dei
miei genitori infatti sono loro a decidere quando sei troppo grande
e quando sei troppo piccolo ad esempio dicono che sono ancora troppo
piccola per andare in discoteca con i miei amici oppure dicono che
sono ormai grande e che dovrei anche aiutare a fare delle cose in
casa ma si vogliono decidere o sono troppo grande o sono troppo
piccola!!
Poi un'altra cosa che mi da molto fastidio è che tendono
sempre a confrontarmi con le altre persone della mia età
ma non in modo positivo ma bensi in modo negativo soprattutto mia
mamma.
Poi se magari su un pomeriggio su 10 faccio tardi di 10 minuti è
come se avessi fatto tardi tutti i 10 pomeriggi poi non capisco
che male c'è nell'uscire tutti i pomeriggi naturalmente io
sono la prima a dire che se ho dei compiti oppure qualcosa di più
importante da fare sono la prima a rinunciare ad uscire un pomeriggio
non c'è bisogno che me lo vengano a dire. Poi un'altra cosa
che non sopporto è quando gli dici di darti ad esempio 20
Euro loro te ne danno 15 oppure gli dici di dartene 10 loro te ne
danno 8, non riesco proprio a capire il perché tendono sempre
a diminuire poi se gli chiedi ad esempio dei soldi lunedì
poi glieli chiedi sabato loro iniziano subito a fare le storie dicendo
che glieli avevo appena chiesti eppure mi dico anche loro sono stati
giovani e potrebbero anche cercare di venirmi incontro dato che
non lo fanno mai. Poi molto stranamente mi paragonano sempre alle
mie sorelle ma che cosa hanno loro in più di me non siamo
forse tutti esseri umani non abbiamo all'incirca tutti gli stessi
bisogni e allora mi domando perché tendono sempre a "diminuire"
quello che in realtà non è neanche troppo ma è
il minimo che serve ad una ragazza della mia età!
In conclusione come si è potuto capire io non ho un gran
rapporto con i miei genitori specificatamente con mio padre anche
perché quelle poche volte che parlo è per chiedergli
qualcosa (soldi, una firma
) e lui per farmi fare qualcosa
tipo una commissione. Invece con mia mamma parlo un po' di più
anche se posso garantire che nessuno dei 2 è a conoscenza
della mia vita privata.
Anonimo - Ulivi
1.19
Aspettative
Ai giorni nostri essere figli richiede una grande fatica! Molti
genitori si aspettano dai propri figli più di quanto questi
possano dare.
Noi ragazzi veniamo molte volte condizionati anche se non in modo
diretto dai nostri genitori. Cerchiamo sempre di fare delle scelte
che non deludano le loro aspettative anche se è molto difficile,
visto che molte volte qualunque scelta noi facciamo non va mai bene.
In molte situazioni li capisco anche perché loro vogliono
solo il nostro bene anche se non tutti i giovani lo capiscono.
Molti ragazzi che sono in conflitto con i propri genitori, anche
per inutili gelosie, per esempio perché danno più
attenzioni alla sorellina o fratellino più piccolo, fanno
il contrario di ciò che magari sanno che i loro genitori
si aspettano da loro, solo per far loro dei dispetti.
Altri ragazzi cercano invece di andarle incontro, cercando di fare
il più possibile per renderli fieri di essi. Anche il solo
fatto di andare bene a scuola, o essere gentili, farsi vedere maturi
rende molti genitori fieri dei loro figli. Molti ragazzi non riescono
ad avere un buon rapporto con i propri genitori, sopratutto perché
questi cercano di ostacolare i propri figli in ogni loro scelta,
magari solo perché da giovani non hanno potuto fare liberamente
le loro scelte ed ora le rimpiangono sopra i loro figli, portandoli
così a non avere un buon rapporto. Sarebbe bello che tutti
i giovani figli avessero un buon rapporto con gli adulti, cioè
con i loro genitori, potendo così sfogarsi e confidarsi con
loro, parlare liberamente senza aver paura della loro reazione.
Alla fine secondo me la difficoltà più grande dei
figli è cercare di non deludere le aspettative dei nostri
genitori.
Anonimo
del Liceo Galilei di Macomer
1.20
Anche essere genitori non è facile
Essere figli, che fatica! Ma anche essere genitori non deve essere
facile come bere un bicchiere d'acqua. Parlo per esperienza personale,
naturalmente, ma non cedo che il rapporto con i miei genitori si
distanzi tanto da quello dei miei coetanei con i loro "vecchi".
I miei sono persone molto comprensive, intelligenti e, soprattutto
molto aperte alle problematiche di noi ragazzi. Problematiche che
fondamentalmente riguardano la scuola e l'amore.
Per quanto riguarda la scuola i miei genitori sono molto intransigenti,
ci tengono tantissimo al mio rendimento scolastico molto più
di quanto ci tenga io! E così ogni volta che prendo un brutto
voto succede un piccolo dramma a casa mia!
Spesso sono portata a nascondere i miei "nei scolastici"
per paura di eventuali punizioni
che aumentano quando le bugie
vengono scoperte. Comunque alla fine mi perdonano perché
mi danno fiducia e perché mi vogliono bene e gli dispiace
vedermi triste, di malumore.
Devo ammettere che spesso approfitto di questa specie di "potere"
che ho sui miei, e non me ne faccio certamente un motivo di vanto!
Quindi le maggiori difficoltà le riscontro in ambito scolastico.
Per quanto riguarda l'amore devo ammettere che ho trovato un'apertura
mentale e una comprensione, soprattutto da mia madre, che non mi
sarei aspettata.
Parlo liberamente di quello che mi succede, di ragazzi conosciuti,
di ragazzi che mi piacciono, delle mie piccole "storie"
e dall'altra parte non trovo una madre severa ma una sorella maggiore,
una sorella e un'amica che mi aiuta consigliandomi sempre per il
meglio. E ha sempre ragione, "le madri non sbagliano mai".
Il fatto è che lei si limita a darmi dei consigli poi io
li tengo in considerazione ma alla fine faccio sempre e comunque
di testa mia.
Quante volte dentro di me l'ho ringraziata ma trovo difficoltà
a esternarle la mia gratitudine. Ho paura di essere "troppo
sdolcinata" non amo particolarmente le smancerie
Ma dentro di me so quello che provo: io li adoro i miei genitori!
Spesso sono acida e sgarbata perché ci sono giorni in cui
sono così tutti, non lo faccio apposta per farli rimanere
male, e vorrei che riuscissero a capirlo.
Se dovessi fermarmi a pensare a tutto quello che hanno fatto per
me e che ancora oggi continuano a fare, a tutte le rinunce che hanno
fatto per me non dovrei smettere un secondo di dirgli "grazie,
me ne ricorderò"!
Ma la realtà è che spesso pensiamo che ci sia tutto
dovuto.
Cosa si può fare per rimediare a questo smodato egoismo?
Non ne ho idea, forse bisognerebbe farsi un esame di coscienza ogni
tanto. Ma sarebbero solo cinque - dieci minuti al massimo di pentimento.
Per poi ricominciare con le noie di tutti i giorni.
Anonimo
del Liceo Galilei di Macomer
|