51
Soli o in compagnia?
Un gruppo di ragazzi che si divertivano ascoltando musica e
ballando.
L’omino incuriosito si avvicinò, ma senza parlare, lui
non aveva mai visto un gruppo di amici divertirsi, lui era sempre stato solo, e
gli piaceva. Il gruppo di amici si avvicinò a lui e insieme iniziarono a
socializzare.
Dopo aver parlato per tutto il giorno, l’omino capi che
era bello parlare con qualcuno per sfogarsi e il gruppo di amici capirono che
ogni tanto è giusto anche stare soli per esaminare le proprie azioni e
riflettere
Classe II A
Mai mangiare i maiali parlanti
Un grosso maiale che lo saltò! “Un maiale parlante!”
pensò. Inoltre vide un fucile e chiese al maiale se era suo. Il maiale rispose
che non era suo ma non fece tempo a finire la frase che si trovava già a terra
in una pozza di sangue. Così lo prese e fece un passo verso la montagna e, dopo
aver sbattuto come un imbecille contro la montagna, si tolse le scarpe e cucinò
il porco. Pensò però che poteva aver ucciso un porco che poteva diventare suo
amico. Quasi gli scappò una lacrima. Poi penso “Vabbe intanto mangio” e si
mangiò il porcello. Ma mentre pensava alla sua solitudine, un pezzo del porco
gli andò di traverso e morì strozzato.
Aveva però risolto il problema della solitudine!
Demon - Classe II A
53
La
piccola casetta
Pensò che qualcuno volesse fargli capire che doveva
trovare il coraggio di vivere insieme agli altri, e di superare la timidezza e
da quel giorno seguì questi insegnamenti.
Classe II A
54
La solitudine
Vide un piccolo villaggio. Dopo qualche minuto decise di
incamminarsi per scoprire cosa nascondesse quel posto. Una volta giunto a la
iniziò a incontrare nuove persone, a farsi degli amici e capì in breve tempo
quanto fosse importante e meravigliosa l’amicizia. Ma improvvisamente si
accorse di non aver più le scarpe ai piedi e si ritrovò ad essere come gli
altri perfettamente inserito in una società nuova e si pentì di aver trascorso
gran parte della sua vita in solitudine.
Classe II A
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Viaggiare con la fantasia
Quelle scarpe erano scarpe magiche, che lo avevano portato
in un posto che egli non aveva mai visto prima, egli era molto felice di
trovarsi in quel luogo, e dopo un po’ decise di andare ad esplorarlo. In fondo
alla valle vide una figura bianca, ma non capì bene cosa fosse, così si
avvicinò di più e vide un bellissimo cavallo bianco. Anche se un po’
impaurito gli si avvicinò e con la voce tremante gli chiese che fosse e come
mai si trovasse li. Il cavallo gli rispose che era la sua “fantasia” e che
lo aveva portato li per fargli capire quanti bei posti ci sono al mondo e dopo
un lungo discorso, lo convinse a lasciare la sua caverna e a girare per il mondo
scoprendo tutte le bellezze che ci sono.
Classe II A
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Meglio un uovo oggi che una
gallina domani
Vide tanti bellissimi animali che si muovevano
continuamente sullo sfondo di una natura incantevole. Passò tutta la giornata
ad ammirare quello spettacolo che non terminava mai. Allegro e incantato, quel
giorno il piccolo uomo capì che la vita era bella proprio perché era diversa e
tutta da scoprire. Da quel giorno cominciò a girare e a spostarsi. Un bel
giorno arrivò ad una città, inizialmente fu spaventato ma in seguito si fece
coraggio e si fece tanti amici. Purtroppo capitò che gli rubarono le scarpe da
tennis e lui si ritrovò subito nella vecchia dimensione di solitudine. Andò
così in un negozio di articoli sportivi ne comprò un modello simile e così
ritornò per sempre a condurre la stessa vita, si sposò, ebbe dei figli che
mangiò perché era cannibale. E visse felice e contento.
Classe II A
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La casetta
Vide una casetta in lontananza, ma quando si avviò verso
la casetta si accorse di avere un braccio solo e di aver perso molto sangue. Si
alzò, affannosamente camminò verso la casa ma si accorse di avere anche un
piede fratturato e camminava a stento.
