INDICE
SAGGI
-
1.41
Che rottura essere figli!
[anonimo]
1.42
Tutto nasce dalla comunicazione
[anonimo]
1.43
Un ruolo difficile
[anonimo]
1.44
Non si ha più tempo
[anonimo]
1.45
Può sembrare un gioco ma è
difficile [anonimo]
1.46
Un problema grande non c'è
[anonimo]
1.47
Spesso non mi capiscono
[di Valentina]
1.48
Differenza d'età
[di MB 87]
1.49
Essere figli è uno svantaggio
[di LT 87]
1.50
Il problema non è così grande
[anonimo]
1.51
Giovani e adulti
[di Giulia Negri]
1.52
Poche difficoltà
[di Marty]
1.53
Un bellissimo rapporto
[di Jessica]
1.54
Una gran fatica in tutti i sensi [anonimo]
1.55
Il bisogno di vivere in gruppi
[di Ilaria]
1.56
Lo sappiamo che...
[di Julietta Pluchinotta]
1.57
Richieste difficili
[anonimo]
1.58
Non se ne rendono conto
[anonimo]
1.59
Il mio rapporto è buono
[anonimo]
1.60
La pensiamo in modo diverso
[di Maria Francesca Desiderio]
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1.41
Che rottura essere figli!
Che rottura essere figli! E' proprio il caso di dirlo
qualche
volta penso che quando sarò padre sarò molto più
flessibile e tollerante su tutto ciò che riguarda la vita
di mio figlio rispetto ai miei genitori. Soprattutto nell'ambito
scolastico perché è vero che in un certo senso la
scuola è maestra di vita ma è altrettanto vero che
i valori più importanti si imparano stando con la tua famiglia
e i tuoi amici. Quello del figlio è un ruolo molto difficile
perché non puoi fare le tue scelte con la completa autonomia
ma devi comunque sottostare a dei limiti e a delle condizioni che
ti vengono imposte però d'altra parte capisco anche un genitore
che vuole il meglio per il proprio figlio e che quindi cerca di
influenzare le sue scelte.
Anonimo - Ulivi
1.42
Tutto nasce dalla comunicazione
Le difficoltà
che i figli incontrano sul loro cammino sono complementari a quelle
dei genitori. Ma comunque tutto nasce dalla comunicazione. I figli
e i genitori hanno difficoltà di comunicazione perché
i figli parlano in un modo che è incomprensibile a loro stessi
e i genitori parlano la stessa lingua solo invecchiata di 30 anni.
Ci si può ben immaginare che bella discussione come se un
koala australiano e un bisonte africano si parlassero. Ma però
con la sola differenza che sono persone madre e figlio sangue dello
stesso sangue e il cervello oltre tutto è uguale perché
come dice il detto tale padre tale figlio: e questo l'ho capito
dalla mia esperienza.
Anonimo - Ulivi
1.43
Un ruolo difficile
Il ruolo del
giovane figlio all'interno di una famiglia, per quanto riguarda
almeno la mia situazione, è abbastanza difficile. Infatti
sono molte le difficoltà che incontro con i miei genitori
e
quella che forse rompe un po' di più anche a me è
sicuramente quella che riguarda i voti a scuola. I miei genitori,
infatti, pretendono che io abbia una certa media di voti e ci sono
abbastanza attaccati. Comunque a parte le varie difficoltà
che incontro, io ho un buon rapporto con i miei e riesco anche a
parlare in libertà e senza, magari, dover fare un sacrificio.
Anonimo - Ulivi
1.44
Non si ha più tempo
Oggi giorno
si sente spesso parlare del rapporto tra genitori e figli; alcuni
decenni fa era sicuramente più sereno, c'era infatti durante
la giornata un momento dedicato all'ascolto e alla risoluzione dei
propri problemi. Purtroppo oggi i rapporti sono diventati più
difficili e c'è meno comprensione sia da parte dei genitori
che dei figli e ciò è dovuto a motivi di lavoro: la
frase tipica è "non si ha più tempo".
Ma come può un ragazzo migliorare il proprio carattere, maturare
e diventare grande senza l'aiuto dei genitori? Direi che è
quasi impossibile.
Come possiamo allora, riscoprire quella nicchia tradizionale? Sicuramente
accettare il bisogno di esporre ciò che si pensa e quello
che si ha intenzione di fare e la disponibilità di entrambi
di prestare attenzione alle parole dell'altra.
