LE ESPRESSIONI SI TRASFORMANO
[di Elena Pezzani]
QUALI
SONO LE PAROLE "VERE" DEI GIOVANI [di Laura Cinzia Libero]
PAROLE
CHE ESPRIMONO VARI MODI DI ESSERE [di Fabiola Gatti]
SONO
UN ADOLESCENTE MA NON COME TUTTI GLI ALTRI [anonimo]
LE
PAROLE CAMBIANO LE COSE NON IL TEMPO [anonimo]
GLI
UOMINI E LE PAROLE [di Ace]
PAROLE
[di Francesco Muri]
LA
VITA DI UNA LINGUA: PENSIERI E PAROLE [di Marianna]
AH
CHE LINGUAGGIO USATE VOI GIOVANI [anonimo]
PAROLA [di KG]
MATTINO
[di KG]
IL
MONDO SA? [anonimo]
LA CORDA [di Francesca Reviati]
ANCHE!
[anonimo]
LE
PAROLE CAMBIANO LE PERSONE [anonimo]
LE
PAROLE CHE CAMBIANO [Alessandro Ghirardini]
LE ESPRESSIONI
SI TRASFORMANO
Sebbene i protagonisti rimangano gli stessi, le loro
battute, le loro espressioni si trasformano.
Un fattore determinante di questo cambiamento è sicuramente il tempo e i suoi
avvenimenti, infatti le terminologie specifiche per ciascuna situazione o stato
d’animo sono cambiate di generazione in generazione.
Vorrei proprio soffermarmi sul tempo.
Il tempo da trascorrere insieme che avevano i miei genitori o i miei nonni non
erano sicuramente i tempi che io trascorro con i miei amici, ciò viene
influenzato anche dal tipo di società. Se una società è più tradizionalista
e conservatrice allora i giovani saranno costretti a trattenere la loro voce,
mentre se una società è moderna, aperta, innovatrice, ai giovani sarà
consentito far sentire la loro voce, il loro linguaggio attraverso una
terminologia tutta loro.
Gli sarà persino permesso di vivere in un modo libero, con possibilità di
rompere gli schemi; e l’unica vera regola dei giovani è “salta fuori dal
cerchio”.
Elena Pezzani dell'Istituto Melloni - classe 3 B ERICA - 16 anni
QUALI SONO LE
PAROLE "VERE" DEI GIOVANI
In primo luogo sarebbe curioso scoprire quali sono le
parole “vere” dei giovani.
Sicuramente non saranno i modi di dire volgari o le solite espressioni che
dovrebbero servire ad attirare l’attenzione del branco.
Le parole “vere” dei giovani, a mio avviso, sono quelle che stanno dentro di
loro, sono quelle parole che talvolta i giovani nascondono.
Probabilmente vengono nascoste e oscurate perché sono talmente vere che se
venissero dette farebbero troppo male.
Sicuramente le parole dei giovani sia che siano vere oppure no, hanno
un po’ il potere di cambiare il tempo e le cose, forse non in modo così
radicale, ma sono convinta che se ci fosse qualche persona in più disposta ad
ascoltarle, le cose sarebbero decisamente diverse.
Laura Cinzia Libero dell'Istituto Melloni - classe 3B ERICA - 16 anni
PAROLE CHE
ESPRIMONO VARI MODI DI ESSERE
A volte mi chiedo quali siano le parole “vere” dei
giovani e il motivo per cui vengono usate!
Io credo che cambino da paese a paese ma anche solo da compagnia a compagnia.
Ci sono parole che esprimono vari modi di essere e diverse sensazioni provate in
precisi momenti.
A volte i ragazzi sentono il bisogno di rimanere nel loro mondo, da soli, per
questo usano un linguaggio incomprensibile dagli adulti.
Da generazione a generazione i modi di dire cambiano, forse perché la mentalità
e le abitudini dei ragazzi mutano.
Io credo che sia bello così…i ragazzi hanno il loro modo di esprimersi che
usano in diverse circostanze e spesso indecifrabile dai più grandi.
Una parola sentita molto in questo periodo è:
“Non ci sto più dentro”, che letta così sembra una cosa senza senso ma
invece ce l’ha, solo che non ve la voglio dire lo dovrete scoprire voi, se
siete curiosi…
Fabiola Gatti dell'Istituto Melloni - classe
3 B ERICA - 16 anni
SONO UN
ADOLESCENTE MA NON COME TUTTI GLI ALTRI
Non credo di poter parlare molto accuratamente delle parole
degli adolescenti, perché si è vero io sono un adolescente ma non come tutti
gli altri. Io ho le mie idee, i miei ideali, le mie convinzioni e il mio stile
di vita, e nessuno di questi rientrano nel mondo degli adolescenti. Molti mi
dicono che non sono normale, genitori, fratelli, professori e qualche amico con
cui parlo, ma a me non interessa e io vado dritto per la mia strada.