Senza l’aiuto di qualcuno non ce l’avrebbe mai fatta,
ma per fortuna passava di li un asino!
Egli ci si buttò sopra e lo condusse verso la tanta
sospirata casetta. L’asino però a 20 metri dalla meta si fermò per brucare
un po’ d’erba e l’uomo lo percosse per mandarlo avanti in fretta. Egli
allora lo scaraventò a terra, lo calpestò e se ne andò ridendo. Egli morì
dissanguato sentendo le risate dei commensali che stavano pranzano in casa.
Classe II A
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Una minuscola creatura
Un sentiero che conduceva ad un bosco, decise allora di
addentrarsi in questo bosco dove incontrò un uomo, della sua stessa misura,
probabilmente questo era l’uomo che gli aveva messo le scarpe davanti alla
porta, in quel momento non ebbe più paura, le gambe non gli tremavano più per
l’emozione, ma per la voglia di conoscere qualcuno, qualcuno simile a lui.
Questi due piccolissimi omini diventarono presto amici e
andarono ad abitare non più in una caverna ma nel villaggio che si trovava al
di la del bosco.
Classe II A
59
La scoperta
Un ruscello e innanzi a lui stava una moltitudine di
persone indaffarate a fabbricare “oggetti” che il piccolo uomo inizialmente
non riuscì ad identificare; solo più tardi dopo essersi avvicinato con passo
esitante al gruppo dei “lavoratori” scoprì cosa realmente essi stavano
producendo con tanto impegno: proprio quelle stesse scarpette da tennis che il
piccolo uomo teneva ai piedi. Stupito, spaventato ma al contempo incuriosito da
tutto ciò, si avvicinò ulteriormente e, dopo aver trovato il coraggio, chiese
ad una donna: 2° chi sono destinate tutte queste scarpette?” ella, quasi
aspettandosi questa domanda, rispose “a tutti coloro che come te hanno bisogno
di un “qualcosa” che gli faccia aprire gli occhi e scoprire quella parte di
mondo a loro sconosciuta”
Classe II A
60
Ciò che conta nella vita
Vide una grande casa con all’interno grandi uomini tutti
felici e tutti contenti perché erano tutti amici e si avvicinò ma più si
avvicinava e più si sentiva piccolo e debole ma quando questi grandi uomini lo
videro lo andarono ad aiutare tutti insieme e lo portarono in quella enorme
casa.
Passarono pochi minuti e piano piano il piccolo uomo crebbe
improvvisamente e si accorse che quei grandi uomini erano diventati suoi amici e
decise di rimanere per sempre assieme a quelle persone.
Classe II A
61
Il coraggio di Puk
C’era un grande bosco. Nonostante la paura, fu
incuriosito dall’ambiente, decise di avventurarsi nel bosco. Con grande fatica
si fece largo tra i fili d’erba, saltava di qua e di la e ad un certo punto si trovò di fronte ad un ruscello. Era
incantato dal paesaggio ad un certo punto sentì un rumore, delle voci non tanto
lontane. Il folletto Puk continuò per la sua strada seguendo quel suono, si
avvicinava sempre più. Scostando dei fili d’erba, trovò due bambini delle
sue dimensioni li osservò attentamente e poi coraggiosamente decise di farsi
avanti. Tremava dall’emozione e timidamente si presentò: i due bambini gli
spiegarono che erano stati loro a bussare alla porta, lasciando quel piccolo
regalo. Puk stupito dalla simpatia di Hansel e Gretel capì che non doveva aver
paura degli altri, anzi dopo questa prima esperienza, diventarono grandi amici e
quella sera stessa Puk raccontò l’avventura al suo diario invitò Hunsel e
Gretel nella casetta.
