LE CATENE DELLA LIBERTA'.
APPARIRE COME MODELLO CHE CREA DIPENDENDENZA
 

                     

Saggi

1.16 LA MODA [di Chiara Tedeschi]
1.17 LIBERTA’ E DIPENDENZA [di Pietro Franchini]
1.18 CONFORMISMO [di Elena Sbravati]

Poesia

1.19 LIBERTA’ [di Silvia Verti]
1.20 LIBERTA’ [di Mariangela Buttafoco]
1.21 VOLA [di Emilio]
1.22 LA LIBERTA’ E’… [di Elisa Bernini]
1.23 LA SETTIMANA DEL PULCINO [di Tommaso Baratta]
1.24 UNA CANZONE [di Chiara]
1.25 LA LIBERTA’ [Anonimo]
1.26 LIBERTA’ DI VIVERE [Anonimo]

    <<precedenti      successivi>>




1.16 LA MODA

Questo succede soprattutto nella moda… Il modo di vestire, il modo di pettinarsi, il modo di atteggiarsi… Alla fine sembriamo tutti fatti con lo stampino, siamo tutti dipendenti dal giudizio degli altri. Se non sei alla moda non sei considerato come gli altri, soprattutto adesso. E a Parma in particolar modo.
Chiara Tedeschi – ITIS Parma – classe II E NOF – 17 anni



1.17 LIBERTA’ E DIPENDENZA

E’ il mio stare nel limite massimo delle regole che mi induce ad evadere da queste poche forme di scrittura e ritagliare un momento per una mia riflessione personale su questo tema che ci riguarda da vicino.
Penso che la maggior dipendenza dei giovani sia il desiderio di libertà. Sono poli opposti che si rassomigliano tra loro e i giovani sono talmente vincolati da questa forma di dipendenza che evadono per forza dalla realtà e la loro mente vola, fuori dall’universo.
Il desiderio di libertà dei giovani è anche dato dai loro genitori, che vivendo questo periodo adolescenziale con maggiori vincoli dei nostri tendono a porceli davanti come ostacoli, che noi tentiamo di superare.
Davanti a una proibizione dei genitori la nostra mente si trasforma in un astronave ed evadi da questa realtà.
Pietro Franchini – SCUOLA MEDIA L. VICINI Parma – classe III B – 14 anni


1.18 CONFORMISMO

In questo periodo molte persone tendono a conformarsi, a fare tutti le stesse cose, a vestirsi tutti secondo la moda, nessuno ha più la propria personalità perché vogliamo sembrare uguali o almeno simili a una persona che apprezziamo o che consideriamo la migliore al mondo e che quindi è un modello ideale da seguire. Oppure quando si crea uno stile nuovo nel vestire, ad esempio avere tutti i vestiti firmati o portare i pantaloni a vita così bassa da far vedere le mutande, ovviamente firmate.
Sono cose che ormai fanno tutti e, a mio parere, io non potrei andare in giro vestita in quel modo, ma non perché me ne vergogni, ma perché perderei la mia personalità il mio modo di essere e di vestire.
Non voglio essere una delle tantissime ragazze che va in giro con la cintura della Criminal, i pantaloni della Rich, la maglietta della D&G.
Sembriamo tanti soldatini messi in fila tutti uguali; il mondo è bello perché siamo tutti diversi e ognuno con il suo modo diverso di vestire e di comportarsi. Ma ormai il mondo va così e non si può più cambiare, ma spero che ci sia sempre qualcuno che si vesta e si comporti in modo naturale, senza dovere sottostare alla moda o al comportamento di una persona simbolica, un modello da cui prendere spunto.
Elena Sbravati - SANVITALE Parma - classe IV C



1.19 LIBERTA’

Chi non desidera la libertà?
Ali prive di catene
leggere e uguali per tutti.
Cerca la libertà
desiderala
ama vivere
e lascia vivere!
Silvia Verti - MELLONI Parma – classe II B erica – 16 anni



1.20 LIBERTA’

La libertà è viola.
La libertà è l’orizzonte infinito.
La libertà è camminare sicuri nella propria confusione.
La libertà è prendere una chitarra e partire per le calde strade californiane.
La libertà può essere anche solo un attimo.
Quell’attimo in cui si è travolti da passione, euforia e voglia di vivere
Ecco, quel momento è degno di essere chiamato LIBERTA’.
Mariangela Buttafoco - MELLONI Parma – classe II B erica – 16 anni



1.21 VOLA

Non fermarti alle apparenze
vola, vola alto
prendi il volo
lascia le apparenze
liberati
vola, vola alto
Emilio - GIORDANI Parma – classe IV A – 20 anni



