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L'amore nella famiglia: vera sorgente?

 

INDICE

  1.1 Io pensavo amare [di Alfonso Murgas]
  1.2 Amore nella famiglia [di Francesco Illica]
  1.3 ...dove sei...? [di Sabry]

1.1

Io pensavo amare alla mia famiglia quando ero insieme a loro, ma mi sono reso conto di amarla veramente quando mi sono allontanato di loro.
Ogni cosa che mi è successa dopo avere lasciato la mia casa mi ha fatto più forte e più intelligente ma è stata la mia famiglia a farmi imparare quello che so.
Penso che ciascuno di noi non sa quello che ha fino quando lo perde, l'ho provato io a lasciare alla mia famiglia e non è stato bello farlo.
Ogni secondo, ogni ora, ogni giorno che sto senza di loro gli voglio più bene; così ho imparato la lezione più forte che può dare la vita, a valutare quello che ho; ogni momento, ogni istante viverlo al massimo.
Anche se stanno lontano da me; il mio pensiero e il mio cuore vanno a loro.

Alfonso Murgas dell'Itis di Parma - classe 3^ A

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Amore nella famiglia: vera sorgente? In apparenza questa domanda ha una risposta affermativa, ma analizzando il tema le risposte possono diventare negative o addirittura inesistenti.
La risposta spetta alla capacità di reazione di ogni singolo elemento rispetto alla propria vita familiare passata, per il 90% dei ragazzi, guardando l'esperienza coniugale dei genitori.
Il caso di una coppia sposata che passa la propria vita "a tirarsi i piatti" davanti al figlio può essere preso come esempio.
Possono esservi 2 tipi di reazione: quella del ragazzo che, spronato dall'esperienza dei propri genitori, sogna una vita di coppia perfetta e non vuole buttare le proprie energie psicologiche.
L'altra reazione, invece, è più frequente nei soggetti deboli i quali, vivendo un'esperienza negativa rispetto ai propri genitori, non vogliono "sbattersi" per cercare l'anima gemella e rassegnarsi all'idea che non esiste l'amore perfetto.
Credo invece che il caso di una coppia felice non presenti tutti i dubbi rispetto all'esempio precedente.
Un ragazzo che cresce in un ambiente familiare simile, sicuramente sarà più propenso verso un buon rapporto.
Per ogni cosa bisogna analizzare caso per caso.

Francesco Illica del Paciolo - Classe 4^ - 18 anni

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…dove sei?…
perchè non torni?…
sei volata via
in silenzio
come una piuma che libra nell'aria
leggera e dolce…
dove sei?
Io ti sento nell'aria
aria che respiro,
nel sole che m'illumina la vita,
ma soprattutto nel cuore,
che mi fa male.
E' il tuo compleanno ed io sono qui
in silenzio
senza parole e con un dolce dolore,
nel mio cuore
che piange
un unico appello:
"mi manchi, torna da me…"
L'unico sollievo
è saperti un angelo,
angelo che mi è accanto…
sempre…
Ti voglio bene…auguri.

Sabry dell' ITIS di San Secondo - Classe 3^ - 17 anni

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