Spesso i ragazzi che non riescono a stabilire una buona relazione
con i genitori si confidano con gli amici ma non sanno che questi
non sono, come loro, in grado di aiutarli, non hanno cioè
fatto esperienze sufficienti per poter fungere da "maestri".
Altri, invece, ricorrono alle riviste da ragazzi ma anche qui ci
si trova davanti ad un ostacolo, infatti il giornale non può
soddisfare tutte le domande che ci si può porre perché
parla in generale e non del problema personale e quindi specifico
di una persona.
Perciò è vero che sbagliando, magari da soli, si impara
ma dai genitori si impara di più!
La fatica dell'essere figli proviene da qualunque condizione, sono
una ragazza sfortunata che va solo compatita e trattata con tanta
pietà e comprensione: devo sopportare tante imposizioni,
ordini, far coincidere la mia indaffaratissima vita con quella dei
miei genitori
povera figlia!! Secondo me stiamo trattando il
problema con parole troppo esagerate: FATICA! Ma che fatica può
esserci, o almeno nel mio caso no ce n'é! Sarei potuta nascere
in una famiglia dissestata, con problemi economici, liti frequenti,
o anche qualcosa di peggio! E' comprensibile che a causa della scuola,
delle amicizie, dello sport non riesco sempre ad avere un rapporto
idilliaco con i miei ( anche a causa dei nostri caratteri, a volte
in contrasto) ma mi devo sfogare! Loro hanno fatto tanto e stanno
facendo tanto ancora adesso per me ed il minimo è cercare
di e rispettarli, volergli bene e sopportare
"questa enorme
fatica"!!
Anonimo - Ulivi
1.45
Può sembrare un gioco ma è difficile
A prima vista
essere figli può sembrare un gioco, ma in realtà è
difficile: si ha sempre paura di non essere capiti dai genitori,
spesso si temono le loro reazioni per qualsiasi cosa che si fa,
si preoccupano per noi e pensiamo che siano troppo apprensivi, non
capendo che questo è uno dei tanti modi per dirci che ci
vogliono bene.
Ci danno sempre qualche consiglio, ma sta poi a noi decidere se
seguirlo e spesso i figli fanno come vogliono, senza ascoltare i
genitori, ma io credo che, avendo già fatto le loro esperienze,
sanno sicuramente meglio di noi ciò che è bene e ciò
che è male.
Spesso i figli desiderano assomigliare ai genitori, li considerano
come veri e propri modelli da seguire. Altre volte tra figli e genitori
si creano numerose incomprensioni ed è per questo che molti
giovani sostengono di non essere capiti dagli adulti; in questi
casi bisognerebbe cercare di parlare apertamene dei propri problemi
e i figli dovrebbero spiegare il perché non si sentono capiti.
Penso che la complicità tra figli e genitori sia una cosa
bellissima, perché l'armonia che si crea porta ad essere
sempre sinceri l'uno con l'altro.
Essere giovani figli sarà difficile, ma anche essere genitori
non deve essere da meno!
Anonimo - Ulivi
1.46
Un problema grande non c'è
Un problema
così tanto grande e importante non c'è tra i miei
genitori e me. Crescendo ho imparato a parlare almeno un po' più
di prima, soprattutto con mia mamma. Mi spingono molto a cercare
nuovi amici ed uscire con i soliti amici, perché da quando
ho il fidanzato pensano che mi sia allontanata da tutti, è
diventata un'ossessione per loro, perché si preoccupano per
il futuro, quando magari perso il fidanzato rimarrò sola
senza amici. Contano molto sul mio aiuto, soprattutto per i lavori
di casa e io cerco sempre di non deluderli!
Anonimo - Melloni
1.47
Spesso non mi capiscono
Spesso i miei
genitori non mi capiscono, quando ho voglia di stare da sola, e
non parlare dei miei problemi loro lo vedono come una offesa. Mi
dicono che con loro non ci parlo mai, se non solo quando voglio
qualcosa (vestiti
scarpe
soldi
).
Quando sono contenta, con mia mamma ci parlo, gli racconto un po'
di me. Ma è raro perché quando sono felice, la mia
gioia la condivido con la mie amiche. Loro (i miei) però
pensano così di essere inutili.