1.22 LA LIBERTA’ E’ …

La libertà è
chiudere gli occhi
e sognare di volare,
volare nel cielo della vita
come un gabbiano bianco,
avvicinarsi agli uomini,
per osservarli,
per poi ritornare in alto in alto,
lontano da tutti e da tutto,
ritrovarsi a vivere là, al di sopra
di tutto
in un mondo magnifico, libero
e irraggiungibile.
Elisa Bernini - GIORDANI Parma – classe III C – 16 anni



1.23 LA SETTIMANA DEL PULCINO

Lunedì chiusin chiusino
Martedìbucò l'ovino
Uscì fuor mercoledì
Pio pio fè giovedì
Venerdì fu un bel pulcino
Beccò sabato un granino
La domenica mattina aveva già la sua crestina.
TommasoBaratta – ULIVI Parma – classe III H


1.24 UNA CANZONE

Io mi nascosi in te e poi ti ho nascosto da tutto e tutti, per non farmi più trovare e adesso che ognuno è tornato al proprio posto, liberi finalmente, non saper che fare, non ti lasciai ne un motivo ne una colpa ti ho fatto male per non farlo alla tua vita. Tu eri in piedi contro il cielo e io così chi ci sarà dopo di te, respirerò il tuo odore pensando che sia il mio, io e te che facemmo invidia al mondo. Avremmo vinto mai contro un miliardo di persone e una storia va a puttane, sapessi andarci io, ci separammo senza far niente, niente poi c'era da fare solo che farlo.
Lentamente e poi fuggivo lontano dove non ci si può più pensare finimmo prima che lui ci finisse perché quel nostro amore non avesse fine volevo averti e solo allora mi riuscì quando mi accorsi che ero li per perderti; chi mi vorrà dopo di te si prenderà il tuo armadio con quel disordine che tu hai lasciato venir fuori, andammo via così come la nostra prima scena solo che andavamo via di schiena contro a chi insegneremo quello che noi due imparammo insieme, non capire mai cos'è se c'è stato per davvero.
Quel attimo di eterno che non c'è, mille giorni di te e di me: ti presento un vecchio amico mio il ricordo di me per sempre per tutto quanto il tempo in questo addio io mi innamorerò di te.
Anni come giorni sono volati via brevi fotogrammi e in treni in galleria è una fotoserra che scioglie la felicità delle nostre voglie e dei nostri jeans. Cosa resterà di questi anni maledetti dentro gli occhi tuoi anni buoni e distratti noi vittime di noi ora però non ci basta non amarsi più è un dolore nascosto giù nell'anima cosa resterà di questi anni afferrati e già scivolati via cosa resterà e la radio canta una verità dentro una bugia, anni ballando ballando prega Gorbachof dando la fame nel mondo
Chiara – ULIVI Parma – classe III H



1.25 LA LIBERTÀ

La libertà è uno spazio vuoto
dove il cuore riesce a percepire
anche la minima sensazione.
Tutte quelle sensazioni che nella
realtà di tutti i giorni
non riusciamo a percepirle.
Perché siamo distolti dalla gente
dai loro battenti passi
che colpiscono le nostre pareti.
La libertà è contenuta nel nulla
dove tutto tace e dove tutto è buio
però solo una luce illumina
la nostra offuscata mente
quella luce che ci permette
di accecare tutte le cose negative
e di mettere in luce
tutti i sogni tutte le nostre fantasie.
Anonimo – MARIA LUIGIA Parma – classe III


1.26 LIBERTÀ DI VIVERE

Dove finiscono i limiti dello spazio,
si erge il modo dell’inquietudine.
Siamo sazi di guardare nubi vagare e dissolversi
nell’intenso traffico del cielo.
Avrai visto le stanze della mia anima
senza stupore.
Incredibile ci sembra la melodia degli uccelli
quando vaghiamo per sentieri estranei;
il giorno annulla la paura di
bandire i segreti della notte.
Prova a camminare con gli occhi chiusi
e le braccia incatenate
prima di rinserrarti nella prigione della solitudine.
Qual è?
Guarda attraverso le sbarre
per fissare il mondo che ti eri inventato.
Urla il bisogno di trovare un luogo
dove celare i segreti
oltrepassare il muro che hai eretto
per non fare entrare la malinconia.
Il mare dei sogni potrà trascinarti ovunque,
nello spazio e nel tempo
non sperare che qualcuno spinga la tua barca,
lotta per la gioia di vivere
e segna il destino per goderti la tua libertà.
Anonima – MARIA LUIGIA Parma – classe III