Chiara B. - Classe II A
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100 fiabe false
All’improvviso gli passo di fianco il Bianconiglio con un
Rolex (dato che l’altro orologio gli era stato rotto dal cappellaio matto),
correva tutto agitato perché era in ritardo, stava per impazzire. Il piccolo
uomo lo fermò e gli chiese dove fosse capitato, il Bianconiglio rispose che si
trovava nel giardino degli Aristogatti e che lui da li doveva andarsene perché
apparteneva a un clan diverso dalla loro. Il piccolo uomo gli offri un
passaggio. Volarono 2 giorni e arrivarono dall’altro lato del giardino, li
incapparono in Pickaciu, fecero amicizia e proseguirono il viaggio insieme fino
al castello di Dracula che li catturò e li incatenò alla parete, ma arrivò
Supermen che tolse i canini a Dracula e li salvò. La loro avventura proseguì
in molte altri luoghi, andarono sul Titanic, sull’Olimpo…incontrarono anche
svariati personaggi come Topolino Bugs Bunny Gerri Scotti e Pippo Baudo e da
allora decisero di stabilirsi sulla montagna del Piccolo Uomo perché il mondo
era troppo bizzarro per loro.
Classe II A
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La splendida vallata
Vide meravigliose montagne ai piedi delle quali era una
splendida vallata attraversata da un ruscello. Questo lasciava alla sua destra e
alla sua sinistra gruppetti di case dai tetti rossi. I paesini erano animati
dalle voci degli abitanti. L’omino anche se impaurito pensò di avvicinarsi
per conoscere quell’armonia a lui sconosciuta.
Inizialmente un po’ timido e spaesato rimase in disparte
ma poi trasportato dalla curiosità e dalla voglia di socializzare bussò alla
porta di una casetta. Una donna gli aprì e lo invitò in casa…lui non sapeva
cosa dire e rimaneva fermo seduto. La donna iniziò a fargli domande alle quali
lui rispondeva solamente si o no ma a buon punto della conversazione prese
confidenza. Si conobbero bene e pensò di rimanere in quella splendida vallata,
in quel paesino e in quella casetta, ospite della gentile donna.
Classe II A
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Viaggio nella fantasia
Invece vi era un grande ruscello che brulicava di pesci
dalle forme e colori più svariati. Vicino ad esso vi erano alcune piccole case,
dai tetti aguzzi e dalle finestrelle rotonde, dalle quali proveniva una
bellissima musica. Attirato da quella musica, l’omino, si avvicinò cautamente
alle casette e dopo lungo esitare decise di bussare a quella che gli sembrava più
accogliente. Dopo poco venne ad aprirgli una ragazza molto carina la quale, dopo
avergli dato il benvenuto lo invitò a visitare il paese. L’omino era molto
esitante, ma poi vinse le sue paure e si lasciò guidare dalla fanciulla e
rimase colpito dalla folgorante bellezza della natura circostante che fino ad
allora lui non aveva conosciuto. Poi la ragazza gli donò una chiave e gli
raccomandò di usarla per aprire la porta che lo separa da tutti gli altri, in
quel momento si svegliò. In un primo momento pensò ad un sogno ma poi si
accorse che aveva in mano la chiave, si ricordò della ragazza e decise di
seguire il suo consiglio. Uscì dal piccolo buco e da quel momento la sua
solitudine terminò.
Classe II A
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Le scarpe che cambiano vita
Era un paradiso: infatti le scarpette “magiche” lo
avevano scaraventato contro una quercia provocandone la morte immediata. Dopo
essersi guardato intorno decise che quel posto non era tanto male e vi restò
per l’eternità.
Classe II B
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La vita da sola non è vita
Vide una quercia alta.
Era piuttosto robusta.
Prese una corda.
Si impiccò.
Morì.
Le scarpe sparirono.
Ciro - classe II B
67
Le scarpe magiche
Era un po’ intimorito, perché non aveva mai viso un
prato, così colorato. Aveva paura però era felice. L’omino, per curiosità
fece un altro passo e si trovò improvvisamente nel fondo dell’oceano…era
uno spettacolo fantastico! Tanti pesci nuotavano di qua e di là.
Ogni passo che faceva, si trovava in un luogo nuovo, mai
visto, bellissimo.
Una notte pensò come fosse bello se diventasse più grande
e se avesse una famiglia…
In men che non si dica da lontano vide un’omina. Si
conobbero e si piacquero a prima vista. Stettero insieme per un sacco di tempo.
Una mattina, andando a prendere le scarpe, vide che non c’erano più, ma
avevano lasciato un biglietto con scritta: “Siamo andate a rendere felice la
vita di un altro omino…”
Maria Condello - Classe II B
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Le scarpe
Poi vide degli alberi da frutto, così attirato da questi
si avvicinò.