Valentina - Melloni - 2^A Erica - 15 anni
1.48
Differenza d'età
Credo che sia
difficile essere figli quando c'è molta differenza d'età
tra figli e genitori, quando i genitori si riferiscono alla loro
gioventù e dicono: "Io ho iniziato ad uscire a vent'anni"
e altre frasi simili, e quando ti negano di fare qualcosa quando
la vuoi fare veramente, come uscire con le amiche e gli amici e
loro ti dicono di no, così subito ti arrabbi perché
la risposta è no e anche se chiedi il perché ti dicono
che è no e basta e quindi subito non capisci che lo fanno
per il tuo bene e basta.
Nonostante tutto io ho un buon rapporto con i miei genitori e gli
altri adulti, soprattutto con mia mamma e mio zio con cui ho più
confidenza.
MB 87 - Melloni - 2^A Erica - 15 anni
1.49
Essere figli è uno svantaggio
Per me essere
figli è uno svantaggio, poiché i grandi possono fare
ciò che vogliono mentre noi no. Mio papà spesso mi
dice: quando avrai 18 anni
io non capisco proprio che differenza
ci sia. Comunque capisco che se i nostri genitori ci dicono che
è meglio non fare qualcosa, è che ce lo dicono per
il nostro bene, anche perché loro hanno maggiore esperienza
di noi. Penso comunque che anche se a volte i giovani istintivamente
pensano che i nostri genitori siano troppo apprensivi oppure magari
ci vietano delle cose, riflettendoci capisci sempre che hanno ragione
loro. Almeno questo è quello che succede a me.
Io con gli adulti sinceramente non ho molti problemi, anzi a volte
mi confido anche con loro. Gli amici sono ottimi consiglieri ma
per me al primo posto rimangono comunque i miei genitori. Io sento
molti ragazzi che si lamentano dei genitori, oppure degli adulti
in generale, io non trovo questa difficoltà nel comunicare
con loro. E' anche vero che prima di parlare bisognerebbe conoscere
i problemi che ci sono dietro. Io probabilmente non avrò
problemi, perché vivo con 2 genitori molto affiatati fra
loro e che si prendono cura di noi, però a volte ci sono
delle persone che non hanno questa fortuna e allora capisco il loro
modo di pensare. Comunque anche se alla fine, nel mio caso, do sempre
ragione ai miei genitori, ci sono dei loro pensieri che non riesco
proprio a capire.
Comunque per me non è molto difficile il rapporto con gli
adulti e, tralasciando su certi argomenti, neanche essere giovani
figli.
LT 87 - Melloni - 2^A Erica - 15 anni
1.50
Il problema non è così grande
Va beh, è
sempre la stessa storia: i tuoi non ti capiscono e tu ti senti come
un pesce fuor d'acqua.
Ma in certi casi è diverso, insomma a volte ci sono incomprensioni
enormi, e tu non riesci a tenerci testa
ci stai male
Per quanto mi riguarda il mio problema non è così
grande. C'è sempre qualcosa che può "salvare"
la situazione. I miei sono molto attenti con me, ci tengono a sapere
come io mi sento e credo sia una cosa normale! A volte alti e bassi
esistono (più bassi che alti
) ma, insomma, sono sempre
i tuoi genitori, sono sempre quelli che, ogni volta che torni a
casa sono lì che ti aspettano (svegli o addormentati ci sono
comunque!) Volergli bene è il minimo che possiamo fare
Anonimo - Melloni - 2^A Erica - 15 anni
1.51
Giovani e Adulti
Giovani figli
in un mondo di adulti? Adulti in un mondo di giovani figli? Il rapporto
tra queste due sfere è difficile e molto delicato
la
comunicazione è l'elemento fondamentale per capirsi e per
star meglio con se stessi e con gli altri. Per affrontare tutti
i tipi di difficoltà (scuola, amore, amicizia, futuro) serve
saper esprimere le proprie idee ed accettare che qualcuno la pensi
diversamente da noi.
Giulia Negri - Melloni - 2^A Erica - 15 anni
1.52
Poche difficoltà
Se dovessi
elencare le difficoltà che ho nei confronti dei miei genitori
sinceramente
non ne troverei molte!!! L'unica difficoltà riguarda la scuola,
poiché a loro piacerebbe molto se andassi meglio se studiassi
di più
per il resto non credo di avere altre difficoltà!
Anche perché spesso sono io che devo fare la parte del genitore
e "controllare" quello che fanno!
