INDICE
SAGGI
2.1
Non sanno ascoltare
[anonimo]
2.2
Giovani Figli
[Silvia Di Liberto]
2.3
Provare a capire
[anonimo]
2.4
Malintesi
[anonimo]
2.5
Noi stessi
[di Denis Bulgac]
2.6
Dover accettare
[di Laura Liberio]
2.7
Un legame a volte dato per scontato
[di Anton Cioba]
2.8
L'errore
[di Luigi Campanini]
2.9
Doveri
di figlia
[di Monica]
2.10
Avranno
pur fatto i loro errori
[anonimo]
- POESIE
-
2.11
Sappiate
[anonimo]
-
- ARTICOLI
-
2.12
Tra
genitori e figli: errori comuni
[anonimo]
-
- SPIGOLATURE
2.13
Vogliono
sempre sapere tutto
[anonimo]
2.14
Non sono stato io
[anonimo]
2.15
Sbagliare
[di Michele Bertoli]
-
-
-
2.1
Non sanno ascoltare
La
cosa che più mi fa arrabbiare del rapporto con i genitori, è che
non sanno ascoltare e capiscono solo quello che vogliono loro. Chi
sbaglia in famiglia? Facile, non c'è dubbio! I genitori hanno sempre
ragione. Anche se dicessi che a calcio si gioca con il pallone,
loro direbbero: "No, ti sbagli! E' un gioco di squadra, nato in
Inghilterra, anzi in Messico all'età degli Atzechi, ecc. ecc. Sembra
che facciano apposta a complicarti la vita; come se non fosse già
abbastanza difficile! Gli amici, il calcio, ultimamente sembra tutto
un incubo! Ci mancavano giusto i genitori a mettere la ciliegina
sulla torta. Mah… Speriamo che finisca presto questa brutta storia,
poiché la vita è difficile, ma non bisogna perdersi d'animo!
Anonimo - Bodoni
2.2
Giovani figli
Essere giovani è molto difficile perché non si riesce
mai ad andare d'accordo con l'adulto perché pensiamo in modo
diverso, ma è molto più difficile essere un giovane
figlio. Noi vogliamo essere liberi e cerchiamo l'indipendenza anche
comportandoci da adulti, ma non lo siamo affatto. Noi giovani seguiamo
l'istinto che ci porta sia nelle buone strade che in quelle cattive.
Vivere in una famiglia che ti ama e che ti sta vicina è incoraggiante,
ma non tutti sono fortunati. Purtroppo nelle famiglie ci sono molte
incomprensioni, ma di chi è la colpa? Di noi figli o dei
genitori? Forse è dei figli che vogliono troppo senza chiedere
e senza prendersi le proprie responsabilità, o forse è
dei genitori che con la mania di proteggere i figli non gli lasciano
vivere la propria vita assillandoli. In fondo tutte e due le parti
hanno ragione
ma chissà se un giorno si riuscirà
ad arrivare ad un certo equilibrio.
A volte siamo noi figli a fare i genitori perché ci troviamo
ad avere dei genitori incapaci di fare delle scelte e di dire loro
cosa è giusto e cosa non lo è, ed essere figlio e
contemporaneamente genitore è difficile da sopportare e da
sostenere. Credo però che tutti rimaniamo figli perché
tutti abbiamo bisogno di sentirci giovani, liberi, forti, e questo
credo che sia un fatto interiore ed esteriore perché figli
lo siamo noi dentro ma dobbiamo farlo sentire anche alle persone
che sono attorno a noi con le nostre emozioni e con i nostri sentimenti.
Silvia Di Liberto - Bodoni - 1E - 14 anni
2.3
Provare a capire
La difficoltà nell'essere giovani, secondo me sta nel provare
a capire diversi punti di vista nostri e quelli dei genitori.
Premettendo che per loro è difficile a volte capirci, per
noi figli lo è ancora di più.
I loro sbagli ingiustificati o i rimproveri non sempre giusti. Situazioni
che non ti aiutano a capire, che spesso confondono le idee.