Sotto all’albero delle mele c’era un serpente. Il
serpente ha parlato e gli ha detto di mangiare la mela. Così lui la mangia e
subito gli arrivano da dietro sei o sette cani inferociti. Uno di questi gli
bocca un polpaccio, ma li fortunatamente riesce a saltare sull’albero grazie
alle scarpe magiche che così gli hanno salvato la vita.
Ma dopo poco tempo arrivò il contadino con il fucile e gli
sparò. Così il pover uomo morì tristemente.
Classe II B
69
L'uomo che scoprì il mondo
Vide una città, la visitò e vide tanta gente che
relazionava tra loro. Quindi vedendo che la vita era diversa da come la pensava
lui restò nella città e avendo le scarpe da tennis andava sempre al campo per
giocare a tennis. Però gli mancavano le palline.
Classe II B
70
L'uomo e la sua caverna
C’erano animali. Era spaventato da essi ma vedendo la
loro docilità si avvicinò loro; continuò ad avanzare saltellando sulle scarpe
da tennis finchè non arrivò in una città. Non si era però accorto che era
stato seguito da un leone che sembrava molto affamato. Cominciò a saltellare più
velocemente ma il leone con la bava alla bocca gli era alle calcagna. Passava di
lì un tram, gli si aggrappò e seminò il leone. Decise che quel mondo non gli
piaceva e così se ne tornò nella sua caverna.
Classe II B
71
I sogni cambiano la vita
Vide il mare. Era stupito e non sapeva che fare. Non aveva
mai visto tanta acqua tutta insieme e rimase a bocca aperta. Si diresse verso
una distesa di sabbia rosa e molo fine, si avvicinò sempre si più al mare e ci
si specchiò. L’acqua era trasparente, azzurra e tantissima. La scoperta che
aveva fatto lo lasciava ancora stupefatto, e lo fu ancora di più quando vide
sguazzare un pesciolino fra le sue gambe.
Dopo qualche minuto tornò sulla sabbia calda, riscaldata
dal sole che splendeva in un cielo limpido. Si sdraiò e si addormentò. Qualche
ora dopo si svegliò e si ritrovò nella sua “casa” e, deluso, capì che era
solo un bellissimo sogno. Così riprese la sua vita normale, ma appena uscì
dalla porta al posto del solito paesaggio trovò davanti ai suoi occhi il mare
trasparente, la sabbia rosa e fine e i pesciolini.
Marialaura Ricci - classe II B
72
Come scoprire la vita nascosta
Naturalmente si trovò spaesato visto che era abituato a
vivere nei limiti della sua casa. Ma con la forza della natura riuscì a farsi
forza e decise di alzarsi da terra e provare a scoprire il mondo a lui
sconosciuto. Così passarono degli anni e si accorse di come era stato stupido
rinchiudendosi in una grotta e privandosi della bellezza della vera vita. E dopo
tanto capì l’importanza di quel “regalo” (le scarpe da tennis) che gli
hanno permesso di vivere. Così decise di voler trovare l’uomo misterioso del
regalo per ringraziarlo. Ma non lo trovò mai infatti quelle scarpe
simboleggiavano il coraggio; il fatto che qualsiasi persona possa riuscire ad
aprirsi alla vita con la bontà e i l coraggio. Anche senza l’aiuto di
nessuno.
Piccola - Classe II B
73
L'uomo del Monte
Un gruppo di contadini che stavano lavorando. Egli decise
di avvicinarsi perché era stanco di vivere da solo e quando i contadini
capirono la sua situazione lo invitarono a rimanere con loro. Così egli, dopo
molti anni, trovò veri amici.
Classe II B
74
Un dono che ti cambia la vita
Fece un altro passo e si ritrovò in una città, in mezzo a
tanta gente. Allora capì che con quelle scarpe poteva andare ovunque e decise
di girare il mondo. Girando per il mondo si fece molti amici non si sentì più
solo, lasciò la sua casa sulla montagna e andò a vivere in una città in mezzo
a tanta gente.
Classe II B
75
Le scarpette da tennis
C’era il “curi”. Da fuori si sentivano delle
imprecazioni, allora spaventato e sconsolato se ne andò, però, gli rimarrà
sempre il mistero di chi erano quelle urla brutali.
Classe II B