Marty - Melloni - 2^A Erica - 15 anni
1.53
Un bellissimo rapporto
Io con i miei
genitori ho un bellissimo rapporto. Mio padre è molto spesso
via per lavoro, e quando torna, ci fermiamo sempre a parlare, ci
spieghiamo cosa è avvenuto durante la settimana. Quando gli
chiedo qualcosa come comprarmi un vestito o altro, mi dice sempre
di si; l'unico punto dove siamo in contrasto è quando si
tratta di andare a ballare il sabato sera, lui non vuole perché
dice che sono ancora piccola, però non insisto tanto perché
so che ha ragione. Con mia madre invece ho un rapporto ancora più
bello. Siamo come sorelle, migliori amiche e confidenti. Io e lei
ci parliamo sempre di tutto, quando abbiamo un problema ci confrontiamo
a vicenda e cerchiamo di risolverlo secondo le diverse opinioni.
Io non trovo particolarmente difficoltà nell'esser giovane.
Anche se non vedo l'ora di essere grande, per me i 18 anni sono
un grandissimo traguardo anche perché da lì sarò
ufficialmente matura e cercherò di dipendere da me.
Jessica - Melloni - 2^A Erica - 15 anni
1.54
Una gran fatica in tutti i sensi
Secondo la
mia opinione essere figli è una grande fatica in tutti i
sensi perché molte volte i giovani vogliono fare delle scelte
che quasi sempre vengono "bocciate" dai genitori.
Ad esempio non vogliono farmi fare cose che ragazzi della mia età
fanno es. uscire di sera. Una volta a mia mamma avevo chiesto se
potevo andare in discoteca con delle mie amiche ma ha cominciato
a dire che ero troppo giovane e per questo, che non potevo finchè
non eravamo un grande gruppo perché poteva succederci qualcosa
visto che non è un bel ambiente. Insomma quasi tutte le volte
che decido di fare delle decisioni mie le bocciano quasi tutte ma
nonostante questo in casa aiuto mia mamma litighiamo abbastanza
anche per delle cose inutili.
Qualche volta mi capita di entrare in alcune discussioni che non
ne faccio né arte e né parte e vengo incolpata ingiustamente
e questo non è giusto.
Soprattutto non riesco a volte a capirmi con mia mamma perché
ha sempre da ridire su quello che faccio e sul mio comportamento
tra i due genitori quello con cui riesco a parlare maggiormente
è mio papà ad esempio a lui piace il calcio e anche
a me e quindi abbiamo qualcosa da parlare in comune. Concludo dicendo
che il rapporto tra genitori e figli è molto complicato soprattutto
dalla parte dei figli che molto spesso non vengono capiti.
Anonimo - Melloni - 2^A Erica - 15 anni
1.55
Il bisogno di vivere in gruppi
Nei giovani
diventa sempre più intenso il bisogno di vivere in gruppi,
dove condividere gli interessi, le attività e i problemi.
Molto spesso però i genitori non gradiscono la compagnia
in cui ti inserisci. Incominciano con giudicare le persone;credono
siano troppo immature, ignoranti e si divertano con giochi e scherzi
pericolosi. I luoghi che vorresti frequentare sono troppo lontani
dai loro ideali, e quando ti consentono di trattenerti fuori un'ora
in più, ti chiamano almeno due volte per accertarsi che la
loro figlia non sia con ragazzi sconosciuti o in pericolo. Infine
i genitori giudicano l'abbigliamento giovanile non appropriato ai
momenti. Preferirebbero le ragazze con gonne con pizzo o completino
eleganti e le bambine con grembiulini.
Il rapporto con gli adulti può risultare difficile, devi
sottostare a regole, che spesso puoi ritenere non giuste o troppo
complesse da rispettare. I rimproveri, gli urli e le prediche per
errori che hai commesso possono risultare spesso pesanti, noiosi
ma anche difficili da accettare. Oltre a tutti questi lati negativi
lungamente elencati tra i genitori e gli adulti può anche
nascere un bel rapporto. Parlare con persone più grandi che
hanno già trascorso l'adolescenza può risultare utile.
confidare i primi fidanzamenti, i baci, la "cotta" presa
per un ragazzo carino e i litigi con gli amici possono risultare
convenienti alla persona con cui stai parlando per conoscerti meglio,
ma anche per te che puoi usufruire di consigli.
Ilaria - Bodoni - 15 anni
1.56
Lo sappiamo che...
Lo sappiamo tutti, lo sai tu, lo sa lui, lo so io.
Non esiste un manuale che dice come essere genitori, come comportarsi
con i figli in ogni situazione.
