ECCO LA STORIA:

 

C'era una volta una montagna, sì una grande montagna, con un piccolo buco. Qualcuno penserà ad una caverna ma senz'altro esagera perché era proprio un buco. 
In questo buco viveva un piccolo uomo, molto piccolo. Egli trascorreva le sue
giornate scrivendo i suoi pensieri su di un diario. Lì sopra scriveva del mondo, dei suoi abitanti e, a volte, anche di questa sua piccola casa nella montagna. 
Un giorno, mentre scriveva i suoi pensieri solitari sul diario, qualcuno bussò alla porta. Impaurito si gettò a terra: lui, così solitario non era abituato a ricevere visite e cominciò a tremare per l'emozione. Passato qualche secondo d'esitazione trovò il coraggio e aprì la porta (sempre che la si possa definire una porta). 
Davanti a lui si trovava il solito paesaggio e, quindi, dedusse che il misterioso visitatore se ne fosse andato, ma proprio mentre stava per chiudere la porta notò, con la coda dell'occhio, qualcosa poggiato per terra. 
Era un paio di scarpe da tennis e, guardandosi intorno furtivo, le prese e se le portò all'interno. Rimase pensieroso, indeciso sul da farsi ma poi, visto che parevano della sua misura, decise di calzarle. Si guardò i piedi: erano veramente bellissime, delle bellissime scarpe da tennis. 
Decise di provare un passo verso la porta ma, come si mosse, venne scaraventato fuori ad una velocità spaventosa. Volò per qualche minuto a circa dieci metri da terra finché, d'un tratto, atterrò, non molto dolcemente, in un grande prato. 
Col cuore in gola per lo spavento si guardò intorno e vide erba e fiori a destra, a sinistra....

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