Le parole che mi sento di dire, in quanto adolescente, sono “libertà”,
“pazzia” (intesa come divertimento puro e sfrenato e a ognuno il suo) e
“migliorare se stessi” (questo è un campo molto vario. Per migliorare se
stessi in fondo servono tutte le proprie abilità, impararne delle altre, ma
anche migliorare come uomini diventando più giusti e più in qualsiasi altra
cosa).
L’ultima parola che direi è “meditare”. Non intesa per meditazione vera e
propria ma intesa come riflessione, pensiero. Credo che questo sia molto
importante bisognerebbe meditare su ogni argomento dai più terra terra ai più
alti e inspiegabili. Credo che sia il metodo migliore per migliorare se stessi e
per capire cosa ognuno vuole dalla propria vita…parole di un adolescente.
Anonimo dell'ITIS
LE PAROLE
CAMBIANO LE COSE NON IL TEMPO
Le parole cambiano le cose non il tempo. Secondo me una
parola può cambiarti la vita in meglio o in peggio a seconda della parola. Ad
esempio “ti amo” ti può cambiare la vita in meglio ma “ti odio” te la
può cambiare in peggio.
Non c'è peggior nostalgia che rimpiangere quello che non è mai successo.
Anonimo dell'ITIS
GLI UOMINI E
LE PAROLE
Gli uomini e le parole:
sin dall’antichità la civiltà umana ha sviluppato un linguaggio che
permettesse ad una comunità o un gruppo di persone di intendersi e comunicare.
Prima qualcuno articolando qualche suono, riuscì a comunicare qualcosa agli
altri, poi molto tempo dopo qualcun altro (non credo la stessa persona di prima
a meno che non sia un genio universale) decise di comunicare qualcosa
trascrivendo un segno sulla sabbia, o sulla pietra. Anche quello in fondo era
parlare.
Da quei lontani giorni ad oggi il peso delle parole è sempre aumentato.
Sono le parole in fondo che hanno segnato la storia umana. Una parola detta da
un re, un discorso pronunciato in senato, in un’aula di un tribunale.
Ma non solo: il dispaccio che arriva a un generale, l’ordine di un comandante.
Una lama che cade.
Le parole possono decidere la vita di una persona, di migliaia di persone, di
una nazione. “Colpevole” pronunciò la giuria, “Condannato alla pena di morte”
disse il giudice. Parole semplici,
essenziali, ma che decidono la vita di una persona.
“All’attacco” disse il colonnello. “Bombardare l’obiettivo” scriveva
il comando.
Non sono discorsi lunghi o difficili, anzi sono dei più semplici e diretti
eppure hanno un peso enorme.
ACE del Liceo Ulivi – Classe III F
PAROLE
Le parole dei giovani sono parole che possono cambiare il
mondo. I giovani rappresentano la società futura, e le loro idee saranno alla
base del mondo che verrà!
Parole poche volte ascoltate, parole urlate, ma non raccolte da un mondo che non
pensa al suo futuro, un mondo troppo impegnato a combattere e ad auto
distruggersi.
Pace: questo è l’urlo che esce da milioni, miliardi di gole adolescenti!
Pace! Urlano in Afghanistan, Pace! Urlano in Somalia, Pace si urla in Argentina
e Brasile! Solo un vecchio uomo vestito di bianco riesce a udire queste parole e
dall’alto di quelle finestre del Vaticano urla pure lui, con quella voce roca
che tocca i cuori. Ma ormai le guerre, il mondo non ascoltano più nemmeno quel
vecchio signore. Un altro grido un'altra parola echeggia nei nostri cieli.
Aiuto! Forse questa parola è meglio ascoltata? No, Europa, America non aiutate
se volete avere in cambio qualcosa. Un aiuto apparente è un qualcosa di
meschino! Non chiedete di avere qualcosa in cambio, lo sapete che non potrete
riaverlo!
Grazie UNICEF, Grazie AMNESTY, Grazie EMERGENCY, voi curate bene questo mondo
bacato di ipocrisia e violenza. I bambini, grazie a voi urlano meno, grazie di
ascoltare quelle voci, grazie, voi portate quelle grida a quelle orecchie più
sorde che non vogliono ascoltare. Povere quelle orecchie, da loro escono solo
parole di morte, di ipocrisia e di interesse. Sono le parole delle persone che
non vogliono ascoltare, che distruggono il nostro mondo, lo fanno ammalare.
Le guerre nascono da quelle parole. Pensate che un uomo ha utilizzato parole di
religione per uccidere milioni di Persone! Le parole di quest’uomo sono
talmente forti da condurre al suicidio centinaia di uomini e donne a lui devoti.
Ma come può un uomo fare tanto?
Perché un grido d’Aiuto e di Pace è meno ascoltato di un grido che ordina a
suicidarsi?
Scusate ma questo non lo capirò mai!
Ora per favore qualcuno me lo deve spiegare!
Francesco Muri del Liceo Ulivi – Classe 3 F
LA VITA DI UNA
LINGUA: PENSIERI E PAROLE
“Arrivederci
a un tempo prossimo!”