Noi pretendiamo dai genitori giustizia, libertà e soprattutto
pretendiamo che accettino le nostre idee, giustamente diverse dalle
loro. Si, noi pretendiamo e chiediamo in continuazione, ma non capiamo
che prima di essere genitori nostra madre e nostro padre sono persone
con sensibilità, pensieri e punti deboli, proprio come noi.
A volte non sanno distinguere gli errori più gravi da quelli
meno gravi, e sbagliano.
Ma
cosa possiamo fare? Ci possiamo incazzare, possiamo minacciarli
di andare via di casa (anche se sappiamo che non lo faremmo mai),
possiamo ribellarci e dire che è un'ingiustizia. Ma poi?
Come andrà a finire? Che la nostra incazzatua finirà
e tornerà tutto come prima,
in fondo loro non possono vivere senza di noi, e noi non potremmo
crescere senza di loro. Questo è il mio punto.
Julietta Pluchinotta - Bodoni - 2 G- 15 anni
1.57
Richieste difficili
Le difficoltà
maggiori stanno nel fatto che spesso i miei genitori mi chiedono
cose (scuola, vita ecc
) alle quali spesso faccio fatica ad
affrontare. Maggiore rendimento scolastico, rimanere più
spesso in casa, frequentare compagnie migliori.
La mia condizione di minorenne mi rende ai loro occhi meno capace
di valutare le cose della vita quando io invece mi sento già
in grado di scegliere e decidere per me stesso.
Anonimo - Ist Tecnico - II - 18 anni
1.58
Non se ne rendono conto
Le difficoltà
nascono dal fatto che di tutto il malessere che provo gli adulti,
i miei genitori, sembra non vogliano rendersene conto.
Io faccio fatica a parlare e questo non mi aiuta ma il mio malessere
a volte è visibile, si vede.
A loro importa che io vada bene a scuola o che non mi metta nei
casini, ma tutti i tormenti che mi assalgono vanno oltre queste
stupidaggini: tutte le cose orribili che accadono nel mondo mi toccano
molto da vicino, cosa diventerò da grande, cosa farò,
i miei amori.
Gli unici che mi capiscono sono i miei amici, o perlomeno mi aiutano
a non pensarci troppo, non posso parlare con loro di tutto, forse
neanche capirebbero o magari non avrebbero suggerimenti da darmi,
ma comunque con loro mi sento meglio.
Forse anche per gli adulti non è facile capirmi, sono troppo
lontani da noi e a volte sembra quasi che non si ricordano di essere
stati giovani anche loro, con tutte le stesse problematiche che
ora abbiamo noi.
Ist. Professionale - 17 anni
1.59
Il mio rapporto è buono
Essere figli,
non è di certo facile, ma anche il ruolo di genitore è
molto difficile.
Il mio rapporto con gli adulti è buono, anche perché
sono uno che accetta un po' tutto; non mi piace assolutamente che
un genitore mi neghi una cosa così per farlo, se lo deve
proprio fare ci deve essere un motivo.
I miei genitori mi lasciano abbastanza libero e mi danno piena fiducia
e questa è una cosa che dovrebbero fare tutti, una possibilità
va data a chiunque, purché questa non sia sprecata.
Io credo che essere figli sia difficile e molte persone non lo capiscono
e trattano i figli come se i ragazzi avessero già tutto pronto
e non facessero niente dal mattino alla sera.
Entrambi i ruoli sono complicati ma se c'è la stima e il
rispetto tutto andrà bene sicuramente.
Anonimo
- Bodoni
1.60
La pensiamo in modo diverso
Secondo me
è difficile il rapporto di noi giovani con gli adulti, specialmente
quello che abbiamo con i nostri genitori, perché la pensiamo
in modo diverso da come la pensano loro, magari loro non vogliono
che noi usciamo, oppure se ci lasciano uscire ci danno un orario
da rispettare, poi sia prima di uscire e sia al ritorno ci fanno
l'interrogatorio: prima chiedono "Dove vai? Con chi vai? Cosa
fai?" poi al ritorno: "Dove sei stata? Con chi sei stata?
Cosa avete fatto?" ecc
Vogliono sempre sapere tutto, a me non piace quando si comportano
così! Non sempre mi confido con loro, perché preferisco
confidarmi con le mie amiche, mi capiscono perché spesso
capitano loro le stesse cose che capitano a me, per concludere vorrei
che i miei genitori mi lasciassero un po' più libera (cioè
di fare quello che voglio).
Maria Francesca Desiderio - Bodoni - 1B - 14 anni
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