Ma
è che nonostante siano genitori, rimangono bambini
dentro con i loro desideri, i loro capricci, in fondo non si può
pretendere che siano perfetti. Mia madre vede in me se stessa, e
come se si vedesse con i suoi errori o i suoi modi di reagire davanti
ad alcune situazioni. I rapporti tra madre-figlia a volte necessitano
di collaborazione, che non sempre arriva al momento giusto. Penso
che il problema stia nel trovare compromessi giusti ma non perfetti.
A volte è giusto che ti lascino sbagliare.
E poi è bello sentirsi figli di qualcuno. E protetti. Per
loro rimarremo in eterno piccoli in quanto piace considerarci i
loro piccoli.
Anonimo - Toschi
2.4
Malintesi
Gli errori e le incomprensioni in famiglia spesso sono frutto di
malintesi fra i figli che vanno in contrasto con i genitori.
Gli errori dei figli assumono molteplici forme, proprio come i difetti.
Ma anche da parte dei genitori, a volte, vi sono incomprensioni
verso i figli che si manifestano in modo diverso.
I due tipi di errori spesso si fondono, causando difficoltà
nell'individuare la responsabilità dell'una e dell'altra
parte.
Gli errori dei figli possono essere della natura più varia,
tutti però possono giungere a minare il rapporto fra genitori
e figli.
I genitori, a loro volta, possono giungere a fare errori altrettanto
vari e potenzialmente negativi per il ragazzo, che può giungere
a vedere i suoi genitori come opprimenti ed ingiusti.
Quando gli errori di entrambe le parti si incontrano si può
formare una situazione potenzialmente "esplosiva". Quindi,
per evitare questo tipo di situazioni è molto importante
monitorare gli errori in famiglia sia da una parte sia dall'altra.
I genitori devono prestare attenzione ed ammettere i loro sbagli,
ed i figli a loro volta devono ammettere i loro errori.
Questo però non può essere compiuto se ogni componente
delle due "fazioni" rimane strettamente rigido sulle proprie
posizioni.
Si può dire, in conclusione, che gli errori dei figli e quelli
dei genitori sono a volte distinguibili, ed altre no; comunque entrambe
le parti contribuiscono a formare tensioni all'interno della famiglia
e ad aumentare la fatica dell'essere figli ma anche la fatica dell'essere
genitori.
La miglior soluzione per rendere la vita famigliare più serena
possibile è quindi quella di controllare i propri comportamenti
e le proprie opinioni nel rapporto con gli adulti, questo ovviamente
deve valer anche per i genitori.
Anonimo - Maria Luigia
2.5
Noi stessi
Arrivando all'età degli adolescenti ci rendiamo conto che
i problemi fra i figli e i genitori sono molto più frequenti
ed evidenti.
L'origine di questi problemi spesso siamo noi stessi e la nostra
condizione interiore (siamo stanchi, di mal umore, brutto voto a
scuola, problemi di cuore
).
Un altro motivo è che i genitori di fronte alle situazioni
e ai messaggi dei loro figli, pensando di sapere troppo non li capiscono.
Purtroppo i genitori non sempre si rendono conto della gravità
delle situazioni in cui si trovano i loro figli e quando ammettono
di aver sbagliato è troppo tardi, sappiamo tutti che viviamo
in una società dominata in assoluto dal denaro, dalla violenza,
dalla droga
e quindi i genitori devono individuare e capire
il vero male che può mettere in pericolo la vita dei loro
figli e di proteggerli, però senza soffocarli, perché
la libertà di ogni giovane è fondamentale per il suo
futuro e per la relazione con i genitori.
Per avere un buon rapporto con i genitori è indispensabile
che collaborano da tutte e due le parti e perché questo rapporto
non diventi una fatica c'è bisogno di un'armonia tra tutto
quello che c'è intorno a noi e tra quello che c'è
dentro di noi.
Denis Bulgac - Maria Luigia - III Europeo - 17 anni
2.6
Dover accettare
Certamente la fatica, nell'essere figli, sta nel dovere accettare
delle imposizioni o dei "no" senza la possibilità
di replicare o perché ci viene impedito di rispondere o perché
non siamo ascoltati.
E' altrettanto faticoso convivere con gli sbagli dei genitori, i
quali spesso agiscono in buona fede e il più delle volte
spinti dall'amore per i propri figli (nella migliore delle ipotesi)
ma purtroppo alcuni errori dei genitori possono ferire e segnare
profondamente la vita del proprio figlio.