“Ciao, ci becchiamo dopo!”
La lingua è vita!
Come una persona, è nata, è cresciuta e continua tutt’ora nella sua
evoluzione.
Per colpa di chi?
A causa di cosa?
Personalmente posso compiere un’analisi solo dei tempi attuali anche se penso
che il motivo che ha scaturito e scaturisce tutt’ora questo processo, sia lo
stesso in tutte le epoche.
Oggi noi giovani ci siamo creati un nostro vocabolario che si sta integrando,
anche se non sembra, col linguaggio degli adulti.
Questo vocabolario nasce da svariati motivi: per comodità di linguaggio, per
mode in corso o per sentirsi diversi e originali. A volte anche per avere più
sicurezza e, secondo me, quest’ultima è una delle ragioni più ricorrenti.
Infatti se gli amici che si frequentano fanno uso di un determinato lessico, lo
si segue per sentirsi più integrati nel gruppo. Anche alcuni adulti, forse per
tornare giovani, forse per sentirsi più liberi o ancora per cercare di far
parte del mondo dei propri figli, seguono i linguaggi moderni! I motivi sono
tanti e cambiano da persona a persona. E’ impossibile decifrarne uno
particolare. Possiamo solo dire che la lingua cambia, e molto! Chissà come sarà
in futuro…
“Ai posteri l’ardua sentenza!”
Marianna dell’Istituto Paciolo classe III B IGEA- 16 anni
AH, CHE
LINGUAGGIO USATE VOI GIOVANI
“Ah, che linguaggio usate voi giovani! Quando ero
piccolo io non mi sarei mai permesso di parlare così”. Chi tra i giovani non
si è sentito rivolgere una domanda del genere, magari da un anziano o dagli
stessi genitori, convinti che i tempi stiano cambiando. Solo per una parola.
Tra i giovani è d’obbligo ricercare continuamente un gergo che li accomuni,
ma non per questo devono essere bollati come giovinastri; si potrebbe infatti
rivolgere una nota critica anche ai genitori: non ci crede nessuno che “ai
loro tempi” tra amici parlassero dicendo: “Opperbacco. Cosa facciamo in
questa giornata uggiosa?” Così l’evoluzione delle parole coinvolge il nome
di esse, ma non il significato che rimane uguale a quello della precedente
generazione. Molto spesso però gli adulti travisano il suono della parola
stessa. Infatti giudicano il significato di essa da come è pronunciata: se
suona bene, allora tralasciano, altrimenti cominciano ad obiettare senza neanche
chiedersi cosa l’interlocutore volesse esprimere con quella frase magari dal
suono troppo aspro.
Anonimo del Liceo Ulivi – classe III F
PAROLA
Parola vera e potente
parola che come arma
può cambiare il pensiero della gente.
Parola obsoleta, presente, futura
parola detta, letta, riletta
cambi il mondo, le menti
e il tempo che passa in fretta.
KG del Liceo Ulivi - classe 3 F
MATTINO
Mi alzo e ascolto il silenzio
KG del Liceo Ulivi - classe 3 F
IL MONDO SA?
Il mondo sa che l’uomo vive?
Sicuramente sì.
Ma l’uomo sa che il mondo vive?
Non lo so.
Speriamo che non se lo sia dimenticato
di uno che sa di vivere in un mondo che sta morendo
Anonimo della Consulta degli studenti
LA CORDA
Parole
sole
in un grande telone da circo
come artisti sospesi
su una corda tesa dai due estremi
tenuta, tenuta
con indifferenza fuori
dallo spettacolo.
Parole
vuote, morte, storte
in una impossibilità
di rappresentare
l’essenzialità.
…guarda e…
…ascolta e…
…taci!
La TV ti parla
ti bombarda
e ti annienta
e tu…
Taci!
Non c’è spazio né tempo
non sei produttivo
né economicamente attivo
Taci!
E’ la condizione, l’unica per la
felicità, per la mia serenità.
Francesca Reviati del Liceo San Vitale - classe V A - 19 anni
ANCHE!
Partendo dal presupposto e supposto che le parole vere non esistono ma sono solo
parole che nella loro falsità si pongono come tali allora in relazione possiamo
affermare che il tempo e le cose essendo due aspetti relativamente astratti
della vita possono mutare scambievolmente la loro concezione umana
dipendentemente alla situazione mentale delle persone che ne partecipano
all’evoluzione.
Anonimo dell'ITIS
LE PAROLE
CAMBIANO LE PERSONE
Le parole cambiano le persone
se io dico cazzo sono volgare
se io dico cavolo sono normale
se io dico capperi sono…
uno sfigato!!!!!
Anonimo dell'ITIS
LE PAROLE CHE CAMBIANO Allora...
Le parole che cambiano? Perchè devono cambiare il tempo, sarà il tempo, cioè
un'evoluzione che cambia le parole o l'intero linguaggio. Alessandro
Ghirardini del Liceo Marconi - classe 4 A - 17 anni
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