Provare disagio e sentirsi in difficoltà nell'ammettere i
propri sbagli, credo che faccia parte della natura umana, quindi
la via più facile per evitare l'imbarazzo di dover affrontare
un problema, è quella di fare finta che il problema non esista.
Nasce così il SILENZIO, l'INDIFFERENZA e la volontà
che le cose vadano bene sempre e a tutti i costi, quindi si cade
nell'errore di non dare a certi problemi l'importanza che meritano,
sminuendoli miseramente.
Secondo alcuni genitori (tanto per essere ottimisti) i propri figli
hanno tutto: cellulare, motorino, abiti firmati
ma non sono
mai soddisfatti e pretendono di più.
Secondo me i figli continueranno a pretendere di più finchè
i genitori continueranno a "tamponare" la situazione e
ad evitare o limitare gli scontri regalando oggetti costosi piuttosto
che dei bei momenti da passare insieme, inoltre la presenza ATTIVA
ma NON INVASIVA, di un genitore nella vita del proprio figlio, servirebbe
a ridare un senso alla parola FAMIGLIA.
Concludo dicendo che è vero che pretendiamo di più
dai nostri genitori, infatti PRETENDIAMO DI ESSERE ASCOLTATI!!!
Laura Liberio - ITC MELLONI - 4 B ERICA - 17 ANNI
2.7
Un legame a volte dato per scontato
Il rapporto tra genitori e figli è un legame molto delicato
che spesso viene visto da noi giovani come qualcosa di scontato
e di dovuto. Difficilmente ad esempio è capitato a me ed
in generale a molti miei coetanei di chiedere scusa in maniera diretta
ad un genitore per un nostro errore, per qualcosa quindi di sbagliato
che abbiamo fatto e del quale siamo consapevoli. Spesso cerchiamo
di far capire di aver compreso un nostro errore ma pronunciare la
parola "scusa" risulta a noi più facile con un
amico o una fidanzata piuttosto che con un genitore.
La causa principale di ciò è forse dovuta al fatto
che un padre o una madre in quanto tali rimarranno sempre a nostra
disposizione e ci sentiamo sicuri di non dover perdere il rapporto
con loro.
Al di là di questo sono comunque diversi i punti su cui le
due figure del genitore e del figlio si scontrano quotidianamente
il primo spesso alla ricerca di una protezione eccessiva e il secondo
volenteroso di ottenere la propria libertà.
Personalmente credo che sia necessario per un giovane guadagnarsi
la fiducia degli adulti in generale grazie alla quale gli saranno
concesse più possibilità garantite dalla sicurezza
di un suo buon comportamento. Nel caso manchi quest'ultimo è
chiaro che vien meno anche l'appoggio nei suoi confronti facendo
nascere perplessità.
Un aspetto fondamentale di questo legame è poi quello di
sapersi ascoltare, fatto questo che può risultare difficile
sia da una parte che dall'altra. In certi casi genitori stressati
e comunque presi dal loro lavoro e dai loro problemi possono essere
indotti a trascurare il rapporto con i figli, i quali spesso sono
loro stessi incuranti della situazione del loro padre o della loro
madre. In altre situazioni diviene difficile sentire le rituali
raccomandazioni del tipo "vai piano in motorino" o "torna
presto" simbolo delle preoccupazioni nutrite nei nostri confronti
non tanto per mancanza di fiducia ma per amore nei nostri confronti.
Pertanto il rapporto genitore-figlio è a buona ragione visto
come un aspetto delicato ed importante.
Anton Cioba - ITC Melloni - 4 B Erica - 17 anni
2.8
L'errore
Io parto con il presupposto che tutti sbagliano, certo sbagliare
è umano, lo dice il detto, e penso che nessuno sbagli facendolo
apposta. Però ci sono sbagli più o meno importanti.
Io penso che sia i figli che i genitori commettano errori, però
lo sbaglio del genitore è meno grande, importante, mentre
l'errore del figlio è una cosa maggiore, irrimediabile o
quasi.
L'errore del figlio infatti è seguito quasi sempre da un
rimprovero, una discussione animata fra il figlio e i genitori,
e i più grandi devono si rimproverare lo sbaglio del ragazzo,
certe volte tranciando nettamente la posizione presa dal figlio,
mentre a volte bisognerebbe parlare maggiormente, oppure con il
silenzio, ma facendo capire lo sbaglio al figlio, cercando una risposta,
trovando l'errore, e soprattutto dove si può rimediare.
L'errore del genitore è visto comunque in una maniera diversa,
perché a volte può nascere una discussione tra i genitori
più o meno animata, e quindi il figlio non si sente in grado
di intervenire. Però quando nell'errore può essere
chiamato in causa il figlio, allora il ragazzo cerca di far capire
all'adulto che ha sbagliato, e però certe volte anche se
lui ha ragione il genitore si attacca ad errori precedenti del ragazzo
e cerca di avere ragione in tutti i modi, facendo valere la sua
posizione. Per cui il genitore è di un gradino superiore
rispetto al figlio e quindi a volte riesce a far passare la ragione
dalla sua parte, anche se ha sbagliato nei confronti del figlio
o comunque di qualcuno.
E la stessa cosa accade tante volte per i professori che danno più
o meno importanza agli alunni classificandoli per gli errori commessi
o per i voti presi nella materia.
Luigi Campanini -ITIS "L. Da Vinci" - III C informatica
- 16 anni
2.9
Doveri di figlia
I miei sbagli in famiglia sono dovuti a dei doveri di figlia che
non voglio fare perchè sono una ragazza che in casa dà
poco aiuto mentre i miei genitori, lavorando tutto il giorno, esigerebbero
anche un minimo.
I loro sbagli sono quelli di non capirmi abbastanza internamente
quindi così commettono lo sbaglio di non farmi fare certe
cose che mi stanno a cuore (per esempio, andare in discoteca e restare
fuori un po' più di tempo con gli amici).
Monica - Melloni - 2^A Erica - 15 anni
2.10
Avranno pur fatto i loro errori!
Essere figli è molto difficile. Chissà com'erano
i miei quando erano figli? Forse erano come me, forse no
o
semplicemente l'hanno dimenticato col tempo, cogli anni. Crescendo.
Cambiando in adulti, caricandosi di doveri, caricandosi di riguardi
per me. A volte sono un po' pesanti, non capiscono che anche loro
avranno pur fatto i loro errori. E allora? Vorrei cercare di fare
le mie cose, quello che sento, pure sbagliando, ma senza sentirmi
controllato da loro.
Anonimo - Ist. Professionale - II - 17 anni
2.11
Sappiate
Sappiate, amici prossimi e venturi
che vita vi aspetta, in veste di madre
scalciate, pensate a quei mondi più duri
che vita offrirà sotto ombre di padre.
Avrete gli amici e avrete 20 anni
ma mamma e papà non vorranno capirlo
potrete scoprire l'amore e i suoi danni,
il "difficile a farsi", il "facile a dirlo".
Cercate risposte a domande scomposte
farete di tutto per cogliere affetto
avrete soltanto parole già imposte
con tono severo di padre "perfetto".
Avrete un marito o un compagno da amare
vedrete invecchiare chi vi ha messo al mondo
sarete costretti anche allora a badare
in modo più umile e sì più profondo.
A presto, o amici, che luce vi illumini
quell'esser figli vi porta al sorriso,
siate più cauti, più dolci e più umili
con chi oggi dà vita al vostro sorriso.
Anonimo del Liceo Galilei di Macomer
2.12
Tra genitori e figli: errori comuni
Tramite un'indagine è sorta una coincidenza molto interessante
ovvero, che i problemi sentiti dai figli verso i genitori sono strettamente
legati ai problemi che hanno i genitori verso i figli. Ad esempio
un problema, molto sentito dai figli, è quello della "iperprotettività"
dei genitori verso di loro. Il problema consiste nel fatto che,
i figli nell'età adolescenziale chiedono sempre maggiori
libertà/responsabilità ed invece i genitori, spesso,
gliele negano.
Questo atteggiamento, da parte dei genitori, è giustificato
dal loro grande amore che provano verso le loro uniche "creature"
i figli.
Nonostante questa buona giustificazione, personalmente non ritengo
giusto questo atteggiamento perlomeno agli inizi.
Cioè quando i figli sono alla prima esperienza con una cosa
nuova e non devono essere fermati, anche se, per i genitori magari
vi è una preoccupazione sull'esito che avrà quella
nuova avventura.
Se vengono fermati, non matureranno mai!
Perché è soltanto attraverso l'esperienza acquisita
che si cresce.
Naturalmente anche il figlio ha un ruolo molto importante in questo
atto di crescita.
Infatti tocca a lui ripagare la fiducia datagli e guadagnarsi sempre
maggiori libertà.
Nel caso che il figlio uscisse una sera e tornasse a casa (ad esempio)
ubriaco
allora l'atteggiamento dei genitori si rivela esatto
e li spinge a metterlo in atto con più severità di
prima.
Così facendo sono i figli a sbagliare, facendo pensare al
genitore di non essere ancora abbastanza maturi per numerose nuove
responsabilità/libertà, spingendoli a diventare "iperprotettivi".
Come abbiamo visto gli atteggiamenti criticati da un figlio verso
i propri genitori, spesso, sono strettamente legati a lui stesso.
Infatti a sbagliare, in una cosa, può essere il figlio come
può essere il genitore
l'errore possono commetterlo
entrambi.
Anonimo - ITIS "L. Da Vinci" - III C informatica
2.13
Vogliono sempre sapere tutto
I genitori? Uffi che rompiscatole, vogliono sempre sapere tutto:
dove vai, cosa fai, con chi esci, a che ora torni
ma non è
possibile! Sarebbero da rinchiudere in una gabbia per topi, forse
sto esagerando, però a volte sono proprio insopportabili.
Accendo la TV e devo abbassare il volume, ma non sarà che
stanno sbagliando anche loro? E' no! Perché gli errori sono
sempre dei figli
e tutti i giorni la solita cosa: sparisce
un libro, e di chi è la colpa? Ma come al solito mia! Anche
se quel libro era sul comodino della mamma! E allora basta! Se lo
sbaglio è loro li chiudo in una gabbietta come se fossero
topolini!
Anonimo - Toschi
2.14
Non sono stato io
Spesso capita di essere ingiustamente accusati di aver fatto qualcosa
di scorretto da parte dei genitori. Per qualche scemenza sono subito
sul banco degli imputati. E spesso ci si sente dire "che è
un errore che si fa spesso"
"anche io alla tua età"
Ma se allora tutti commettono certi errori
Non è un
reato disobbedire a chi ci "comanda" e ci impone regole
che non condividiamo. Magari per me ciò che per mia mamma
è male per me è bene, e viceversa con l'unica differenza
che io non punisco nessuno. E poi, tutto è relativo, anche
le regole! Degli errori dei figli se ne accorgono i genitori, e
di quelli dei genitori i figli, e ognuno dietro ha un suo metro.
E poi, nessuno è perfetto!
Anonimo - Liceo Galilei di Macomer
2.15
Sbagliare
Aprendo il vocabolario cerco il termine "sbagliare": ah
eccolo qua, proprio sotto a sbadigliare (termine a me molto noto:
soprattutto praticato in classe durante le ore più perse
Il termine, derivante da sbaglius, ha varie spiegazioni! La più
"famosa" e più usata è: "commettere
un errore"
errore??? Ma cosa vuol dire questa parola?!
Se provo a chiederla a mia mamma sicuramente lei non la conosce!!
E se provo a farle notare un suo "errore" reagisce in
malo modo: se ti ringhia sei fortunato; se invece inizia a tirare
i piatti
bhe inizia a correre e buona fortuna, perché
nel lancio della posata è peggio di un cecchino!! Comunque
la vita va avanti lo stesso: io commetto ogni giorno un quantitativo
di "vaccate" (quando sono in giornata), lei invece mi
abbaia come un Doberman ogni 5 minuti, oppure mi sbrana quando il
sottoscritto alza un po' i toni. Ma va bene così l'importante
è prendere le contromisure: museruola e guinzaglio o controfigura
per evitare il lancio delle posate!
Michele Bertoli - Ulivi - III D
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